Non potrete dire più “tra tutte le ancore ho preso proprio quella che non tiene” dopo aver letto questo test sulla tenuta delle ancore su fondale sabbioso. Grazie ad un’inchiesta della rivista francese Voile Magazine che ha messo a confronto sedici ancore, finalmente viene svelata la tenuta su fondali sabbiosi di tutti i principali modelli sul mercato.
Ancore, ecco le migliori 8
1. LEWMAR DTX
Viene prodotta solo in prezioso acciaio inox 316 che giustifica il prezzo. Ma è anche la vincitrice del test con quasi 2.000 kg di trazione prima che cominci ad arare sul fondo.
- PESO (KG): 16
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1.970
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: 1.170 €
2. SPADE
Raduna il 50% del peso sulla punta che gli permette di infossarsi nel terreno con grande rapidità ed efficacia. Viene prodotta in galvanizzato (prezzo indicato), alluminio e inox.
- PESO (KG): 15
- RESIST. TRAZIONE (kg):1860 TIPO: VOMERE
- PREZZO EURO 560
3. ROCNA
Il produttore neozelandese ha preso ispirazione da un mix della Delta e della Spade realizzando un’ancora che ha un comportamento costante di resistenza alla trazione. L’anello semicircolare garantisce l’impossibilità di rovesciamento.
- PESO (KG): 15
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1730
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: EURO 470
4. FOB ROCK
Buone prestazioni in rapporto al prezzo per questa ancora della FOB che ha la particolarità di avere due alette laterali che aumentano la capacità di immobilizzarsi sul fondo nella giusta posizione.
- PESO (KG): 16
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1.595
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: EURO 320
5. FORTRESS
La regina delle ancore smontabili per un suo come ancora di rispetto o seconda ancora. Basta avere l’accortezza di calarla lentamente, poi quando prende è formidabile: Garantita a vita con una pratica sacca.
- PESO (KG): 7,1
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1.545
- TIPO: 2° ANCORA
- PREZZO: EURO 610
6. ROCNA VULCAN
Concepita per adattarsi ai musoni di tutte le barche salendo nella giusta posizione. Grazie alla maggior parte del peso nella giusta posizione sul terreno espone una grande superficie.
- PESO (KG): 15
- RESIST. TRAZIONE (kg)1.440
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: EURO 700
7. LEWMAR DELTA
L’ancora best seller da decenni resiste bene anche a confronto con le ancore di nuova generazione come Rocna. La sua resistenza prima che ari corrisponde a vento a 50 nodi con un 12 metri!
- PESO (KG): 15
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1.360
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: EURO 280
8. DC ANCHOR
Sviluppata e realizzata da Plastimo, assomiglia alla famosa Delta. Ha il fondo (diAmante) zavorrato che abbassa il centro di gravità. Affonda bene e rapidamente.
- PESO (KG): 16
- RESIST. TRAZIONE (kg): 1.275
- TIPO: VOMERE
- PREZZO: EURO 200
Ancore per la barca: sfatiamo i falsi miti
I risultati sono sorprendenti. Il primo mito che viene sfatato dal test è che il peso non è fondamentale per garantire la tenuta dell’ancora. Le ancore moderne a vomere (la più nota è la Delta) garantiscono una presa sul fondale in virtù del design e della geometria del vomere e del peso, che si concentra soprattutto sula punta. In pratica il peso non è più distribuito su tutta la superficie dell’ancora come sulle ancore tradizionali, dette piatte (la più nota è la Danforth). Un altro dato che emerge dal test è quello dell’efficacia delle ancore di rispetto, utilizzate normalmente come seconda ancora da abbinare alla primaria in un ancoraggio con forte vento. La mitica Fortress, pur pesando 7,1 kg invece dei 15/16 kg delle ancore primarie, si è piazzata al sesto posto in classifica con una resistenza alla trazione di oltre 1.500 kg.
Ancore: ma quindi quali sono le migliori?
La Lewmar DTX da 16 kg si è aggiudicata il primo gradino del podio con una resistenza alla trazione prima di staccarsi dal fondo sabbioso di 1.970 kg. Equivale per una barca di 12 metri a mollare l’ancoraggio e quindi di vagare libera per una baia con un vento superiore a 50 nodi. Chi mai avrebbe il coraggio di ancorare oggi con un vento di questa intensità? Per capire qual è la resistenza alla trazione in rapporto alle dimensioni della barca abbiamo elaborato una tabella che trovate qui sotto. Guardatelo bene, confrontandolo con la classifica della tenuta delle ancore. Vi renderete conto che le ancore che si trovano ai primi posti della classifica sono tutte ancore ad altissima efficienza, che garantiscono ancoraggi in tutta sicurezza.
Tornando alla classifica, la vincitrice Lewmar DTX è anche nettamente la più cara. C’è una giustificazione, è l’unica ancora tra quelle analizzate che viene prodotta solo con il costoso acciaio inox 316. Molto bella da vedere, lucidata come una specchio ma appunto costosa. Tutte le altre ancore analizzate sono in ferro galvanizzato (eccetto alcune 2° ancore) che costa molto meno, è egualmente resistente, ma non ha l’estetica raffinata di un modello in inox. Al secondo posto si è piazzata la Spade di 15 kg con 1.860 kg di resistenza alla trazione ed un costo indicativo di 560 euro. Terza la neozelandese Rocna, con 1.730 kg di resistenza e un costo di 470 euro.
Ancore, il successo del vomere
Da quando all’inizio degli anni ’90 la Lewmar lanciò sul mercato l’ancora Delta, il mondo delle ancore cambiò. La rivoluzione è stata quella di un ancora che era costituita da un solo pezzo senza parti mobili, che quando si tirava su si andava a posizionare da sola, automaticamente, nel giusto verso sul musone di prua. Ma poi, soprattutto, aveva una tenuta eccezionale e si andava ad incastrare sul fondale sabbioso e di alghe sempre nella giusta posizione, così da affondare in profondità nel terreno. Da allora tutti i produttori hanno preso ispirazione da questa rivoluzione, mandando in pensione le ancore piatte.
2 commenti su “Ancore: quali sono le migliori 8 e quale scegliere per la propria barca”
Purtroppo l’articolo non prende in considerazione due fatti fondamentali :
. Le ancore di cosiddetta nuova generazione sono si a vomere, ma non lavorano tutte allo stesso modo : infatti delta lavora tipo aratro, come la vecchia cqr, mentre spade, mantus, rocna lavorano a “cucchiaio” ovvero con un concetto diametralmente opposto.
. Limitare sotto i 50 nodi la possibilita’ di ancorare concettualmente e’ un grosso errore. Non sono pochi i casi nei quali per sfuggire a una tempesta e’ necessario organizzarsi per un ancoraggio in un logo opportuno. Vedasi recente uragano in Grecia, dove barche hanno sopportato venti fino a 70 nodi all”ancora.
Cordiali saluti
Purtroppo non é stata testata l’ancora Azarta.
Saluti
Stiven Dal Forno