“L’errore ci dona semplicemente l’opportunità di iniziare a diventare più intelligenti”, è una frase attribuita al grandissimo Henry Ford.
E oggi più che mai ne facciamo tesoro ammettendo per prima cosa il nostro errore: durante le vacanze di Natale abbiamo pubblicato una notizia, ripresa da un comunicato stampa dell’Assonautica, in cui si affermava che secondo un sondaggio effettuato dall’associazione, oltre il 70% degli oltre 1.000 diportisti intervistati avesse più di 65 anni.
Sarebbe a dire che circa la metà di coloro che vanno in barca sono vicini agli 80 anni. Pubblicata la notizia, moltissimi commenti sui social e un senso di scoramento: questo clamoroso dato decreterebbe il rapido dissolversi della nautica italiana. Nessuno a breve andrà più in barca. Per estinzione della specie.
Gli amanti delle barche non stanno per estinguersi
Per fortuna, una volta presa visione della ricerca completa (anche se non era allegata al comunicato stampa in questione, ci cospargiamo il capo di cenere per non averlo fatto prima!) abbiamo scoperto che c’era stato un errore, oltre il 70% degli intervistati ha più di 46 anni e non 65 come affermato dal comunicato. Una bella differenza di 19 anni in meno! Ci siamo tranquillizzati, per ora i diportisti non sono ancora una specie in estinzione.