James Bond, lo 007 del cinema, è stato spesso protagonista di avventure in luoghi mozzafiato, compresi posti da sogno che si trovano nelle Bahamas. Il Paese centro-americano è stato teatro di ben quattro dei James Bond di Sean Connery, Roger Moore e Daniel Craig, dove l’agente più famoso del grande schermo si muoveva spesso – spessissimo – via mare, sia sopra che sotto ad esso. Vi portiamo in luoghi mozzafiato, tra isole deserte e spiagge sconfinate sulle tracce delle spie più famose del cinema. Benvenuti alle Bahamas, sulla rotta dei film di James Bond.
Un Martini Cocktail – agitato, non mescolato – da bere al tramonto magari stando all’ancora davanti agli 8 chilometri di spiaggia di sabbia bianca che rendono Paradise Island una delle più belle mete delle Bahamas. Può iniziare così la prima giornata di vacanza mentre in Italia e nel Mediterraneo è inverno. Un arcipelago tanto bello da avere affascinato moltissimi, navigatori e no. Tra questi anche James Bond, il mitico 007 del cinema, inventore (e bevitore) del celebre drink a base di Martini, che in numerose delle sue avventure “con licenza di uccidere” ha avuto modo di scoprire e di apprezzare le tante bellezze nautiche e naturali del Paese centro-americano. A partire dagli anni Sessanta, infatti, le Bahamas hanno ospitato nei loro luoghi più affascinanti quattro dei James Bond di Sean Connery, Roger Moore e Daniel Craig. Da qui vi proponiamo questo itinerario che gli agenti segreti cinematografici via terra, ma soprattutto via mare.
“Licenza di uccidere”, ma in un posto da sogno
Se arrivarci in barca dal Mediterraneo è, per ovvie ragioni, complicato, non fatevi scoraggiare: ci sono diverse società di charter con uffici anche nel Bel Paese che possono organizzare con voi e per voi un noleggio alle Bahamas, occupandosi anche dei voli da e per l’Italia e di tutti i trasferimenti e i servizi necessari. Le Bahamas sono un insieme di oltre settecento isole. La città di Nassau, capitale del Paese e suo centro principale si trova sull’isola di New Providence, che è una delle più grandi, anche se non la maggiore. È il punto perfetto per iniziare visto che qui si trova l’aeroporto internazionale che collega le Bahamas direttamente agli Stati Uniti anche se la Florida dista “solo” 250 miglia nautiche. Prima di partire percorrete, però, almeno la principale arteria di Bay Street. Qui c’è il British Colonial Hilton Hotel che ci riporta al primo film di James Bond ospitato alle Bahamas: in “Thunderball: Operazione tuono” la spia arriva a Nassau via mare e fa subito tappa in questo hotel. Lungo la strada c’è poi il Pirates of Nassau Museum (info per visite guidate, tel: +1.242.3563759). È il luogo adatto per immergersi nell’epopea dei bucanieri caraibici così potenti che a metà del Settecento proclamarono proprio a Nassau una “Repubblica dei pirati”, guidata tra gli altri anche dal famoso e famigerato Barbanera.
Prima tappa? A New Providence, magari partendo lungo la costa settentrionale dalla magnifica e solitaria spiaggia di Cable Beach: lunga circa due chilometri è caratterizzata dalla presenza di sabbia bianchissima e alte palme ed è un altro punto legato all’epopea di 007. In passato, infatti, dietro la spiaggia si trovava un Casino ai tavoli del quale troviamo il nostro James Bond durante una scena del film “Thunderball”. Da qui poi la navigazione continua verso sudovest a Clifton Bay: ben riparata, è chiusa da natura rigogliosa e verdeggiante che circonda la spiaggia di Jaw’s Beach che al largo ospita un’altra location da 007, ma sottomarina: il James Bond Wreck, un relitto a circa 20 metri di profondità (raggiungibile quindi solo da chi sia un sub esperto) vicino al quale sono state girate scene della pellicola del 1983 “Mai dire mai”.
Nel Parco Nazionale più piccolo delle Bahamas
Sempre sulla rotta degli 007, completato il periplo dell’isola di New Providence si raggiunge un’altra isoletta molto più piccola, ma amatissima: Paradise Island. Sean Connery in “Thunderball: Operazione tuono” scelse una delle lunghe spiagge bianche del lato nord dell’isola per invitare a un romantico picnic sulla sabbia una delle mitiche “Bond girl”. In anni molto più recenti è tornato a Paradise Island anche Daniel Craig, durante le riprese di “Casino Royale” del 2006. Dopo altre 120 miglia di navigazione si raggiunge la magnifica isola di Grand Bahama. Per secoli fu disabitata per via dei bassi fondali che la circondano. Il suo nome nasce da un termine spagnolo antico – bajamar – ovvero “secche”, costituite da una vasta e rigogliosa barriera corallina che è pure tra le attrazioni principale dell’arcipelago. Davanti al centro della costa meridionale dell’isola si trova un minuscolo e splendido atollo che è protetto dal Parco Nazionale più piccolo delle Bahamas. Si chiama Peterson Cay (info sulle regole di approdo: tel. +1.242.3525438) e ospita una spiaggia da sogno deserta e selvaggia. Raggiungibile solo via mare e davanti alla quale si può fare un magnifico bagno o divertirsi a fare snorkelling per ammirare i coloratissimi pesci di barriera. Altra destinazione è Bimini: anch’essa ospita una barriera corallina spettacolare per colori e per fauna. E pure qui, ovviamente, il nostro James Bond ha fatto una capatina. Qui sono state realizzate le riprese marine e sottomarine usate durante il film “La spia che mi amava” del 1977. Un posto perfetto per dar fondo è nella parte meridionale della costa di Bimini Nord dove si trova la cosiddetta Radio Beach. È una piccola insenatura selvaggia chiusa da una spiaggia che diventa incantevole soprattutto all’ora del tramonto.
Ultima tappa: Isole Exuma
L’ultima tappa di questa crociera ci porta infine a sud delle Bahamas, dove si trovano le Isole Exuma. Si tratta di un arcipelago nell’arcipelago in quanto questo gruppo comprende ben 365 tra isole più grandi e atolli minuscoli. Verso la parte settentrionale delle Exuma c’è Staniel Cay, fantastico sistema di grotte sottomarine ideale per lo snorkeling oltre che, ovviamente, per le immersioni. Ed è appunto qui che ritroviamo il nostro 007, nuovamente interpretato da Sean Connery per il film “Thunderball”. Bond, infatti, esplora a piedi e a nuoto queste grotte per scoprire i loschi traffici del suo nemico di turno, il cattivissimo Emilio Largo, numero due della terribile Spectre. Voi, invece, potrete godervi una coloratissima barriera corallina tra la quale nuotano migliaia di pesci dai colori brillanti, come dentici a coda gialla e pesci angelo. Lasciato il segreto rifugio della Spectre, a poche miglia verso nord ecco un altro atollo, quello di Compass Cay. Lungo la sua costa frastagliata la barriera è davvero magnifica, mentre l’isoletta è perfetta anche per una sosta notturna ospitando un marina turistico nuovo (info: tel. +1.242.4227300) e perfettamente attrezzato.
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