La nautica sta diventando sempre più inaccessibile? Abbiamo sentito questa frase molte volte. È vera? Sicuramente i prezzi sono saliti, ma c’è un modo che ci permette di comprare comunque la barca spendendo una cifra ragionevole.
Quanto mi costa mantenere la barca
Immaginiamo il tipico caso di chi, dopo qualche uscita a noleggio, si appassioni all’andar per mare. Va ad un Salone, giusto per farsi un’idea, e scopre che un 5 metri e mezzo costa la bellezza di 25.000 €. Guarda qui il video:
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Poi chiedendo in giro scopre quanto gli costerebbe un posto dove ormeggiarla, e i preventivi oscillano fra i €1.500 e i €2.000 l’anno. Al rimessaggio più economico chiede anche quanto gli costa la manutenzione, e gli dicono fra i 500 e i 1.000 euro per antivegetativa, zinchi e tagliando motore.
Torna a casa e si risponde che, sì, farsi la barca forse costa troppo. Si può comprare usata, e spendere molto meno, ma i costi di gestione rendono questa passione un vero lusso. “Continuerò a farmi qualche uscita a noleggio. Oppure… mi compro un carrello!”
Come farsi la barca spendendo poco
Quando un neofita in cerca della sua prima barca mi chiede un consiglio sul modello da scegliere, suggerisco sempre di cercare prima il posto barca. Ecco, il carrello farà le veci del posto barca, consentendo di trasportare e alare in autonomia da uno scivolo. Per questo, serve un mezzo leggero, facilmente movimentabile con un piccolo carrello, in modo da non superare i 750 kg di massa trainata e le 3,5 tonnellate fra motrice e rimorchio, rimanendo così nei limiti della patente B. In una parola: un gommone.
- Cercate un annuncio che comprenda tutto il “package”, per risparmiare tempi e costi. Il pacchetto gommone (sui 5,5 m) + motore (un 40 cv senza patente) + carrello (omologato) si trova senza troppi problemi sui 12.500 euro. Accontentandosi di qualcosa di più datato e rimanendo sui 5 metri anche €10.000
- Delle spese una tantum fanno parte anche il passaggio di proprietà del carrello, trascurabile rispetto all’investimento iniziale, e il gancio traino. Montarlo costa generalmente fra i €500 e i €1.000, a seconda del modello scelto.
E adesso veniamo alla gestione.
- Quanto costa mantenere un carrello stradale per il gommone?
Poco, davvero. Fra tassa di proprietà, assicurazione di rischio statico e revisione (ogni 2 anni) si sta sui €200 all’anno. Quando si è in movimento, la copertura rientra nella polizza RCA della macchina, che in genere, quando si monta il gancio di traino, sale del 5%, ma ogni assicuratore ha le sue politiche. Aver eliminato il posto barca significa aver tagliato la spesa annuale di gran lunga più onerosa.
A questo punto rimangono le spese “nautiche”.
- Più siete esperti, più risparmierete, anche sulla manutenzione. Parliamo di una cifra tra i €150 e i €300 facendo i lavori “in house”. Inoltre, bagnando la carena solo durante gli effettivi utilizzi, si può risparmiare anche su antivegetativa e anodi. Detto questo, quando non siete sicuri e non avete competenze sufficienti, il consiglio è di rivolgervi ad un centro specializzato per non andare “fuori budget” dopo aver sbagliato dei lavori.
- L’assicurazione del motore non cambia a prescindere dal tipo di uso. Si può oscillare parecchio, per compagnia scelta e luogo di residenza, ma possiamo calcolare altri €100.
- I consumi variano troppo in base al tipo di uso; pertanto, non entreranno in questo conteggio ma, a parità di dimensioni, un gommone è motorizzabile con meno potenza e avere la carena sempre pulita contribuisce ancor di più a contenerli.
Questa combinazione rappresenta il migliore equilibrio fra minima spesa, massima resa e disponibilità immediata: nessuna lista di attesa per posti barca o tempistiche per una patente. Un mezzo che consente di divertirsi in sicurezza in famiglia o con gli amici, dove 4 persone hanno tutto lo spazio che serve per godersi una giornata di mare. E di farlo con poco più di €500 all’anno: il costo di 2 uscite a noleggio con un mezzo analogo.
E dove lo metto in acqua?
L’ingrediente principale per la riuscita di questa ricetta è lo scivolo. Bisogna averne uno disponibile nel proprio raggio d’azione, ed è una variabile fuori dal vostro controllo. Il Nuovo Regolamento del Codice della Nautica, di cui abbiamo già parlato, stabilisce che “nell’ambito della disciplina delle aree portuali sono individuati specifici spazi destinati all’ormeggio, anche a secco, delle unità fino a 6 metri, nonché gli scivoli pubblici per la messa in acqua delle medesime unità e la sosta dei relativi carrelli”.
Se questa norma venisse davvero implementata con capillarità nei porticcioli d’Italia, si darebbe una grande opportunità a una schiera di appassionati di navigare più liberamente.
Stefano Monfroni
3 commenti su “Come comprare la barca spendendo il meno possibile (anche di manutenzione)”
The Real Person!
Se conviene ‘quella gente’ a seminare scivoli x alare liberamente….. la faremo presidente…
The Real Person!
????
The Real Person!
Era proprio l’articolo che cercavo, avevo questo dubbio ed ero arrivato alla medesima soluzione, ma non avevo idea dei prezzi, da voi molto bene elencati.