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Quando l’oceano chiama è difficile non rispondere. Certo, c’è modo e modo di navigarci sopra. Si può fare come il Destriero nel 1992 che, con investimenti assurdi, è riuscito a farla tutta in 58 ore, 34 minuti e 50 secondi alla media di 53,09 nodi.
In questo articolo, però, resteremo su traversate decisamente meno strutturate. Uno, addirittura, che è partito senza acqua! Ma andiamo con ordine: vi parleremo di un barchino di quattro metri, di una macchina, una specie di pilotina fuoribordo e un gommone.
Nel 1985 Al Grover, 54 anni, attraversa l’Atlantico insieme al figlio Al Junior a bordo di un Grover di 7,92 metri con un fuoribordo Evinrude da 40 CV e un motore di riserva. Partiti da St. Pierre con 2.000 litri di carburante e solo 25 cm di bordo libero, affrontano una burrasca, una caduta in mare, l’uragano Claudette e giorni senza contatti radio. Dopo quasi 3.000 miglia e 33 giorni di viaggio raggiungono Lisbona, senza problemi meccanici e con un arrivo che entrerà nel Guinness dei Primati.
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Nel 1999 i fratelli Marco, Mauro e Fabio Amoretti, con Marcolino De Candia, attraversano l’Atlantico dalle Canarie ai Caraibi con una Volkswagen Passat dell’87 e una Ford Taunus dell’81 riempite di poliuretano espanso. L’impresa nasce dal tentativo del padre Giorgio nel 1978. Partono all’alba del 4 maggio 1999 con viveri, strumenti e una zattera sul tetto. Dopo giorni di venti instabili e difficoltà, Fabio e Mauro rinunciano, mentre il viaggio prosegue come una delle traversate più insolite mai realizzate.
PS: sì, non sono propriamente “barche”, ma dopo una traversata del genere possiamo dire che sono “promosse sul campo”!
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Nel 1970 Seppo Muraja e Arto Kulmala attraversano l’oceano Atlantico con un Marino Mustang lungo 4,2 metri spinto da un fuoribordo Archimede/Penta da 36 CV. Partiti da Dakar e diretti in Guyana, navigano a zig zag per sfruttare gli alisei. La Mustang, dotata di un piccolo albero e due vele, completa la traversata in 47 giorni e 1128 ore di guida continuativa. I due vivono di ciò che pescano e si alternano nel riposo sotto coperta. Oggi il cantiere Marino ha reintrodotto la Mustang nelle stesse forme originali. In che senso? Che da Marino potete acquistare un Mustang esattamente come era 50 anni fa. Con in più la possibilità di scegliere i colori della coperta tra una vasta tavolozza di tonalità pastello e in più in tinta con la calandra del fuoribordo Tohatsu da un minimo di 15 a un massimo di 50 cavalli massimo. Sull’affidabilità, ci si può fidare!
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Era il 19 ottobre del 1953 quando il medico francese e futuro navigatore, Alain Bombard (1924-2005), partì da Las Palmas, isole Canarie, alla volta di Barbados, Caraibi su un gommone Zodiac di 4.50 metri di lunghezza e 1.90 metri, chiamato L’Hérétique senza acqua o provviste a bordo. Il suo obiettivo? Salvare vite, a modo suo.
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