Coppa America: ogni team avrà due barche appoggio a idrogeno (con i foil)

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento a Barche a Motore cartaceo + digitale e a soli 39 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Barche a idrogeno: la proposta di Team New Zealand
Barche a idrogeno: la proposta di Team New Zealand

La Coppa America rappresenta da sempre lo stato dell’arte nel mondo delle barche a vela. E se lo diventasse anche per il motore? Spieghiamoci meglio: Emirates Team New Zealand, vincitore dell’ultima edizione della Coppa, sta lavorando a un progetto fuori da ogni schema: realizzare un’imbarcazione ad idrogeno dotata di foil in Coppa America come support vessel.

Barche a idrogeno: la proposta di Team New Zealand

È questa l’idea del Defender ETNZ e del team sfidante alla Coppa Ineos Team UK che puntano a realizzare un mezzo che non usi carburante fossile dando spazio alle nuove tecnologie. E così sta nascendo, grazie alla collaborazione con la start-up AFCryo, il primo prototipo di quest’imbarcazione che sarà in grado sostenere la futura barca della Coppa prima, dopo e durante la gara in tutti i suoi aspetti logistici e pratici volando sui foil e utilizzando l’idrogeno. Non è solo un vezzo di Team New Zealand, ma potrebbe diventare lo standard. Il progetto è tutt’altro che semplice da realizzare, ma la “vecchia brocca” come la chiamano gli appassionati è da sempre un importantissimo banco di prova per le sperimentazioni, anche estreme, nella nautica.

Barche a idrogeno e foil: la proposta di Team New Zealand

È quanto emerge da una comunicazione del Defender ETNZ che, insieme allo sfidante Ineos Team UK, sta preparando la 37esima edizione dell’evento. Attualmente i progettisti di Emirates Team New Zealand stanno lavorando su un prototipo di imbarcazione a foiling alimentata a idrogeno, da costruire presso la struttura del team a North Shore, in grado di sostenere un AC75 (le barche a vela della Coppa) in tutti gli aspetti di una campagna di America’s Cup.

A sostenere ETNZ c’è ancche Ineos Team UK, Challanger of Record di ETNZ che è pronto a sottoscrivere nel protocollo (le regole di ciascuna edizione della Coppa America) che almeno venti barche di supporto dell’evento e della regata siano ad idrogeno. Tutto questo a patto che la barca funzioni e sia affidabile.


Aggiornamento – 18 novembre 2021

Con l’uscita del protocollo della 37esima edizione dell’America’s Cup, è ora ufficiale l’obbligo per tutti i team di costruire e utilizzare due imbarcazioni a idrogeno per la loro campagna (soggette a test per funzionamento). L’obiettivo? Sfruttare la cassa di risonanza di quest’evento per mostrare al mondo intero che la tecnologia dell’idrogeno nel settore marino aiuterà a creare un percorso che cambierà l’industria in generale. Il motivo è chiaro, ridurre in maniera significativa le emissioni. Queste barche devono essere lunghe almeno 10 metri e i criteri di utilizzo e di performance sono definiti nel protocollo.

Grant Dalton, CEO di Emirates Team New Zealand ha commentato così la scelta:

“I team inquinano molto con le barche appoggio attraverso le lunghe giornate di test, ricerca e formazione. Nell’ultimo anno abbiamo sviluppato, progettato e ora stiamo costruendo un prototipo di barca appoggio a idrogeno che avrà un effetto importante sulla riduzione dell’impronta di carbonio del team, oltre a spingere lo sviluppo dell’idrogeno nel settore marino”.


SCOPRI IL CANALE YOUTUBE DI BARCHE A MOTORE

Interviste, prove di barche, webinar. Tutto il mondo delle barche a motore, minuto per minuto. Ma in video! CLICCA QUI per iscriverti, è gratis!

NON PERDERTI I MIGLIORI ARTICOLI! 

Per rimanere aggiornato su tutte le news sulla nautica, selezionate dalla nostra redazione, iscriviti alla newsletter di Barche a motore! Basta cliccare il link qui sotto, accettare la Privacy Policy e cliccare sul bottone “Iscrivimi”. Riceverai così sulla tua mail, due volte alla settimana, le migliori notizie di barche a motore! È gratis e ti puoi disiscrivere in qualsiasi momento, senza impegno! CLICCA QUI

 

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Entra nel Club del Giornale della Vela

Le barche a motore, le sue storie, dal piccolo open ai motoryacht. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevere ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”.

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

OMAYA 50

Omaya 50: il catamarano (15 m) più largo della categoria

OMAYA 50 è il nuovo catamarano del cantiere bulgaro OMAYA Yachts, parte di Elica Group, realtà industriale affermata che può vantare decenni di esperienza e una componente tecnica di primo piano, potendo contare su macchinari di altissimo livello. OMAYA 50

Ritorna il Trofeo Harmsworth, ma solo per barche elettriche

  Dopo uno stand-by di 15 anni, si trasforma in gara dedicata alle sole imbarcazioni elettriche il trofeo di motonautica più antico del mondo: stiamo parlando del British International Harmsworth Trophy. Istituito nel 1903 da Sir Alfred Harmsworth, proprietario del

Joystick Piloting - Mercury Marine

Il joystick Mercury per ormeggiare un monomotore con una mano

Mercury Marine ha presentato al Miami International Boat Show in Florida l’attesa evoluzione del suo sistema Joystick Piloting per imbarcazioni fuoribordo monomotore, che finalmente si può integrare con eliche di prua, ampliandone considerevolmente l’utilità. Mercury Joystick Piloting Abbiamo provato la prima

Vendono 4 barche in pronta consegna dai 7 m agli 11 m

Abbiamo selezionato quattro barche in pronta consegna già pronte a solcare le onde. Che barche sono? Tuccoli Marine T295 (10 m) Bimax Alchimia 34 (10m) NHD 365 HT (11 m) Colombo Leopoldo Poldo 23 (7 m) 4 barche pronte all’ormeggio