2020. L’ascesa del gommone

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2020, n.14 luglio-agosto, 52-62.

Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel mondo dei momenti epici della nautica a motore. Iniziamo da una delle storie che ci ha appassionato di più.


La nuova frontiera della libertà

Da Barche a Motore 2020, n.14, luglio-agosto, pag. 52-62.

Tra le migliaia di possibilità che offre il mondo della nautica, c’ê una tipologia di barca che negli ultimi anni sta vivendo una grande onda di successo: il gommone.

Quante volte il mare viene associato a un’idea di libertà e di svago. E per noi diportisti appassionati non può che essere vero, soprattutto se a bordo dell’imbarcazione dei nostri sogni. Tra le migliaia di possibilità che offre il mondo della nautica, c’è una tipologia di barca che negli ultimi anni sta vivendo una grande onda di successo: il gommone. Che sia lungo 5 o 15 metri poco cambia, si fa per dire. Qual è il punto? Che a seconda del nostro approccio al mare e dei nostri gusti (e non ultimo del nostro portafoglio) c’è un gommone giusto praticamente per tutti. Nati come mezzi da lavoro, o comunque per un uso molto pratico, hanno saputo cambiare forma ed evolversi arrivando ad abbracciare anche un pubblico più sofisticato, che nella propria barca cerca sì qualcosa di pratico, ma anche di potente e confortevole. Quello che accomuna la stragrande maggioranza dei rib (rigid inflatable boat), per dirla all’inglese, è uno scafo performante, anche quando l’impronta è del cruiser puro. Certo, non sono tutti uguali. Oggi infatti coesistono tantissimi tipi di gommone.

SACS STRIDER 15. Sacs negli ultimi anni è andata sempre più nella direzione del maxi rib. Il nuovo Strider 15 è la risposta. Nato dalla mano di Christian Grande, ha una coperta tutta da vivere, a partire dal prendisole di poppa e il largo pozzetto, sotto il T-Top. Design ricercato e look aggressivo confermato anche dalla motorizzazione installabile, fino a 1500 cavalli.

A proposito del gommone

Partiamo da una premessa fondamentale. I tubolari sono l’elemento principe del gommone e hanno due funzioni principali, a seconda del tipo di rib. La prima è, in quelli più cruiser, di stabilizzare il gommone, in particolare alla fonda. In questo senso il tubolare del gommone è parte integrante dell’opera viva con tutti gli aspetti positivi che ne derivano. Lo svantaggio è un maggior attrito in navigazione. Al contrario, un tubolare più alto permette di avere un rib più agile e veloce, ma meno stabile alla fonda. Ci sarebbe moltissimo altro da dire, ma limitiamoci a questo che ci permette di capire come ci siano gommoni che si inseriscono tra queste due diverse visioni del rib. Non è raro vedere gommoni con tubolari immersi, per esempio, solo nella parte più poppiera della barca o casi in cui addirittura a una poppa da gommone, corrisponde una prua da barca vera e propria.

NUOVA JOLLY PRINCE 50. Con i suoi 15 metri di lunghezza e i 4,54 di larghezza, è il gommone più grande mai costruito da Nuova Jolly. Il cantiere di Bussero risponde alla tendenza “grandi gommoni” con questo modello, motorizzato con una quadrupla fuoribordo Yamaha V8 425 XTO Offshore combinati con il joystick Helm Master che ne aiuta la manovrabilità. del designer Luca Macchi.

Il gommone da crociera

II gommone da crociera, da 11-12 metri fino a oltre 15 metri, oggi è veramente dotato di ogni genere di comfort. Basti pensare che armatori di panfili di 40 o 50 metri per muoversi agevolmente sotto costa usano anche per intere settimane questi gommoni durante le loro crociere. Questo significa che i rib, e il loro progettisti, hanno dovuto fare gli straordinari per garantire standard di vivibilità a bordo da primi della classe. Il gommone cruiser sta prendendo talmente tanto piede (complice anche la moda del maxi-rib, che ne spinge l’immagine) che oggi la vera sfida è tra gli yacht di 60-80 piedi – circa 18/ 24 metri – e questi grandi gommoni. La differenza è abissale, così come la modalità di fruizione, ma il rib ha alcuni assi nella manica. Dal punto di vista psicologico, c’è la libertà che regala all’armatore di sentirsi a proprio agio a governare una barca circondata strutturalmente da gomma, anche se lunga 15 metri, senza bisogno di equipaggio. Rimanendo a bordo, il contatto con il mare che abbiamo su un’imbarcazione di questo genere è estremamente difficile da provare su un grande yacht. Inoltre, per i più egocentrici, non si passa mai inosservati quando si arriva in porto o in rada con un grande gommone, per quanto diffusi inizino a essere ora. Il fatto di uscire con la barca senza essere vincolati all’equipaggio non rende solo più liberi, ma è anche un risparmio significativo di soldi. E poi, il bello di avere una barca è anche governarla direttamente con le nostre mani. Solo che per mettersi al timone di un 60 piedi in scioltezza servono esperienza e dimestichezza. Va detto che oggi la plancia di comando sta diventando un luogo sempre più confortevole e ricco di ogni genere di strumentazione, in grado di semplificare la gestione di ogni manovra di bordo. Se poi a poppa ci mettiamo un bel po’ di fuoribordo ruggenti, il gioco è fatto. Su uno scafo adrenalinico e iper-motorizzato troveremo comodità di navigazione e crociera ottimali.

ANVERA 48 . L’eleganza del delfino, la velocità di un gommone. Così è nato l’Anvera 48, progettato dal designer Aldo Drudi, che ha racchiuso in questo rib suggestioni arrivate dal mondo naturale con le più avanzate tecnologie. La sua grande peculiarità è la poppa: le murate abbattibili che permettono di avere ancora più spazio. Sottocoperta una grande cabina armatoriale permette di vivere questo gommone anche in crociere più lunghe. Motorizzazione massima 2 x 550 hp.

I veri best seller

Ora, sebbene i grandi gommoni abbiano richiamato su di loro molte attenzioni, non dobbiamo dimenticare che i veri best-seller rimangono spesso quelli tra i 6 e gli 8 metri. Sono loro che hanno fatto innamorare più di tutti generazioni e generazioni di diportisti, passione che spesso si tramanda (così come la barca) di padre in figlio. Anche questo segmento è in fermento, con frequenti uscite di nuovi modelli aggiornati. Ma come si aggiorna un best-seller? La coperta modulare sta diventando un punto di forza per moltissimi cantieri: si inventano spazi e gavoni dove prima era impensabile, si studiano nuovi stratagemmi per creare un pozzetto adatto a tutte le esigenze della giornata. E certo, perché questo genere di gommone si vive un giorno alla volta, però molto intensamente. I volumi sono quindi, per forza di cosa, più limitati rispetto a quelli di una barca in vetroresina di uguale lunghezza. Quindi il pozzetto di poppa deve essere facilmente trasformabile da sala da pranzo a terrazza sul mare. Si lavora sullo spazio sottocoperta, cercando di non forzare né il layout, per avere un piccolo bagno/spogliatoio che non scontenti nessuno. Poi si lavora sulla sicurezza e sulla facilità d’uso, che spesso vanno di pari passo. Tutto quello che serve, soprattutto quando i volumi sono più ristretti, deve essere a portata di mano. Gommoni di questo tipo sono particolarmente adatti alle famiglie o agli amici che vogliono uscire in mare anche con i più piccoli a bordo. In questo senso i cantieri concentrano parte dei loro sforzi nel trasformare il pozzetto in una zona particolarmente sicura della barca per via degli schienali alti che, oltre a rendere più comode le sedute, contribuiscono a creare un’area protetta e “avvolgente”.

LOMAC GRANDURISMO 12.0. Raffinato nel design e con linee d’acqua a firma di Federico Fiorentino, questo gommone è stato studiato per garantire la massima libertà di movimento a bordo. La zona prodiera è completamente aperta e prevede un prendisole trasformabile in tavolo. Motorizzazione massima 900 hp.

Estremi rimedi

Possono essere da lavoro, e in questo caso sono estremamente spartani nell’allestimento della coperta, o possono essere dei bolidi in versione extra-lusso. Cosa li accomuna? Scafi tirati al massimo, sviluppati attraverso decenni di esperienza e lunghi test, uniti con motorizzazioni spregiudicate, come triple motorizzazioni fuoribordo da 1.350 cavalli complessivi. Questi rib, del resto, sono spesso in grado di fronteggiare condizioni estreme e si riconoscono spesso per i tubolari rialzati (per diminuire l’attrito con l’acqua ed essere più agili in manovra).

JOKER CLUBMAN 28. Ottimo rapporto tra qualità, prezzo e comfort di bordo. Facile da gestire e governare il Clubman 28 è pensato per essere funzionale in coperta con tanti spazi larghi per muoversi facilmente. Il tendalino, facile da installare, garantisce protezione alla plancetta di poppa fino a metà consolle. Motorizzabile fino a 500 cavalli è particolarmente indicato per chi esce in mare con la famiglia.

di Gregorio Ferrari


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