26 natanti da sogno (da 6 a 10 metri) visti a Genova e quanto costano – VIDEO

Barche per tutti i gusti e le tasche, che non hanno bisogno di immatricolazione. Parliamo dei natanti e, al Salone Nautico di Genova, non mancano di certo. Dopo aver dato un’occhiata in giro, ecco 26 barche che mi hanno colpito, il perché e quanto costano.

Di Stefano Monfroni

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26 natanti da sogno

Il mercato del nuovo parte da 25mila euro: con questa cifra si accede a open fra i 5,5 e i 6 metri, motorizzati con un fuoribordo da 40 cv, quindi conducibili senza patente. È il caso del Selva 580 Open e del Capelli Freedom 18. Salendo poco oltre i 30mila, rimanendo su queste dimensioni, si trovano due walkaround interessanti: Teorema 20 Sundeck di Kolmarine e Idea 58 WA di Idea Marine. Chiudiamo la fascia entry level del mercato con Marino 660, dell’omonimo cantiere sardo, barca perfetta per la pesca.

Facciamo partire la fascia media dai 50mila euro, con Axopar 22 T-Top, barca moderna dal successo indiscusso. Al contrario, Sestante 6.8 di Verga 1958 punta tutto su linee classiche e senza tempo, una vera regina di eleganza. Un’altra barca nata per la pesca è il Tuccoli 210, del cantiere toscano scelto da numerosi appassionati del settore. Chiudiamo questa fascia con i 75mila euro dell’Aquarius 3.0, che si distingue fra gli open per linee tonde e originali, soprattutto a poppa.

Con un budget di 100mila euro apriamo la fascia medio-alta: la misura di riferimento sono gli 8 metri. Ranieri Next 255LX è un punto di riferimento nella categoria. Colpisce il piano di coperta ininterrotto fra pozzetto e spiaggette, che aumenta la fruibilità e la percezione di spazio. Anche in questa fascia, spazio a linee più classiche: non si può non citare Lilybaeum Levanzo 25, che si fa notare, oltre che per l’eleganza, per il rapporto qualità/prezzo. Rimanendo in tema, Mimì Libeccio 8.5 Classic: un gozzo che si guida ancora a barra. Tornando a linee moderne, Quicksilver 875 Sundeck ci avvicina ai 9 metri e offre un abbondante prendisole con cabina sottostante. Infine, Saxdor 270 GTO parte da 120mila euro motorizzato: è il più grande di questa fascia.

La fascia alta va dai 150 ai 200mila euro. Si apre con Nimbus Tender 8 che, come suggerisce il nome, ha una qualità tale da poter stare accanto agli yacht. E a proposito di yacht, ne abbiamo uno in miniatura: Aquador 250HT, tutto quello che serve concentrato in 8 metri. Cariati 26 di Brettium Boats è un gozzo atipico: le forme non sono né liguri né sorrentine, ha un fuoribordo, va a 40 nodi e…è fatto in compensato. Infine, Beneteau Flyer 9 è la prima barca che su queste dimensioni porta in dote una falchetta apribile.

Oltre i 200mila ci si può semplicemente sbizzarrire. Cranchi E26, cantiere storico, porta un piccolo natante disponibile in due versioni: runabout e bow rider. Il design è il fulcro di Frauscher 858: una supercar galleggiante per distinguersi. Invictus GT280 e Vandutch 32 sono due facce della stessa medaglia. Alto livello e stile ricercato, raggiunti con soluzioni opposte: tutto curve il primo, tutto uno spigolo il secondo. Arrivati al limite dei 10 metri, De Antonio D32, con i suoi “fuoribordo entrobordo”, si inventa lo spazio dove non c’è. Fiart Seawalker S35 è diventato un walkaround di riferimento per la categoria. Infine, menzione in comune Patrone 100, gozzo tradizionale dal design moderno, e Apreamare 35, che reinventa completamente le linee tipiche di questa classe.

A voi scegliere la vostra preferita.

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