2001. La tempesta che mise in ginocchio la Liguria

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2001, n.2, febbraio, pag. 90-91.

Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel mondo dei momenti epici della nautica a motore. Iniziamo da una delle storie che ci ha appassionato di più.


È arrivata la tempesta

Da Barche a Motore 2001, n.2, febbraio, pag. 90-91.

Anche il Mare Nostrum sa riservarci momenti in cui gli elementi sembrano accanirsi. Quali sono le avvisaglie di questo fenomeno?

Ottobre, novembre e dicembre 2000 sono stati caratterizzati da un susseguirsi di profonde depressioni atlantiche che hanno investito le coste occidentali dell’Europa, interessando anche l’area mediterranea. Una di questa depressioni ha generato delle pesantissime condizioni provocando venti violenti dai quadranti meridionali e mareggiate soprattutto sulle coste liguri.

Genesi di una tempesta

Si è trattato di una situazione anomala rispetto alle caratteristiche e ben note mareggiate dovute al Libeccio generalizzato. Il vento e le onde più forti infatti provenivano in quelle zone da SSE. La situazione sull’Europa Occidentale è caratterizzata, il giorno 5 novembre 2000, da una perturbazione con un profondo minimo barico al suolo di 966 hPa centrato a SW dell’Irlanda in movimento verso ESE. Come appare chiaramente dall’analisi sinottica riprodotta qui a fianco, diffusa dal centro di Bracknell, il giorno 6 la perturbazione raggiunge il Canale della Manica con un minimo al suolo di 964 hPa e in ulteriore rapido avanzamento in direzione ESE e una marcata saccatura in estensione sul Mediterraneo Nord Occidentale. La rotazione antioraria dei venti intorno al centro depressionario, determina, in particolare nella mattinata del 6 novembre sulla zona del Mar Ligure, un flusso di venti da S di notevole intensità, la cui velocità è stata indicata attorno a 45/50 nodi (vento medio) con ulteriori significativi rinforzi (attorno a 60 nodi). Il moto ondoso proveniente dallo stesso settore è esprimibile nel valore 6 della “Scala Douglas dello Stato del Mare” (altezze d’onda fino a 6 m) anche se a tratti tale valore potrebbe essere stato superato. Si tratta in questo caso di stime visive e non di dati misurati. Inoltre, l’analisi delle immagini Meteosat mostra, relativamente al giorno 6 novembre 2000, una marcata attività temporalesca sulla zona del centro-levante ligure.

Analisi della situazione meteo del giorno 6 novembre.

I segni premonitori

In sintesi, le ragioni della mareggiata e del cattivo tempo che ha investito la Liguria, e in particolare i porti del Levante Ligure, vanno analizzate in relazione ai seguenti fattori e osservazioni. Aumento dell’onda lunga da S già a partire dal 5 novembre, giorno precedente la mareggiata. Crollo barometrico sul Golfo di Genova di 20 hPa in 14 ore associato alla profonda depressione di origine atlantica. Forte gradiente di pressione con condizioni da burrasca forte a tempesta da SSW su gran parte del Mediterraneo Occidentale. Sul Levante Ligure, l’onda proveniente da S ha subito un’ulteriore spinta di settore SSE dovuta alla rotazione orografica del vento (il vento, al largo da S, tende a ruotare a SE sul Levante Ligure per effetto dei rilievi montuosi). In particolare nella zona del Golfo del Tigullio si è verificato il caratteristico effetto di rifrazione dell’onda sul Promontorio di Portofino. Questo fenomeno si osserva tutte le volte che il moto ondoso al largo proveniente da SSW tende a fare perno sul promontorio di Portofino, devia e assume sul tratto compreso tra Portofino e Rapallo una componente da SSE. L’onda da SSE ha scavalcato le dighe foranee di Santa Margherita e di Rapallo generando danni e affondamenti di imbarcazioni, tanto che gli anziani della zona affermano di non ricordare una mareggiata da SSE così forte.

È Santa Margherita e non la Florida il palcoscenico di queste immagini, quasi sempre associabili a uragani tropicali.

Di Gianfranco Meggiorin e Paolo Gemelli


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