A: “Ho preso una barca a motore!”
B: “Wow, figata. Che tipo?”
A: “Ehm, un lob..rider… cioè, a poppa è open…forse però è un flybridge…non ha fuoribordo…vabbé, hai capito?”
B: “…”
Nel vasto mare delle categorie in continua evoluzione cerchiamo di capire quali sono i tipi di barca a motore “base”.
Barca a motore, ecco gli 8 tipi “base”
Gommone
Il gommone da piccolo mezzo nautico gonfiabile a vera e propria barca, anche cabinata. L’evoluzione del gommone è stata impetuosa in questi ultimi anni, merito dell’adozione di uno scafo rigido in vetroresina contornato da un tubolare gonfiabile. Oggi in questa tipologia trovi dal gommone da tre metri che serve come tender della barca principale e arrivi sino ad un 18 metri supertecnologico dal design raffinato con entrobordo, degno rivale delle barche tradizionali. In mezzo ci sta tutto, per ogni esigenza.
Open/ motoscafo
Questi sono i motoscafi, le altre sono barche a motore! Open, barche aperte nel nome e nei fatti, Il pozzetto è un’enorme vasca per i bagni di sole, la coperta a prua lunga e affusolata, Veloci anche ormeggiati. Se non sono veloci lo sembrano, anche da fermi. E nonostante si sia provato a stravolgere in mille modi la categoria, c’è sempre chi produce veri open, che siano veloci barche da giornata senza nessun comfort che il mare (o quasi) o lussuosi yacht con interni da favola.
Bowrider
Letteralmente “cavalcatori della prua”. Barche diverse, ma accomunate dalla possibilità di vivere la parte a prua della consolle di guida come un’estensione del pozzetto. I bowrider hanno un vero pozzetto prodiero e nascono come tipica barca aperta americana, stanno sempre più diffondendosi anche in Mediterraneo. Nate per lo sci d’acqua o per veloci giornate in mare. Per loro natura sono generalmente di dimensioni contenute, ma non mancano varianti con cabina (sempre più numerose) o veri yacht a lungo raggio.
Coupé
Molti cantieri si ostinano a chiamarli open, ma se oltre al parabrezza ci metti anche una copertura rigida (in genere sempre apribile per buona parte del tettuccio) hai creato un’altra cosa. Le dimensioni di questa categoria sono le più ampie della rassegna. Condividono lo spirito dell’open: sportivi e dalle linee filanti, ma con in più la comodità di avere una parte “esterna” al coperto. Nei modelli più grandi alcuni aggiungono un ponte superiore, ma non chiamatelo fly bridge, al limite sun deck.
Flybridge
La comodità di avere un secondo “pozzetto” con in più una seconda stazione di comando all’aria aperta e sopraelevati ha ingolosito molti, cosi qualche produttore non ha esitato a presentare modelli di questa classe con dimensioni ridicolmente piccole (e che hanno trovato acquirenti): sberleffo e consacrazione alla categoria che rappresenta il motoryacht, o la barca a motore adulta, per eccellenza. Anche qui la gamma disponibile va da pochi metri ai megayacht.
Trawler/navetta
Derivano da progetti tipici delle barche da pesca i primi e delle e delle barche da crociera di inizio 900. In comune hanno molte caratteristiche, spazi e volumi incredibili sotto coperta e scafi dislocanti anche se la tendenza odierna è di renderli plananti. Massicce nell’aspetto garantiscono sicurezza anche con mare formato. Spesso hanno un fly bridge per aumentare ancor di più l’area vivibile in coperta. Ideali per la famiglia e per chi desidera effettuare lunghe navigazioni senza fretta e senza consumare troppo carburante.
Fisherman
Tradizionalmente si intendono imbarcazioni con timoneria centrale, talvolta con sovrastruttura anche molto allungata, per esempio con la tuna tower e scafo dal cavallino molto accentuato, con murate alte a prua (sempre con un notevole slancio) e basse a poppa. Spesso però si fanno rientrare in questa tipologia anche piccoli center console o walkaround, barche “tuttopozzetto” non necessariamente destinate al big game, ma ad attività più costiere e… diurne. Gli interni, se presenti, sono sempre adeguati alle dimensioni.
Lobster
Le aragostiere nate in Maine sono diventate, specialmente all’inizio del XXI secolo il grande amore dei diportisti mediterranei e non solo. Oggi hanno ancora un convinto gruppo di estimatori, che apprezzano l’indubbia eleganza di questa tipologia, nata per affrontare con sicurezza le dure ache dell’Atlantico settentrionale. Tra le sue caratteristiche principali, le potenze curve che sorreggono la copertura di parte del pozzetto e la linea di scafo con murate alte e slanciate a prua e basse e rovesce a poppa.
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