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Un tributo alle aziende e alle persone che hanno fatto grande Barche a Motore in questi 35 anni permettendogli di nascere, crescere, diventare grande sino a questo storico anniversario. In questi articoli le grandi eccellenze della nautica si raccontano e svelano i loro progetti, dando un importante contributo alla conoscenza di questo mondo, che permette a tutti noi di andare per mare, in ogni forma e contesto.
La gamma di Seadeck è l’ultima nata in casa Azimut, tre i modelli: il 7, nella foto, il 6 lanciato l’anno scorso, e il 9, in arrivo per l’anno prossimo, disponibili anche in versione ibrida.
Il più grande produttore al mondo di superyacht
Partiamo dalla fine, partiamo da un semplice numero, il numero uno. Non si può che iniziare dicendo che il Gruppo Azimut Benetti, di cui Azimut Yachts fa parte, è ad oggi saldamente il primo produttore al mondo di superyacht.
Una leadership conquistata 25 anni fa, e mai più abbandonata. 1969 è invece è il numero, la data di nascita, del brand creato da Paolo Vitelli (scomparso proprio all’inizio di quest’anno) partito come semplice importatore di imbarcazioni. In questi 56 anni di vita la trasformazione che l’ha portato a diventare un gruppo da un valore complessivo della produzione di oltre 1,3 miliardi di Euro e da 2.500 dipendenti è avvenuta all’insegna di una parola d’ordine su tutte: innovazione.
Attualmente i siti produttivi di Azimut sono 5: ad Avigliana, Savona, Viareggio, Fano e a Itajai in Brasile. 138 i centri vendita e assistenza in 80 Paesi. Nella foto, il fondatore Paolo Vitelli, e Giovanna Vitelli, attuale Presidente.
Dal legno alla “plastica”
Ma procediamo con calma e vediamo quali sono i modelli e i momenti che hanno segnato la storia di Azimut. Nei primi anni ’70 il mondo della nautica sta ancora vivendo le ultime fasi della transizione dall’epoca della costruzione in legno a quello della vetroresina e Azimut subito lancia due modelli di riferimento: primo fra tutti arriva AZ 43 Bali. Lanciato nel 1975 è un progetto di Bernard Olesinsky, uno dei grandi maestri nel progettare carene, e dopo la produzione dei primi esemplari in Olanda da Amerglass la realizzazione verrà poi trasferita in Italia. Poco dopo, nel 1977 è invece il momento di AZ 32, più piccolo, disegnato da John Bennet. Lungo poco meno di dieci metri e con due Aifo da 180 CV ciascuno, nasceva con l’idea di avvicinare il maggior numero diportisti al mare e alla crociera in barca. Tra le sue innovazioni il tettuccio apribile e la postazione di pilotaggio rialzata.
In alto a sinistra: il primo degli Azimut, AZ43 Bali, carena disegnata dal maestro Olesinsky. Sotto a sinistra: il primo superyacht mai realizzato in vetroresina: AZ 105 Failaka varato nel 1982. Sofisticato progetto di Terence Disdale e Ugo F. Costaguta. A destra: la prua dell’AZ 32, anno 1977, progettato da John Bennet. Uno dei primi modelli da crociera vera in meno di 10 metri di lunghezza.
L’acquisizione di Benetti e i primi superyacht
Primi anni ’80: Azimut si fa notare perchè è il primo cantiere a varare un superyacht oltre i 30 metri di lunghezza in vetroresina. È l’AZ 105, la prima unità si chiama Failaka, ed è un progetto anche questa volta di due mostri sacri della storia dello yacht design: Terence Disdale e Ugo F. Costaguta. Falaika, spinto da due MTU da 1969 CV poteva superare i 30 nodi di velocità massima. Tra i nomi celebri di quell’epoca che hanno posseduto un AZ 100 anche Onassis e Rockfeller. Sempre negli anni 80’ arriva un’altra tappa fondamentale nella storia di Azimut: l’acquisizione di Benetti, marchio italiano nato nel lontano 1873. Questo sarà per il primo passo per sconfinare nel mondo dei mega e dei gigayacht. Nel 2019 Benetti arriva a varare ben tre modelli oltre i 100 metri in solo 90 giorni.
L’Azimut 68S, lanciato nel 1991, era firmato Stefano Righini e Carlo Galeazzi per gli interni. Ha indicato la strada in termini design per la realizzazione dei grandi sportfly di quell’epoca.
La ricerca e il design
Gli investimenti di Azimut in quegli anni però non vanno solo verso dimensioni sempre più grandi degli scafi, ma anche nella direzione della ricerca e del design. Qui l’obiettivo è da un lato rendere sempre più efficiente e moderna la produzione (sul modello automotive) e dall’altro quello di “inventarsi” soluzioni che vadano a soddisfare le richieste degli armatori. Proprio con questo proposito Azimut per prima porta avanti uno studio approfondito per affrontare in modo nuovo la realizzazione delle finestrature a bordo. L’obiettivo è arrivare a quello che è ora uno dei “must” delle barche moderne: eliminare la distinzione tra il dentro e il fuori delle barche. Nel 1991 arrivano le prime vetrature ininterrotte e incollate direttamente sulla vetroresina. Alla fine della stessa decade arrivano invece sulle barche Azimut le prime finestrature di grandi dimensioni con vetri curvati e senza montanti. Si arriverà così al design organico, morbido e curvilineo all’insegna dei nomi Stefano Righini e Carlo Galeazzi che dominerà tutti i primi anni del nuovo millennio. Simbolo di quell’epoca è sicuramente l’Azimut 68S, lanciato al Salone di Genova del 1991.
È anche lui firmato Righini/Galeazzi. Mostrato al mondo in un aggressivo color rosso amaranto e dalle inconfondibili finestrature a pinna sulla sovrastrutture e dai sei quadrati sulle murate era capace di trasmettere l’idea di potenza e velocità, ma anche di lusso assoluto. In sala macchine due MTU da 1150 CV, trasmissione V-Drive e 35 nodi di velocità massima. Negli anni più recenti la storia dell’innovazione nel mondo della nautica è segnata da molte altre nuove “invenzioni” Azimut. Tra queste meritano sicuramente un posto d’onore il lancio della gamma Magellano (il primo fu il 76 nel 2009) con le loro carene semi plananti all’insegna del piacere della navigazione; l’uso mirato e intelligente del carbonio per la produzione di serie per ridurre i consumi e aumentare il comfort a bordo (e qui il modello di riferimento è il Fly 72 del 2015); nel 2021 arriva poi il modello Grande Trideck, con la spettacolare soluzione dei “tre ponti più uno” e infine, in queste ultime stagioni, grandi protagonisti sono i nuovi Seadeck con il loro approccio “gentile” alla navigazione, in perfetta sintonia alle nuove generazioni di armatori.
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1 commento su “Azimut, i modelli cult del più grande produttore di yacht al mondo”
68S anno 91? E arrivato nell 2003.
Il primo Azimut Righini e il 74 Ultra dell 93.
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