2003. Barche da sogno: ecco Uniesse MY 66

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2003, n. 9, ottobre, pag. 170-175.

Benvenuti nella sezione speciale “BAM 35 Anni”. Vi stiamo presentando gli articoli “cult” tratti dall’archivio di Barche a Motore, a partire dal 1990. Un viaggio nel tempo tra storie introvabili oggi, anche nel grande mare di internet! Un tuffo nel mondo dei momenti epici della nautica a motore. Iniziamo da una delle storie che ci ha appassionato di più.


Barche da sogno: Uniesse MY 66

Da Barche a Motore 2003, n.9, ottobre, pag. 170-175.

Design tutto italiano e linee d’acqua firmate niente meno che da Fred Hudson, per questo motor yacht di 20 metri per crociere da favola.

Ancora una volta la sinergia progettuale della Unisse Marine e di Fred Hudson si è rivelata vincente. Il nuovo Uniesse 66 infatti, come del resto l’intera gamma del cantiere bergamasco, può andare davvero fiero delle sue linee d’acqua firmate da uno dei più noti architetti americani, ma anche del design e degli interni che, frutto dello studio tecnico del cantiere, esprime al meglio la ricerca del dettaglio e l’eleganza del design italiano. Sempre più forte nella realizzazione di importanti motor yacht, dunque, il marchio Uniesse propone un’imbarcazione destinata a soddisfare anche gli armatori più esigenti. Ovvero quelli che, amando il mare, desiderano trascorrere il proprio tempo libero navigando in totale relax, su un’imbarcazione sicura e affidabile, potendo contare su un grande comfort, su due persone di equipaggio e sulla massima privacy per sé e per i propri ospiti. Articolato su tre ponti, l’Uniesse 66 mostra linee particolarmente slanciate ed eleganti, sottolineate dallo scafo blu che si abbina con classe al colore avorio della coperta che mette in risalto la perfetta lavorazione del gelcoat.

Posta al centro dello scafo, la cabina armatoriale sfrutta la massima larghezza, offrendo grandi spazi e il massimo comfort.

Guidati dalle sensazioni

Dal pozzetto, ricoperto di caldo teak, si accede direttamente allo spazioso living. Qui si è accolti prima di tutto da una piacevolissima sensazione “soft”, i piedi affondano infatti su una morbidissima moquette appoggiata su un apposito rivestimento del pagliolo che ne amplifica la morbidezza. Gli occhi cadono invece subito sull’armonioso ed elegante gioco di curve che caratterizza mobili e divani. A un livello leggermente superiore, giusto per distinguere gli ambienti senza ricorrere a barriere visive, ecco la zona pranzo separata dalla cucina da un bancone bar ovviamente realizzato in curva. Come tutti i mobili, le paratie e le porte, anche quest’ultimo è in elegante legno di ciliegio lucidato a specchio che contrasta con garbo con il piano antracite in pregiato marmo Botticino. Freddo al tatto ma caldo per la sua sobria eleganza, il marmo Botticino impera anche sui piani di lavoro e sul pavimento della cucina, così come, nei toni chiari, sui pavimenti e sui piani di appoggio dei bagni che sfoggiano accessori (lavabi, bidet e wc) in candida ceramica bianca e carabottini in teak in corrispondenza delle docce. Gradevoli alla vista si rivelano anche i cielini del ponte superiore e delle cabine armatoree Vip, dove il tenue colore avorio della pelle viene delicatamente contrastato da inserti in ciliegio creando un piacevole movimento. La cabina dell’armatore, sistemata a centro scafo, sfrutta l’intero baglio e gode di vista sul mare da entrambi i lati del grande letto centrale. In cabina si può scegliere se guardare la tv – ovviamente il televisore non può essere che a cristalli liquidi – ascoltare musica o leggere un libro, sia sdraiati sul letto sia comodamente seduti sul bel divano in pelle appoggiato alla murata sinistra. Madame inoltre ha a sua completa disposizione una scrivania “vanity” con specchio e cassetti, servita da un comodo pouff in pelle, per truccarsi e ingioiellarsi.

Dall’alto a sinistra in senso orario: l’elegante plancia di comando; il pozzetto, che all’occorrenza si trasforma in una magnifica zona pranzo; il comodo flying bridge; le scalinate di poppa, che dal pozzetto portano alla spiaggetta.

In crociera

Anche per chi è più attento al dettaglio tecnico, l’Uniesse 66 riserva aspetti interessanti. Nella spaziosa sala macchine trovano posto con agio due motori Man o Caterpillar, rispettivamente della potenza di 1050 o 1400 cavalli ciascuno, in grado di spingere questo 20,40 metri, che pesa ben 42500 kg, fino a 32-35 nodi. Pensato per crociere a lungo raggio, questo motor yacht può contare su una riserva di carburante di ben 4800 litri, che garantisce una buona autonomia di navigazione. La riserva di acqua dolce è invece di 1200 litri, inoltre, una volta in banchina si può utilizzare la presa diretta che by-passa i serbatoi. Sotto al pozzetto, in un ordinato locale sono raggruppati i principali impianti, tra questi sottolineiamo: il generatore da 19 kW, che provvede a fornire all’intera imbarcazione corrente a 220 V e la carica delle le 11 batterie di bordo, e i gruppi aria condizionata da 60000 BTU con ciclo caldo/freddo reversibile.

La scheda tecnica dell’Uniesse MY 66.

 

di Elena Gaggini


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