Maestro d’ascia costruisce a mano una barca di legno (bellissima) per il figlio disabile

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Fox G1 – Una barca per Luca

La barca non è sempre (e solo) un mezzo di svago. Per alcune persone è un mezzo di trasporto, una necessità. Ad esempio per chi, come Giovanni Da Ponte, vive a Venezia. Di professione maestro d’ascia, Giovanni ha un figlio, di nome Luca, nato con una rara malattia genetica, la FoxG1 che implica un ritardo neurologico e l’incapacità di camminare. Per questo, ha deciso di usare la propria competenza e talento per costruire una barca capace di accogliere Luca e il resto della famiglia negli spostamenti di tutti i giorni. È uno scafo speciale perché dotato di una pedana elettrica grazie a cui le persone con problemi di mobilità come Luca possono salire e scendere da bordo. Non solo. È anche un’opera artigianale in legno ed è bella. Oggi ha deciso di condividere questa storia con noi nella speranza che diffondere questo progetto possa aiutare altre persone in difficoltà.

“Salve, mi chiamo Giovanni Da Ponte e sono un maestro d’ascia di Venezia. Vi scrivo per parlarvi del mio ultimo progetto varato a febbraio 2024, si tratta di una barca costruita in legno da 6,5 metri tipo “open” con guida centrale e motore fuoribordo con la particolarità di avere una pedana per disabili montata al centro che aiuta il carico e scarico delle persone con difficoltà motoria.

Questa esigenza nasce dal fatto che il secondo figlio di 8 anni ha una malattia genetica chiamata Foxg1 che gli ha causato un forte ritardo neurologico e per questo non può camminare. La mia famiglia composta da mia moglie e tre figli non si perde d’animo e decidiamo di voler costruire una barca che ci permetta di continuare a vivere a Venezia con più facilità perché per noi la barca è fondamentale tutti i giorni per muoverci, trasportare la spesa dal supermercato, andare dal pediatra, portare i figli a scuola…la classica vità di una famiglia normale.

A Venezia ci si muove spesso con la barca e, soprattutto i veneziani, usano il vaporetto, cioè il trasporto pubblico che connette le varie isole della Laguna, ma c’è anche chi ama muoversi con la propria barca per essere più veloce e libero dal caos turistico. Noi siamo sempre stati abituati ad usare la nostra barca, una piccola barca di 6 metri con motore fuoribordo da 25hp guidato a barra, diciamo una citycar, una utilitaria per Venezia. 

Questa barca non era più sufficiente per noi perché ci costringeva a caricare e scaricare a braccia la carrozzina pesante con il bambino che si fa sempre più grande. Questo inverno ho riservato un po’ di tempo per costruire una barca per la mia famiglia con una caratteristica particolare, una pedana elettrica per caricare e scaricare con facilità la carrozzina. Il sistema è semplice perché si tratta di una struttura metallica a X o a forbice dove un pistone idraulico lavorando nella base della forbice alza o abbassa la piattaforma. Questa piattaforma si solleva fino al bordo della falchetta per far imbarcare la carrozzina e poi scende in posizione di riposo fino al piano paiolo,la pedana può sollevare fino a 500kg e si aziona con un telecomando posizionato vicino alla strumentazione di guida, questo sistema è già in uso da molti anni nelle idroambulanze o in alcuni taxi veneziani però è la prima volta che viene installato in una barca da diporto privata in quanto si tratta di un adattamento artigianale che nessuno fino ad ora aveva tentato, doveva succedere prima o poi che nascesse un figlio disabile ad un maestro d’ascia per stimolare l’ingegno e la creatività.

Facciamo un crowdfunding  sulla piattaforma di Gofundme e in poche settimane raccogliamo 30.000€ che ci permette di costruire in pochi mesi la barca. Vi scrivo non per gloriarmi di questa impresa, ma per diffondere questo progetto che potrebbe aiutare altre persone con questa difficoltà.”

 

La barca di Giovanni, papà e maestro d’ascia per Luca

“La barca è lunga 6,50cm e larga 2,10 pesa 800kg a vuoto, cioè senza motore e pedana. Può montare un fuoribordo da 100hp oppure un 40/60 per i non patentati. Costruita interamente in legno di mogano e compensato marino, la coperta è in teak e tutto viene trattato con smalti poliuretanici bicomponenti per preservare il legno dall’umidità e agenti esterni.
La difficoltà principale di questo progetto è stata la scelta dello scafo più idoneo per avere una barca sicura in navigazione e stabile nel momento in cui la pedana è sollevata e i pesi sono fuori dal baricentro, considerando anche la particolarità territoriale in quanto una gruetta non si sarebbe potuta montare a causa dei bassi ponti che attraversano venezia e non troppo larga altrimenti non si naviga negli stretti canali della città.
Fatte queste considerazioni ho adattato questo progetto ad uno scafo che già avevo realizzato nel 2022 che riassumeva bene tutte le caratteristiche, una ruota di prua verticale e profonda per tagliare morbide le onde e una poppa larga e piatta per creare una stabilità di forma che avrebbe limitato lo sbandamento, design interno tipo open con guida centrale, panca a poppa e prendisole a prua per accontentare tutto l’equipaggio.”

 

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4 commenti su “Maestro d’ascia costruisce a mano una barca di legno (bellissima) per il figlio disabile”

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