Il vero amante del mare e del diporto si tiene lontano dai porti e cerca gli ancoraggi sconosciuti ai più o le rade meno affollate, dove potersi gustare la bellezza e la magia dei luoghi e fare dei bagni indimenticabili. È in alcune delle più affascinanti parti del Mare Nostrum che abbiamo scelto per voi ben 24 ancoraggi nei quali anche in altissima stagione ci si può godere una natura davvero incontaminata e tuffarsi in acque cristallo: senza dimenticare un buon pranzetto a base di pesce. Dopo avervi parlato di Liguria, Toscana e Lazio, oggi è la volta di Sardegna e Campania…
SARDEGNA
Porto Pozzo
41°13.3’N 09°17.1’E
Ancoraggio perfetto per effettuare in giornata la visita nell’arcipelago della Maddalena. Dare fondo nella parte terminale della profonda insenatura, in 2/5 metri d’acqua. A terra c’è un abitato con negozi e trattorie. Davanti all’arcipelago più bello del mondo.
L’indirizzo top per mangiare è il ristorante pizzeria Da Antonio (0789 752019) che si trova direttamente sulla spiaggia. Pesce da scegliere e a vista preparazione sull’enorme griglia, tutti i cibi sardi più prelibati, compreso il Porceddu (da chiedere in anticipo). Imperdibile, ma occorre prenotare sempre. Basta girare l’angolo per ancorare nella vicina Porto Pollo e entrare nel regno dei surfisti e kite surfer in un atmosfera che richiama al periodo “hippy” degli anni ’70.
Isola di Santa Maria. Cala Santa Maria
41°17.34’N 09°22.38’E
Questa stupenda cala rocciosa con una bella spiaggia si trova all’interno del Parco Nazionale della Maddalena. Qui l’ancoraggio è consentito, fate attenzione a due secche all’ingresso. A terra non c’è nulla, ma dormirci è un’esperienza unica. Fondale sui 3/4 metri. Esperienza indimenticabile.
La passeggiata sull’isola è unica e vi rimarrà impressa nei ricordi, dietro la spiaggia di Cala Santa Maria c’è il Padule, una piccola palude di acqua salmastra in cui nidificano numerose specie avicole. Dal faro di Punta Filetto, raggiungibile da un sentiero che si parte da Cala Santa Maria, si gode uno splendido panorama su tutto l’arcipelago e sulle Bocche di Bonifacio.
Isola La Maddalena. Cala Spalmatore
41°15.0’N 09°26.0’E
Immediatamente a sud dell’attrezzato Porto Massimo è una cala molto bella con una spiaggia sabbiosa e acqua color smeraldo. Fondale sui 3/5 metri. A terra un bar con ristoro. Acqua smeralda.
A terra un bar con ristoro. Da non perdere visitando l’isola: il mercato del pesce, accanto al Comune e un aperitivo/cena light al Bar Zì Antò (3939504487) nella zona di Tegge, sulla scogliera che guarda verso l’isola di Spargi, dove troverete anche in vendita delle belle ceramiche. Per mangiare Tecla (0789 35532), una piccola osteria incastonata sulla scalinata del paese della Maddalena in piazza Umberto I. Per comprare qualcosa di unico gli indirizzi sono: Veleria Il Ponente, dove potrete acquistare borse, cinture, giubbotti e abbigliamento realizzato interamente a mano.
Isola di Caprera. Cala Coticcio detta Tahiti
41°12.09’N 09°29.2’E
Due insenature inserite nella cala, una delle più famose della Sardegna nord. Viene chiamata Tahiti per la sua bellezza, che ricorda la Polinesia. Di giorno sono molto frequentate. Natura, paesaggio e acqua da da dieci e lode. A terra non c’è nulla, ma è indimenticabile. Al top.
A Caprera ci sono due chicche da visitare: Museo di Garibaldi (aperto solo la mattina) e al Museo del Mare (contattare il 340 6909913 per sapere quando è aperto). Il primo è l’affascinante casa in cui Garibaldi decise di trascorrere la sua vecchiaia e dove morì. Il secondo è una raccolta di storie di pescatori e vite di marinai, raccontata dagli oggetti. Se volete mangiare e fare provviste dovete attraversare il ponte che collega Caprera con La Maddalena e dirigervi in paese.
Isola dell’Asinara
40°59.08’N 08°14.09’E
L’isola dell’Asinara, fino a pochi anni fa assolutamente vietata al turismo e alle imbarcazioni in quanto sede di uno dei più rinomati carceri di sicurezza italiani, da poco tempo è stata aperta al turismo. Parco Marino dal 1997, sull’isola è possibile ormeggiare e passare la notte in alcune bellissime rade dotate di 63 gavitelli in cinque baie, prenotando a Asinara Marina – www.asinaramarina.com – tel. 079512290- 3486913528.
Solo mettere piede a terra e camminare tra la natura incontaminata è un’esperienza che rimane impressa nella memoria per la vita, ve lo assicuriamo. Su www.visiteasinara.com trovate informazioni sui nove sentieri dell’isola. Ma le scoperte sono anche e soprattuto sott’acqua: mante,occhiate, orate, sogliole, Salpe…una meraviglia! Poi anche gli asinelli, sia quelli famosi bianchi che quelli grigi sardi che scorrazzano libere allo stato brado. Nell’ex carcere in abbandono c’è un bar. Una curiosità, per capire la bellezza di quest’isola e la sua storia di carcere di massima sicurezza scaricate il film ‘La stoffa dei sogni’, di Gianfranco Cabiddu con Sergio Rubini. Ha vinto un David di Donatello.
Cala di Volpe
41°04.89’N 09°32.38’E
Splendida ampia insenatura con un’acqua cristallina con sfumature tra il turchese e lo smeraldo. In fondo all’insenatura l’esclusivo Hotel Cala di Volpe. Una vista al bar è consigliata.
Prendere un aperitivo all’Hotel Cala di Volpe (5 stelle lusso) in uno dei suoi cinque bar è un’esperienza da VIP che merita. Vi consigliamo Il Pontile Bar con terrazza panoramica o il Bar Atrium dove si possono gustare anche pasti leggeri. Un’esperienza da fare nella zona della Costa Smeralda sono i mercatini sulle tracce di oggetti rari: lunedì a Cannigione, mercoledì ad Arzachena, giovedì a San Pantaleo, venerdì a Palau, sabato a Baja Sardinia. Il più raffinato è quello di San Pantaleo, tra arazzi galluresi, stoffe preziose e mobili d’antiquariato.
Cala Coda Cavallo
40°50.6’N 09°43.1’E
Una bella baia orlata da una spiaggia, con una delle acque più belle della Sardegna nord. A terra, ben costruito, c’è un villaggio turistico dotato di servizi, ristorante, bar. La vista è magnifica, le isole di Molara e Tavolara sono proprio davanti La vista è magnifica.
Alla Tavolara sosta obbligata al ristorante Da Tonino Re di Tavolara (0789 58570-333 6766778) che mezzogiorno e sera serve in una terrazza con vista spettacolare ricette della migliore tradizione marinara sarda e frutti di mare, pesce fresco. Il ristorante è tenuto da una famiglia che da generazioni si tramanda il titolo onorifico di “re della Tavolara”. Fatevi raccontare la storia.
Porto Brandinchi
40°49.4’N 09°42.5’E
Immediatamente a nord del Marina di Puntaldia, facilmente raggiungibile, è un’ampia baia caratterizzata da una secca (scoglio testa di Moro) all’imboccatura, a terra le due spiagge di Lu Impostu e Cala Brandinchi. A terra c’è un insediamento. Ottimo ancoraggio.
L’acqua è polinesiana, la sabbia finissima e da qui nel 1867, dopo una fortunosa fuga da Caprera, Giuseppe Garibaldi si imbarcò sulla “San Francesco” per raggiungere Piombino e tentare di liberare Roma. A Cala Brandinchi c’è il chiosco dello stabilimento balneare I Giardini per prima colazione, pranzo e aperitivo. Dietro la spiaggia c’è uno stagno con aironi, fenicotteri rosa e cavalieri d’Italia.
Porto Frailis
39°55.8’N 09°42.8’E
E’ una piccola insenatura sabbiosa che si apre sulla costa granitica a Sud di Capo Bellavista. La spiaggia – nella zona centrale – non è tanto grande, ma bellissima. La baia è riparata dai venti e circondata da scogli piatti su entrambi i lati. A terra bar e ristoranti. Vicino ad Arbatax e a Santa Maria Navarrese.
La zona è la patria della prelibata bottarga di muggine che si alleva negli stagni, da comprare per la cambusa di bordo. L’altro piatto sardo tipico della zona sono i Culurgiones, pasta fresca imbottita di patate, pecorino e menta. Squisiti. L’indirizzo chic sul mare dove mangiare con cucina sarda rivista dalla chef Clelia Bandini è Lucitta (3473234082). Da provare tartare o la tagliata di Pecora, grigliata di pesce al carbone e un antipasto di mare sontuoso. Siamo nella zona dell’Ogliastra, dove la terra è aspra e spettacolare. Da non perdere la visita al canyon più grande d’Europa, Su Gorropu, nel Supramonte, con un sentiero da percorrere nella natura sarda.
Baia Carbonara
39°07’N 09°30’E
Sul lato Ovest dell’omonimo Capo, dominato da una Torre, una baia molto ampia e orlata da una candida spiaggia, ad occidente vi è l’abitato di Solanas. Vicino al Marina di Villasimius. Un paradiso sardo.
La curiosità se volete mettere il naso sott’acqua è che nelle acque della vicina Secca di Santa Caterina, a 10 metri di profondità, si trova la statua della Madonna del Naufrago. Merita una circumnavigazione, a 800 metri sud/est la piccola isola di Cavoli con il suo imponente faro. Per mangiare vi consigliamo nel paese di Villasimius il Ristorante Stella d’Oro (070791255), classicissimi sapori sardi: Maialetto al Profumo di Mirto, i Malloreddus alla Campidanese, i Formaggi, la Bottarga di Muggine insieme alla Fregola con le Vongole. Per finire una Seadas.
CAMPANIA
Isola di Procida. Cala di Corricella spiaggia di Chiaia
40°45.5’N 14°01.9’E
Bellissima ansa dove ancorare davanti ad un borgo con un porticciolo, dominato da un castello. Vi conviene dare fondo in prossimità delle scogliere oppure davanti alla spiaggia di Chiaia dalla parte opposta del borgo di Corricella. A terra ristoranti e bar. Il meglio delle isole napoletane.
Ancorate davanti alla spiaggia di Chiaia e raggiungete con il tender (ma potete anche farvi venire a prendere) il moletto del ristorante La Conchiglia (0818967602). In un atmosfera casalinga con vista sul borgo di Corricella, al riparo di un pergolato gusterete il meglio della cucina procidana: caramelle cozze e zucchine, stracci cozze e broccoli, cappelletti con telline, antipasti di mare e pesce appena pescato. Per finire un vero limoncello. A proposito di limoni, portatene a bordo una scorta, sono speciali quelli coltivati sull’isola. D’obbligo una passeggiata a Terra Murata dalla quale è possibile ammirare un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Napoli ammirando le fortificazioni medievali e della Repubblica napoletana del 1799.
Isola di Ischia. Sant’Angelo
40°41.8’N 13°53.8’E
Ancorati fuori dal minuscolo porticciolo di Sant’Angelo, uno dei luoghi più affascinati di tutta l’isola. A terra sembra di essere in una piccola Portofino, con bar, ristoranti e approvvigionamenti. Un borgo affascinante.
Siete a Ischia e se non provate le terme…allora ecco l’indirizzo giusto proprio a Sant’Angelo: Hotel Terme San Michele (081999276) e se volete provare quelle naturali nella vicina baia di Sorgeto le sorgenti di acqua termale formano delle piscine e nella spiaggia dell’Agone le sorgenti d’acqua calda sgorgano dal terreno. Aperitivo o prima colazione nei bar della piazzetta direttamente sul porto. Gran ristorante sull’isola di specialità ischitane Il Bracconiere (081999436) per mangiare i bucatini al sugo di coniglio, la specialità ischitana. A Sant’Angelo tra i tanti ristoranti vi consigliamo Il Pescatore (081999206). In barca il miglior bagno dell’isola potete farlo al riparo dell’isolotto del Castello Aragonese con sosta poi la baia di Cartaromana dove ci sono delle piccole pozze di acqua calda.
Isola di Capri. Marina Piccola
40°32.4’N 14°14.3’E
Ancorare a Capri per la notte è impresa ardua. Marina Piccola è un ancoraggio aperto che dà sul piccolissimo borgo occupato da ristoranti e bar. Con l’autobus si raggiunge facilmente il paese. Sicuramente meglio, con tempo buono, ancorare qui che davanti al porto di Marina Grande, dove è impossibile trovare posto. I Faraglioni sono poco distanti. Cartolina da Capri.
Capri è un’isola che forse si vive meglio a terra che non lungo le coste, anche se non bisogna mancare un tuffo nella Grotta Verde e una passeggiata intorno a Casa Malaparte che è ancora l’esempio di un approccio geniale alla vita. Per mangiare a Capri e dintorni, c’è solo l’imbarazzo della scelta, al top: da Paolino (0818376102), dove non sai se preferire il cibo o il suo giardino di limoni, al ristorante del Capri Palace, Il Riccio (0818371380), o da Aurora (0818370181) che rimane spettacolare. Per le signore, imperdibili da portare a bordo ed esibire anche in città i sandali artigianali capresi e i pantaloni bianchi alla Jakie Kennedy/Onassis… c’è l’imbarazzo della scelta.
Baia del buon dormire. Capo Palinuro
40°01.53’N 15°017.4’E
Nel Parco del Cilento, vicino all’Arco Naturale, ben protetta dai venti dominanti, molto affollata durante le ore diurne ma a sera generalmente molto più tranquilla. Vegetazione a picco, le variazioni dei colori dell’acqua vanno dal verde al blu. Facilmente riconoscibile in quanto di fronte alla rada si trova l’isolotto del Coniglio, il cui nome richiama appunto la forma dell’animale.
Capo Palinuro, nel Parco naturale del Cilento è il punto cospicuo da cui parte un susseguirsi di calette, grotte e spiagge fenomenali. Alcune chicche: la Spiaggia Mingardo, sul versante del Golfo di Policastro, detta anche Arco naturale e la grotta Azzurra (molto meglio di quella più famosa di Capri) lunga 85 metri e larga 90 che si trova all’altezza di Cala Guarracini. Non avete che l’imbarazzo della scelta, le grotte nella zona sono più di 30! Sulla spiaggia del Buon Dormire c’è un chioschetto bar. Uno dei migliori ristoranti della zona è Core a Core (0974931691) a metà strada tra il porto di Palinuro e l’ancoraggio consigliato. Cucina locale di mare, da provare le melanzane della nonna, l’antipasto di crudo e la pasta fresca.
Baia degli Infreschi. Marina di Camerota
39°59.6’N 15°25.4’E
Uno spettacolare porto naturale dove si ormeggia alle boe della riserva marina della “Costa degli Infreschi e della Masseta”. La forma è a mezzaluna incastonata tra il verde della vegetazione e i diversi toni di blu delle acque. Vento di traversia Libeccio, fondali sui 3/5 metri sabbia e posidonia.
Da visitare a terra la Torre del Frontone e la piccola cappella di S.Lazzaro. Con una breve camminata spettacolare di un quarto d’ora dalla spiaggia si raggiunge l’Azienda Agricola Oasi Infreschi (3479066482). Panorama indimenticabile e cibo che sa di altri tempi come la Maracucciata (a base di un legume locale), melanzane sott’olio e melanzane ‘mbuttunate, frutta e verdura raccolta direttamente dall orto. Due curiosità: l’acqua è talvolta poco salata perchè qui sgorgano sorgenti di acqua dolce; baia degli Infreschi era una delle baie preferite di Gianni Agnelli.