Baglietto Elba: primo motoryacht di serie Italiano, vera Classic Boat (11.3m)

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Baglietto Elba; autore e data sconosciuti (CC BY)

La nautica non è solo corsa al nuovo. Che spettacolo certi vecchi scafi.  Le carene Sonny Levi, i gloriosi Baglietto, i celeberrimi Riva o i mitici Boston Whaler, giusto per dirne quattro. La lista è potenzialmente lunghissima. Sì, ma quanto? Abbiamo deciso di raccogliere e raccontarvi le pietre miliari della nautica, le vere “Classic Boat”, quelle barche ultraventicinquenni (25+ anni) che hanno fatto la storia del diporto e che, conseguentemente, hanno un valore diverso, un valore aggiunto. Però, da qualche parte bisogna partire, e noi abbiamo deciso di farlo con lei, una grande barca nostrana, top del Made in Italy.

Baglietto Elba: l’alba del Motoryacht italiano

Era il 1958 e a Varazze, in Liguria, veniva varato un cruiser di nuova concezione. Il successo fu immediato. Era nato il primo motoryacht italiano di serie, il Baglietto Elba. Una data storica ed una barca memorabile, cui seguirà una storia di grandi successi.

Baglietto Elba in Manifesto d’epoca; autore e data sconosciuti (CC BY)

Baglietto Elba – Perché lei?

Progettato sul finire degli anni ‘50, l’Elba è il primo modello di imbarcazione per il diporto in cui vengono studiate soluzioni sia di abitabilità interna sia di spazi open, adottando formule tutt’oggi identificabili. È infatti sull’Elba che, per la prima volta, viene disegnata e concepita una cabina armatoriale prodiera, separata dalla dinette da una porta. Sempre qui, per la prima volta, il tavolo della dinette risulta convertibile, consentendo allo spazio di trasformarsi in cuccetta matrimoniale, soluzione tutt’oggi presente sulla gran parte delle barche.

Spostando l’attenzione a carena e linee d’acqua, un altro passo avanti è fatto proprio su questo Baglietto. Forti dell’esperienza bellica del conflitto, la carena recupera soluzioni militari, slanciandosi lunga e stretta per mantenere notevoli andature anche con mare formato, senza dover variare i regimi e mantenendo quindi costante la velocità impostata.

Non solo l’Elba è quindi un connubio di innovazioni, ma è anche il primo motoryacht di serie del Belpaese, se non europeo. Ma come nasce? In realtà, su commissione di uno specifico cliente, come custom. La barca però, chiamata Elba, suscita immediatamente vastissimo interesse, tanto da essere subito convertita a produzione di serie. Una produzione fortunata che andrà avanti fino al 1963, quando l’ultimo di 42 esemplari verrà varato, sempre in acque liguri.

Baglietto Elba – Immagine di un varo; autore e data sconosciuti (CC BY)

Baglietto Elba – Spazi di bordo

Partendo da poppa, secondo i rigorosi canoni dell’epoca, troviamo l’alloggio del marinaio. Una cala alquanto stretta e angusta. A pruavia del posto di comando invece, si accede alla zona ospiti, capace di cuccette per passeggeri: 2 nel locale prodiero, ovvero la cabina armatoriale; 2 cuccette sovrapposte sono invece ricavate dal divano a schienale ribaltabile della sala; un’ultima cuccetta, a letto singolo, è ricavata nella dinette, ottenuta mediante l’abbassamento del tavolo, che utilizza gli schienali del divano come materasso.

Provenienti dal pozzetto, scesa la scaletta presente in salone, si trovano i locali toilette a sinistra, e l’angolo cottura a destra, composto di due fuochi e una ghiacciaia, eventualmente sostituita da un frigorifero.

Per quanto riguarda la vita in coperta invece, la barca non presenta né pulpiti e candelieri, né tientibene, sfoggiando invece un look estremamente slanciato, di evidente influenze statunitense. Unica nota all’estrema prua, un alberello per sfoggiare il guidone del cantiere, mentre in tuga è locato un prendisole. In pozzetto è invece presente un divano, mentre la zona comando ospita due sedute abbattibili.

 


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Baglietto Elba – Scheda Tecnica

 

Baglietto – Elba 1958 – 1963 (# 42 esemplari)
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) 11.30 m
Baglio Massimo (Bmax) 3.10 m
Immersione Massima 1.00 m
Dislocamento a Vuoto 6.5 ton
Dislocamento a Pieno Carico 8.00 ton
Potenza Massima 2x GM 471T da 197 CV
Velocità Massima a 2300 rpm 26 kn
Velocità a 2000 Giri 20.8 kn
Autonomia a 2000 Giri 14 ore
Capacità Serbatoi 835 L
Carena Semitonda di tipo monoedrico – Legno Lamellare
Dritto Prodiero & Costole Mogano Lamellare
Fondo Scafo Compensato di Mogano Curvato
Fianchi Scafo doppio Fasciame di Mogano
Fasciame di Coperta Compensato di Mogano con Tela
Cuccette  5
Servizi Igienici 1
Cantieri Balgietto www.baglietto.com

 



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4 commenti su “Baglietto Elba: primo motoryacht di serie Italiano, vera Classic Boat (11.3m)”

  1. Piero gibellini

    Elba ha venduto 42 unità, ma il primo a credere nella costruzione in serie di my è stato il conte Trossi. Nel 1949 alla fiera di Milano ha presentato la Paraggina di 11 metri, con 2 Svripps da 350 cv.
    Il cantiere di Chiavari ne ha venduti almeno 4. Poi sono seguiti altri modelli in serie, Riviera ecc.
    Pmg

  2. Il Giraglia di Picchiotti, secondo me, un tantino superiore di qualità. Mi farebbe piacere un articolo anche sul Gigli ed il Giraglia. Ringrazio dell’attenzione imviando i migliori saluti

  3. alessandro mazzoni

    L’Elba non aveva la dinette trasformabile il letto matrimoniale ma la cuccetta ottenuta dall’ abbassamento del tavolo da mangiare ,si trasformava in singolo di maggiori dimensioni.
    Alessandro Mazzoni Archivio storico Baglietto

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