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Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel mondo dei momenti epici della nautica a motore. Ecco una delle storie che ci ha appassionato di più.
Islas Bonitas
Da Barche a Motore 1998, n.3, marzo, pag. 52/57.
Nelle Baleari più scatenate per una crociera dai ritmi rilassati e dalle atmosfere calienti, di giorno come di notte.
Si dice Baleari, ma raramente la crociera comprende l’intero arcipelago, le cui isole sono o troppo grandi o troppo lontane tra loro per essere toccate da un unico itinerario, a meno di possedere, o noleggiare, uno yacht di grandi dimensioni. Le Baleari sono infatti divise in due gruppi, Maiorca e Minorca a Nordest, Ibiza e Formentera a Sudovest. Tanto che queste ultime, con gli isolotti circostanti, formano quasi un mondo a parte e fino a non molto tempo fa avevano persino un altro nome, le Pitiuse. Anche le zone climatiche sono ben distinte, e mentre a Minorca e la costa nordorientale di Maiorca sono influenzate dalla meteorologia del temibile Golfo del Leone, il versante Sudovest di Maiorca, Ibiza e Formentera risentono del clima della vicina costa spagnola. I venti sono leggeri, senza una direzione dominante e il mare generalmente calmo. Condizioni ideali dunque per la crociera, che sarà fatta soprattutto di tappe brevi, pigre soste in rada e lunghe notti brave. Durante l’estate, infatti, Ibiza si riempie di una folla vivace e cosmopolita, che se di giorno anima le sue cale e le belle spiagge della vicina Formentera, di notte invade letteralmente gli innumerevoli locali e discoteche, sempre pronta a lanciare nuove mode. Per chi non ha voglia di affrontare la traversata o non dispone del mezzo adatto, la soluzione ideale è il noleggio, direttamente a Ibiza, dove abbondano soprattutto le imbarcazioni per il piccolo cabotaggio, agili e veloci, o a Palma di Maiorca, che offre una maggiore disponibilità di yacht anche di grandi dimensioni e da cui si può programmare una tappa nell’affascinante Parco naturale dell’isola di Cabrera. Per chi preferisce trasferire la propria barca, due sono le rotte consigliate per le Baleari, con partenza da Tolone (208 miglia) o da Porquerolles (215 miglia), sulla costa francese, oppure dalla Sardegna (da Alghero 190 miglia) verso Mahon, all’estremità orientale dell’isola di Minorca. Da qui si prosegue lungo la costa sudorientale di Maiorca, la più accessibile e meglio attrezzata, dove si può contare sulla presenza di un buon numero di approdi, prima di coprire altre 70 miglia di navigazione da Cabrera al porto di Ibiza. Per il ritorno, è senz’altro preferibile far rotta sulla Sardegna, in modo da evitare di trovarsi in pieno Golfo del Leone nel caso arrivi una perturbazione accompagnata da forte Mistral.
Cala Portinatx, tra i pochi scali sul versante Nord di Ibiza.
L’itinerario
Per chi proviene da Palma o da Minorca, è d’obbligo lo scalo a Cabrera. A sole 10 miglia da Punta Salinas, all’estremità meridionale di Maiorca, l’isola è stata per lungo tempo zona militare, miracolosamente scampata agli attacchi del turismo. Ciò ha permesso la sopravvivenza di rare specie animali e uno stato di conservazione dell’ambiente marino davvero eccezionale, tanto da diventare un parco protetto, dove l’ancoraggio e lo sbarco sono regolamentati da una normativa molto severa. Per poter fare scalo a Porto Cabrera, l’unico approdo sulla costa Nordovest dell’isola, occorre richiedere il permesso alla capitaneria di Palma, ma è consentito solo l’ancoraggio in rada per una notte e, a turno, una breve sosta in banchina, mentre è proibito girare anche a piedi per l’isola. Nonostante le limitazioni, Cabrera resterà una delle tappe più belle della crociera, non fosse altro che per la meraviglia di nuotare in mezzo a una miriade di pesci colorati in un mare assolutamente cristallino, di sapore quasi tropicale. Da Cabrera potete mettere la prua direttamente sul porto di Ibiza (Eivissa) oppure fare tappa a Santa Eulalia, poche miglia a Nordest del capoluogo, dove c’è un grande e moderno marina perfettamente attrezzato, con tutte le possibilità di rifornimento. A Sud di Santa Eulalia, i due alti promontori di Punta Rotja e Cala Llibrell delimitano la stretta cala Longa, che offre un buon approdo, pericoloso però con venti da Levante. Appena prima del porto di Ibiza, tra Cabo Martinet e l’Isla Grossa, la costa bassa e sabbiosa forma la grande Cala Talamanca, molto frequentata e assai poco protetta. Il porto di Ibiza, ben riparato e ricco di attrattive, è uno dei più importanti delle Baleari e garantisce tutti i servizi e le attrezzature necessarie. L’accesso, possibile sia di giorno sia di notte in ogni condizione di tempo, è facilitato da punti di riferimento molto chiari: sulla collina a Sud, il centro storico di Ibiza con il campanile della cattedrale e la torre del castello, sul versante opposto dell’insenatura, il promontorio formato da Isla Grossa, Isla Plana e Isla Botafoch con il faro di Botafoch. Tre le possibilità di approdo per gli yacht: presso il Marina de Botafoch e il porto di Ibiza la Nueva, entrambi sul lato nordorientale del bacino portuale, bene attrezzati ma un po’ lontani dal cuore della città, o ai pontili del più centrale Club Nautico, dove però è molto difficile trovare posto d’estate. Una volta sbarcati, si può fare colazione al Café Mar y Sol, all’inizio del Muelle Interior, perdersi tra i vicoli del vecchio quartiere La Marina, la zona dei negozi, visitare Dalt Vila, la città alta, per godersi il panorama dal baluarte di Santa Lucia o fare una sosta al negozio di artigianato El Mohan, in plaça de la Vila. Ma la principale attrattiva di Ibiza resta la vita notturna e, soprattutto, le discoteche. Le più famose sono il Ku e il Pascià, entrambe vicine alla zona dei marina, in piena attività tutto l’anno, ma rigorosamente dopo l’una di notte.
Le acque cristalline di Cala Llonga, sul versante sudorientale dell’isola di Ibiza.
Ibiza, oltre che il centro della vita mondana, è anche il porto di partenza ideale sia per la circumnavigazione dell’isola, sia per le escursioni a Espalmador e Formentera, che dista meno di 10 miglia verso Sud. Lasciati i clamori del capoluogo, Ibiza riacquista di colpo un volto più austero, lungo una costa, quella occidentale, fatta di montagne imponenti a strapiombo sul mare. Oltrepassato il promontorio che forma l’estremità meridionale dell’isola, due discreti ancoraggi su fondali sabbiosi sono dati da Cala Yondal, a ovest della punta omonima, e da Port Roig, chiuso a Nord dagli scogli Las Isletas. Ma la sosta migliore sul versante occidentale sarà a Cala Badella, una delle più riparate dell’isola, chiusa tra colline boscose e orlata da una spiaggia, con fondali sabbiosi di 3-4 metri. Per raggiungerla da Sud si può navigare tranquillamente tra la costa di Ibiza e l’Islote Vedranell, mentre il passaggio tra quest’ultimo e il più grande Islote Vedrà presenta qualche pericolo. All’estremità occidentale di Ibiza, un gruppo di isole forma una barriera naturale proteggendo dalle mareggiate il porto di San Antonio. L’Isla Esparto, la più meridionale, è separata da Ibiza da un largo canale, navigabile senza problemi, mentre più vicine sono l’Isla Bosque e l’Isla Conejera, la più grande, con le coste a picco e un buon approdo al centro del lato orientale. Il canale tra Ibiza e Bosque, pieno di scogli, non è navigabile se non con mare calmo, piccole barche e navigatori esperti. Si può invece passare tra Bosque e Conojera, facendo in modo di tenersi bene al centro del canale. Il porto di San Antonio, sul lato Nord della baia, non è molto grande ma è bene attrezzato e la cittadina, moderna e priva di fascino, offre ampie possibilità di rifornimento.
Cala Badella rappresenta il migliore ancoraggio lungo il versante occidentale di Ibiza.
Poco a Nord di San Antonio un bell’ancoraggio è offerto da Cala Salada, chiusa tra Gabo Negret e Cabo Nonò. Lungo la costa alta e scoscesa oltre Cabo Nonò emergono le piccole Islas Margaritas, la più grande delle quali è attraversata da un tunnel naturale navigabile con il tender. Oltre Punta Creu e la minuscola Isla Murada, Puerto de San Miguel è un approdo piacevole e ben riparato, ma piccolo e alquanto affollato. In alternativa c’è la vicina Cala Binirras, alla quale si accede costeggiando l’isolotto Cap Bernat. Proseguendo verso Nordovest, prima di giungere a Punta Moscarte ci sono ancora due buoni ancoraggi: Cala Charraca e Cala Portinatx, circondata da fitta vegetazione la prima e da insediamenti turistici la seconda, decisamente più animata. Sul versante orientale di Ibiza uno degli approdi migliori è Cala San Vicente, chiusa a Nord da Punta Grossa. La costa fino all’Isla Tagomago è orlata di scogli e isolotti e occorre quindi prestare molta attenzione. Tagomago, circondata da alti fondali, è invece senza pericoli per la navigazione e ha tre calette accessibili: a Est, a Ovest e a Nord. Oltre Cabo Roig, alcune piccole baie offrono piacevoli ancoraggi fino a Cala Canà, dotata di un porticciolo, poco dopo la quale quattro isolotti separati da passaggi navigabili fronteggiano Santa Eulalia. Chi invece dal porto di Ibiza punta decisamente a Sud dovrà fare i conti con il canale che separa l’isola dalla vicina Formentera, largo circa tre miglia e disseminato di isolette e di scogli. Tre i passaggi: Freu Chico, il più vicino a Ibiza, per essere attraversato richiede mare calmo, esperienza e barche a basso pescaggio, mentre gli altri due, Freu Mediano e Freu Grande, sono invece navigabili con facilità. Provenendo dal porto di Ibiza e volendo raggiungere Puerto La Savina, a Formentera, conviene attraversare il Freu Grande e poi dirigere a Sud costeggiando le rocce rosse dell’Isla Espalmador lungo il suo versante occidentale. La parte meridionale dell’isola forma un’ampia baia che offre uno splendido quanto affollato ancoraggio su fondali sabbiosi di tre metri. Proprio di fronte, davanti alla lunga Playa Isletas, una fila di isolotti forma diverse insenature, che sono tra gli ancoraggi più suggestivi delle Baleari. La Savina, l’unico porto dell’isola, dove occorre prenotare per trovare posto e da cui si raggiungono le principali località dell’interno, garantisce i servizi essenziali. In alternativa offrono buone soste Cala Sahona, sulla costa Ovest, e Cala Pujol, a Nordest, nella zona più turistica.
In alto a sinistra, la vita notturna di ibiza. Sotto, il pesce, protagonista della cucina locale. A destra, il moderno lungo mare di San Antonio.
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