Il mare mosso è sempre un problema, soprattutto se è in poppa. E non sempre si può decidere di affrontarlo nelle migliori condizioni per la barca e per l’equipaggio. Per questo è necessario essere pronti a gestire la situazione quando invece che arrivare da prua o dal mascone, il moto ondoso arriva da dietro. In questo caso colpisce inizialmente le sezioni poppiere, le più voluminose.
come usare i flap della barca
Anche in questo caso ci vengono in aiuto i flaps. Le appendici attaccate allo specchio di poppa che non servono solo a entrare più in fretta in planata o a risparmiare carburante, ma sono uno degli accessori più importanti (e spesso sconosciuti) per migliorare la conduzione di una barca a motore. E non importa se si tratta di una veloce barca sportiva o di un più pesante cruiser. Ecco quindi come agire per affrontare il mare in poppa in totale sicurezza.
Col mare mosso in poppa
Il moto ondoso proveniente da poppa, tende a sollevare la poppa e far immergere troppo il dritto di prua. In queste condizioni, dove la parte prodiera è molto immersa, l’efficienza dei timoni è bassa e governare una barca quando si scende da una cresta diventa a volte difficile. Alzando completamente i flap, e quindi schiacciando la poppa verso il basso, si riesce ad attenuare questo effetto. È poi fondamentale mantenere la barca in planata per ottimizzare l’efficienza delle pale del timone.
La barca deve essere più veloce delle onde che arrivano
Il mare mosso in poppa è senza dubbio la situazione più difficile da gestire. Verrebbe naturalmente da pensare che possa essere sufficiente invertire le regolazioni che si usano con mare in prua. Invece no, perché non esiste un criterio unico da applicare a tutte le barche. Se la vostra destinazione vi obbliga forzatamente ad affrontare le onde di poppa, la cosa migliore da fare è zigzagare, seguendo una rotta che vi permetta di affrontarle al giardinetto piuttosto che dirette sullo specchio.
Generalmente, la prua dovrebbe essere allegerita (magari scaricando l’eventuale serbatoio dell’acqua, spesso posizionato da metà scafo in avanti). Trim e flaps andrebbero regolati per far sì che, quando la barca scende nel cavo, la prua stia rialzata e evitare quindi che l’onda entri in pozzetto. Trovare il giusto equilibrio è difficile e cambia a seconda del tipo di onda: più ripida è la cresta più difficile sarà gestire la situazione. Di solito è necessario agire alternativamente sul trim e sui flaps della barca per arrivare a ridurre il beccheggio dello scafo.
L’importanza della velocità
Una funzione fondamentale per riuscire a timonare correttamente in queste condizioni è svolta dalla velocità: l’andatura deve essere sufficiente per mantenere la vostra barca in planata, così da non perderne mai il controllo. Perché? Semplice, l’efficacia dei timoni dipende proprio dalla differenza tra la velocità dell’imbarcazione e quella dell’onda; se riducete eccessivamente la vostra velocità, la spinta delle onde rischierebbe di avere il sopravvento sulla governabilità e causerebbe qualche “bella” imbardata (ovvero l’improvvisa rotazione della barca sul proprio asse che genera un forte sbandamento, con conseguente bello spavento).
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4 commenti su “Come usare i flap della barca con mare mosso in poppa”
buongiorno , direi ottime spiegazioni e consigli utili. vorrei un chiarimento : ” con un natante di ml. 650 come il mio motorizzato fuoribordo 115 cv . honda , per l’esattezza un saver manta 21 fisher , trovandosi con mare grosso in poppa , alzare il motore con il trim per sollevare la prua in leggera planata non c’è il rischio di ingavonarsi a poppa nella culla dell’onda ? grazio , buona giornata .
The Real Person!
Buongiorno Roberto,
Grazie per le belle parole! Allora, in linea di massima no, non dovrebbe!
Buona giornata
The Real Person!
Buongiorno Roberto,
Grazie per le belle parole! Allora, in linea di massima no, non dovrebbe.
Buona giornata
Quindi anche con scafo dislocante o semiplanante da 7-9 nodi max di crociera, è comunque consigliato l’alleggerimento della zona prodiera?