Entrare nella sede di Santa Pola del cantiere Astondoa, il principale produttore di barche di lusso in Spagna, è come camminare su una linea del tempo. 100 anni di storia, dalla fondazione del cantiere ad oggi, che ruotano intorno alla stessa famiglia, Astondoa, oggi alla quarta generazione.
“Molti clienti sono diportisti esperti – ci racconta Jesús Astondoa, CEO dell’azienda, durante la visita – che hanno già avuto diverse barche. E spesso, una volta che scelgono una barca Astondoa, poi quando vogliono cambiare barca per crescere di dimensioni, continuano a rivolgersi a noi. È qui che capisci che il lavoro che stai facendo è quello giusto.”
Nel team di Astondoa dal 2019 collabora Ione Astondoa, figlia di Jesús, che rappresenta appunto la quarta generazione. Occupandosi di marketing e strategie di comunicazione il suo compito è fondamentale: capire come raggiungere gli armatori di oggi. Durante questa visita all’Astilleros Astondoa di Santa Pola siamo saliti a bordo dell’Astondoa AS5, l’ultima novità del cantiere spagnolo per testarlo. Ecco com’è andata.
Astondoa AS5
L’Astondoa AS5 è il nuovo 57 piedi del cantiere spagnolo. Fa parte di un segmento in cui c’è moltissima competizione e in cui le barche nuove per emergere devono distinguersi. Come fare? Offrendo più lusso e più soluzioni custom rispetto ai competitor.
In questo senso un cantiere come Astondoa parte con un vantaggio importante: dal design (interni-esterni) alla maggior parte dei materiali è tutto realizzato internamente. In questo senso il cantiere dimostra grande versatilità e capacità di andare incontro alle esigenze dell’armatore anche grazie ad un lounge dedicata all’accoglienza degli ospiti in cui è possibile scegliere tra una vasta quantità di materiali come legni, tessuti e altro.
“Siamo molto contenti anche per i risultati raccolti negli Stati Uniti – continua Jesus Astondoa – perché è un mercato che richiede tanta customizzazione, anche se non deve essere esagerata per poter poi anche rivendere facilmente la barca.”
“Il 57 piedi – racconta Ione Astondoa – è la base della gamma che vogliamo ampliare in futuro. C’è sicuramente un’importante ispirazione e contaminazione che arriva dall’automotive, ma non solo. Le nostre barche nascono da un mix di diversi tipi di design dalle auto agli aerei per offrire la miglior soluzione possibile.”
Astondoa AS5 – Coperta
Partendo da poppa troviamo subito una piattaforma che rappresenta un facile accesso al mare. Quest’area è anche in continuità con il pozzetto grazie alla scelta di utilizzare un materiale trasparente per separare le due zone lasciando un contatto diretto. In più l’armatore può anche decidere di avere della poppa due terrazze abbattibili sui lati in grado di aumentare la superficie a disposizione.
Procedendo verso prua, attraverso le due scale, arriviamo in pozzetto dove è presente un divano a L rivolto verso il mare con un tavolo centrale. Così si può godere di un aperitivo o di una cena con uno sguardo sempre sull’ambiente circostante, aumentando il contatto con il mare.
La copertura superiore, che è di fatto il flybridge, si presenta con elementi in legno e una forma che curva verso l’alto nella parte finale. Questo per aumentare la sensazione di spazio in quest’area, senza risultare opprimente per chi si trova a bordo. Procedendo all’interno dell’imbarcazione, nel salone questo Astondoa svela l’attenzione del cantiere verso materiali e design. Le vetrate laterali permettono a molta luce di entrare, ma è soprattutto l’ampiezza (complice un baglio che sfiora i 5 metri) a dare volume.
Subito in continuità col pozzetto troviamo la cucina sulla sinistra e un bancone sulla destra con sotto ampi spazi di stivaggio. In questo modo è possibile servire il tavolo esterno facilmente. Andando verso a prua è presente un’area conviviale interna con due divani contrapposti, uno a C con un tavolino centrale e uno classico. Ancora oltre la plancia di comando dove emerge, a partire dal timone, alla disposizione poi dei sensori, l’ispirazione automotive di questo modello.
Uscendo, a prua, si apre la seconda zona conviviale esterna (escluso il flybridge) con divani e sedute. Una soluzione, questa, che permette all’armatore e ai suoi ospiti di godere della propria privacy in qualsiasi momento.
Astondoa AS5 – Flybridge
Il flybridge è una di quelle aree della barca che, se ben pensato, può facilmente diventare la zona preferita a bordo. Sul nuovo Astondoa AS5 che abbiamo provato, il fly era così pensato: un divano di poppa a C e un tavolino centrale e una seduta sulla destra, il tutto servito da un mobile bar. A prua la seconda plancia di comando, con caratteristiche analoghe a quella sul ponte principale in termini di configurazione. A sinistra una seconda zona relax con divano a C e tavolino centrale.
Astondoa AS5 – Sottocoperta
Gli interni confermano la vocazione del cantiere nel cercare di trasmettere eleganza sportiva a questa imbarcazione. Allo stesso modo è stata sviluppata un’altezza importante sottocoperta sia nei corridoi che negli alloggi. Sul ponte inferiore troviamo in totale tre cabine. L’armatoriale è a centro barca e sfrutta tutto il baglio, offrendo un’abitabilità importante ed è munita di guardaroba e in generale di molti spazi di stivaggio. A prua c’è la cabina VIP con due posti letto, mentre la terza cabina ospiti è costituita da due posti. A poppa è presente una cabina per l’equipaggio.
Astondoa AS5 – Navigazione
Questa barca, già a vederla da fuori, non lascia molti dubbi sul suo DNA da cruiser. Ma come naviga? Partiamo dalla motorizzazione che, durante il nostro test, era data da due motori Volvo Penta D11 – IPS 950 da 725 cavalli ciascuno. Esiste anche una versione più potente, con due MAN i6 da 800 cavalli, con la linea d’asse, ed una versione con i Volvo Penta D11 da 725 cavalli, senza IPS.
Quello che però riesce a offrire in più l’IPS su un modello di questo tipo è la manovrabilità (non solo in porto) alla portata di ogni tipo di diportista e consumi senza dubbio interessanti. L’abbiamo provata ad Alicante in una giornata di vento intorno ai 18 nodi da terra. Mano a mano che ci allontanavamo dalla costa le onde si facevano sentire maggiormente con un mare corto potenzialmente piuttosto insidioso. La combinazione tra Seakeeper e correttori d’assetto ha reso la navigazione confortevole anche in questo tipo di situazione. In termini di rollio la barca risulta quindi stabile e anche in virata l’inclinazione non è eccessiva. Questo tipo di propulsione accentua la sensazione che lo scafo sia ben “aggrappato” all’acqua e al contempo permette di avere una buona spinta quando si naviga in rotta.
Alla velocità di crociera di 20/22 nodi l’Astondoa As5 ha un consumo che oscilla tra i 180 e i 200 litri per ora con il motore a 2100/2200 giri. Questo con il serbatoio dell’acqua pieno (600 litri), metà serbatoio della benzina, cioè circa 1.100 litri e 8 persone a bordo. Sono senza dubbio numeri che dimostrano la bontà del progetto, anche in carena. L’assetto in navigazione è risultato un po’ appoppato, ma lavorando con i correttori d’assetto è facilmente ovviabile. A dimostrazione del buon lavoro sulla carena c’è anche la velocità massima, 28.8 nodi, raggiunta con la motorizzazione meno potente.
Astondoa AS5 – Scheda tecnica
LOA: | 17,30 m |
B.max: | 4,9 m |
Draft: | 0,8 m |
Hull: | V-Shape |
Fuel tank: | 2200 l |
Water tank: | 600 |
Cabins: | 3 |
Crew Cabin: | 1 |
Engine: | Standard: Volvo Penta D11 725 hp Optional: Man i6 800hp *Volvo Penta D11 – IPS 950 725 hp – Tested |
Cruising speed* – Tested | 20/22 knots |
Top Speed* – Tested | 28.8 knots |
Contact: | astondoa.com |
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