Quando parliamo di Classic Boat tendiamo spesso a dimenticare, forse anche consciamente, tutto quel segmento di grandi progetti che, dai primi anni ‘90, hanno saputo rivoluzionare la nautica. Certo, le linee iconiche degli scafi in legno della dolcevita, o quelle taglienti dei bolidi anni ‘80, hanno un sapore tutto loro, ma ci sono grandi Classic Boat anche dopo! Del resto, si considerano tali i grandi progetti ormai ultraventicinquenni, ovvero precedenti al 1999, compreso. Ecco quindi uno scafo spesso dimenticato, ma in realtà fondamentale: un piccolo grande 12.3 metri, l’Azimut AZ40, il capolavoro del 1993, la milestone di Azimut e l’inizio di una nuova “era”.
Azimut AZ40 (1993)
Azimut, oggi ai vertici della cantieristica europea, ha spiccato il volo nei primi anni ‘90 (1992/93), con l’eclatante uscita dei primi esemplari della sua, di allora, nuova linea. Caratterizzata dall’assenza di spigoli e forte di nuove finestrature avvolgenti, compreso quel look elegante e aggressivo che poi tutti hanno adottato, fu infatti con il primo AZ40 che nacque quello stile ancora tanto visibile oggi. A fare il paio, fu proprio con l’AZ40 che vennero anche introdotti nuovi sistemi costruttivi, allora all’avanguardia rispetto al mercato nazionale, ma che resero lo scafo più leggero, più performante e con un gelcoat più resistente. Insomma, uno scafo che segnò la storia e che, per fortuna di alcuni, ancora oggi è reperibile, apprezzabile e ancora ricco di tanto da offrire.
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Lo yacht cabinato che ha cambiato Azimut
Tra i primi a introdurre un “nuovo stile”, l’AZ40 è uno scafo forte di slanci importanti, con la prua alta sull’acqua, tuga rastremata e sovrastrutture slanciate verso poppa, per una resa complessivamente dinamica, seppur sobria ed elegante. Le linee complessive perdono, invece, quegli spigoli e quei tagli netti tipici del decennio precedente, introducendo così a pieno il nuovo look che popolerà gli anni ‘90: curve più morbide, ampie finestrature avvolgenti, e tanta attenzione al comfort di bordo.
In termini di layout, una piccola plancetta poppiera introduce subito al pozzetto arredato, “anticamera” del salone presente appena di fronte. A prua, invece, la lunga tuga corre fino all’estremità prodiera, prestandosi però come ottimo solarium, sebbene, standard, non preveda un prendisole integrato. Vera chicca, però, è qui il fly, molto grande per i canoni del periodo e forte di un’area poppiera a sbalzo, per nulla sacrificata. Superiore gli 8 metri quadri, oltre alla timoneria esterna, il fly ospita poi 5 sedute a poltrona, compresa quella del timoniere, con l’aggiunta di un prendisole poppiero notevole, capace di ospitare anche tre persone.
Le cabine di questo yacht cabinato (12 metri)
Spostando, invece, l’attenzione sul suo ruolo di piccolo cruiser, l’AZ40 veniva innanzitutto proposto in due varianti. Gli interni, infatti, potevano ospitare tre cabine e cucina a murata, in una versione da 6 posti letto, oppure ridursi a due cabine (di cui un’immensa armatoriale) per 4 posti letto complessivi, però con l’aggiunta di una grande cucina separata. Altro dettaglio relativo gli spazi interni, il design, già proiettato su standard più contemporanei, curvilineo e meno pregno di quel peso visivo tipico del periodo antecedente.
Azimut AZ40 – Motorizzazione e performance
Venendo, infine, al fronte relativo performance e motorizzazione, la versione standard dell’Azimut AZ40 contemplava la presenza di una coppia di motori Volvo da 306 cavalli l’uno. Propulsione sufficiente a fornire velocità di punta di 32 nodi, con un regime di crociera, invece, pari a 27 nodi a 2400 rpm.
Azimut AZ40 – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 12.35 m |
Baglio Massimo | 4.05 m |
Motorizzazione Standard | 2x Volvo 306 cv |
Velocità Massima | 32 kn |
Velocità Crociera | 27 kn |
Posti letto | 4/6 |
Anni di produzione | 1993 – 1997 |
Cantiere | Azimut |
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