Cento anni fa, nell’ottobre del 1919, Egidio Feltrinelli trasferì la sede del suo cantiere nautico a Gargnano sul Garda. Una famiglia e una storia appassionante, legata al lago, al legno e alle barche e che tocca nel profondo ogni appassionato… con i capelli bianchi! Ma, allo stesso tempo, un grande esempio di imprenditoria, artigianato e tradizione nella nautica italiana, esempio e sprone per i giovani, per le nuove forze della famiglia Felrinelli e della nautica tutta.
Lo scorso finesettimana, per celebrare l’anniversario del cantiere, la sede storica di Gargnano della Nautica Feltrinelli ha aperto le sue porte al pubblico, esponendo un’ampia collezione privata di documenti storici, diari ma soprattutto reperti nautici che la famiglia Feltrinelli ha conservato negli anni, come il mitico IBIS del comandante Edmondo Turci o lo scafo realizzato per la Johnson negli anni ’30.
Inoltre, gli appassionati di nautica hanno avuto modo di provare in acqua gli esclusivi motoscafi del marchio Frauscher, di cui Cantiere Nautico Feltrinelli è unico importatore ufficiale in Italia.
Il nome dei Feltrinelli è da sempre intrecciato a una grande passione per il legno, che i vari rami della famiglia hanno declinato in modo differente. Chi dal legno si è dedicato alla carta, arrivando a fondare una casa editrice (Giangiacomo Feltrinelli), chi alla costruzione edile, chi al confezionamento delle botti e chi, infine, alla progettazione e realizzazione di imbarcazioni.
Le prime testimonianze legate alla costruzione di barche da parte dei Feltrinelli risalgono alla metà del 1600. L’interesse dei visitatori è stata attratta dal motoscafo da corsa Ibis del 1931, con il quale il colonnello Turci partecipò alle gare di motonautica di Miami nel ’32, dal Dinghy 12 piedi costruito per Rossari nel 1957 e dal motoscafo da passeggio tipo Johnson.