Non è un’auto sull’acqua. È una barca Lamborghini. Si chiama Tecnomar for Lamborghini 63 ed è un open di 20 metri sportivo che si ispira al progetto della Sián FKP 37, la prima supercar ibrida (con motore V12) della storia di Lamborghini. Non è un caso che al progetto abbia lavorato Mitja Borkert, designer di quest’auto e direttore del Centro Stile Lamborghini, insieme con Gian Marco Campanino, direttore artistico di The Italian Sea Group, anzi dimostra come questo progetto sia in tutto e per tutto una barca dal DNA Lamborghini.
Questo scafo Tecnomar, brand di The Italian Sea Group, è una barca da 63 nodi spinta da due motori MAN V12 da 2000 cavalli ciascuno. Un mezzo potentissimo, ma il cui controllo e facilità di guida sono elementi imprescindibili, proprio come su una Lamborghini “di terra”. Abbiamo parlato con Mitja Borkert e Gian Marco Campanino, per farci raccontare questa barca unica nel suo genere.
Barca Lamborghini – Tecnomar for Lamborghini 63
Il DNA Lamborghini incontra l’acqua. Cambia l’habitat naturale, ma non l’essenza di questo modello.
“Non volevamo – ci ha raccontato Gian Marco Campanino – replicare un’auto. Quello che ci interessava era trasporre in uno yacht le linee iconiche e maggiormente identificative della Sian e di parte dell’heritage del marchio, escludendo tutto ciò che non è necessario o compatibile con uno yacht. Il 63 è una Lamborghini”
Barca Lamborghini – Perché proprio la Sián FKP 37?
“Quando abbiamo iniziato – ha spiegato a Barche a Motore Mitja Borkert – la Sián era l’ultima auto che avevamo lanciato e la più innovativa: il riferimento perfetto per un progetto molto innovativo. Abbiamo voluto mantenere la silhouette di quest’auto nel design dello yacht. Poi ci sono altri dettagli che sono direttamente legati al suo design, come le luci anteriori e posteriori, le forme a Y in diversi elementi dello yacht, l’ampio uso di materiali in fibra di carbonio.”
Le barche vanno verso il volume, già da qualche anno, così come anche le auto, tanto che è nato nel 2018 anche un SUV Lamborghini disegnato proprio da Mitja Borkert, la Urus.
Dopo il 63 ispirato dalla Sián vedremo una Urus del mare?
“Forse – ci ha confessato Gian Marco Campanino – e ora come ora stiamo valutando diverse declinazioni di concept da auto a yacht. Che dire, vedremo!”
Tecnomar for Lamborghini 63 – La barca Lamborghini
In un evento riservato ad un manipolo ristretto di giornalisti, specializzati e non solo, abbiamo assistito in anteprima al lancio di questo yacht. Colpisce subito la poppa aperta che è da una parte un’esigenza funzionale in senso tecnico, ma anche pleasure in quanto crea un’ottima piattaforma per il bagno. Allo stesso tempo permette l’uso di watertoys e l’accesso da tender o in porto, essendo dotata di un transformer pensato sia come passerella di imbarco/sbarco che come scala di accesso al mare.
“Dal punto di vista puramente estetico – precisa Gian Marco Campanino – la linea discendente verso poppa ricorda la parte posteriore delle auto Lamborghini, così come le linee diamantate ad esagono delle finestrature laterali, il muso/prua che si ispira al profilo di uno squalo e la new icon, vale a dire la forma ad “Y” presente in vari punti dello yacht.”
Sottocoperta l’ispirazione nasce dal dinamismo tipico degli interni delle supercar di Sant’Agata; tutto è disegnato seguendo l’idea del movimento e della velocità, senza tuttavia sottovalutare il comfort che è stato un punto fondamentale durante tutto il percorso creativo.
Per trasformare questo yacht in un purosangue da 63 nodi però c’era bisogno di ancora un ulteriore step e le scelte estetiche e di design non bastano. Serve anche un’architettura navale che nasce dalle mani di chi con le corse ci è cresciuto e in questo terreno ha le sue radici. Lo studio Victory Design di Brunello Acampora è quindi stato individuato come il partner ideale.
Ci sono voluti due anni perché Acampora e il suo team di specialisti disegnassero una carena con doppio step, derivata dal mondo delle corse, che permettesse una guida sicura e semplice e prestazioni estreme, come dimostrano i 63 nodi di velocità massima e i 40 nodi di crociera. Come dicevamo, quelle stesse caratteristiche di una Lamborghini su strada, in acqua. Non solo la carena, ma anche i motori, due MAN V12 da 2000 cavalli ciascuno che sono uniti a trasmissioni di superficie T Drive by Flexitab, forniti dalla Tonissi Marine.
Tecnomar for Lamborghini 63 – La prova
Purtroppo durante la nostra prova siamo saliti a bordo in una giornata di vento calante e di onda lunga, poco adatte a spingere al massimo (fino a 63 nodi) questa barca. In ogni caso siamo andati in mare partendo dalla base di The Italian Sea Group. Non appena fuori dal porto il mare si è mostrato subito poco adatto ad uno sprint. Detto questo la barca ha dimostrato di avere una stabilità notevole e un impatto morbidissimo sul mare.
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La carena a doppio step studiata da Victory Marine ha svolto un ottimo lavoro portando il Tecnomar for Lamborghini 63 ad essere sempre in controllo anche a 50 nodi con un mare tutt’altro che ospitale. La sensazione di guida a bordo di questo 20 metri muscoloso e scattante è quella che si prova su una Lamborghini di terra, con grande controllo in virata anche a velocità importanti. La suggestione è ulteriormente rafforzata anche dalla presenza di una plancia di comando, delle sedute e della schermata del plotter tutti studiati dalla casa di Sant’Agata. Insomma, non è una semplice trasposizione di una macchina sull’acqua, è una vera Lambo del mare.
Gregorio Ferrari
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