Barche usate, 10 cose da controllare prima di comprare

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento a Barche a Motore cartaceo + digitale e a soli 39 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

barche usate
Barche usate, 5 cose da controllare

Dopo aver visto come non avere brutte sorprese quando acquistate barche usate (CLICCA QUI) oggi vediamo la seconda parte della “check list” dell’accorto compratore di barche usate.

Barche in vendita, la guida per diportisti navigati e non

Per chi è poco esperto, il primo consiglio per comprare barche usate è di farsi assistere da un professionista del settore. Il compenso di questi periti è spesso ripagato perché i difetti rilevati da chi conosce bene le barche aiutano nella trattativa a levigare il pezzo. In particolare sulle barche a motore più grandi la presenza di un meccanico è indispensabile: il motore è l’organo più complesso e costoso di un’imbarcazione, ed è anche quello che più risente dell’età. Per chi invece è più “navigato”, abbiamo sintetizzato i punti critici di un’imbarcazione in vetroresina, quelli che più di altri sono soggetti al deterioramento e il cui “refit” può comportare costi di rilievo.

PER CONOSCERE IL MARE PARTI DALL’ABC, ECCO IL DIZIONARIO DELLA NAUTICA

Barche a motore usate, comprare senza sorprese!

  • Strumentazione: specie gli strumenti del quadro motore posto sul fly sono oggetto di ossidazione ed opacizzazione. Quelli all’interno, invece dove di norma è installata anche l’elettronica, possono aver risentito dell’alta temperatura del sole nelle giornate estive, quando la zona interna della barca diventa una “sauna”. Ogni componente va quindi testato con attenzione
  • Cucina e frigo: in questo caso il consiglio è quello di accendere tutto. Dai singoli fuochi, sino al forno e al frigo. Di quest’ultimo sarebbe meglio valutare il potere refrigerante tenendolo acceso per tutta la permanenza a bordo.
  • Impianto elettrico: bisogna aprire il pannello per rendersi conto dello stato delle connessioni. Se un’utenza non si attiva, la causa può essere sia dell’utenza stessa che del cablaggio ossidato. Valutate anche la condizione delle batterie.
  • Motore: non basterebbe un manuale a dare indicazioni su cosa controllare in un motore di una barca usata. Semplificando è essenziale che il motore parta a freddo facilmente e che non fumi in modo eccessivo. Rendetevi conto se le vibrazioni del motore in folle sono elevate e mentre state navigando accertatevi che la temperatura dell’acqua e la pressione dell’olio siano nella norma.
  • Asse ed elica: se a marcia inserita il motore vibra, può dipendere da un’elica danneggiata o da un cattivo allineamento dell’asse. Oltre allo stato delle pale controllate la boccola del supporto e quella dell’astuccio.
barche usate elica
In una barca usata è importante anche controllare l’elica

Nella prima parte avevamo visto gli altri 5 punti da controllare con attenzione per comprare barche usate

  • Pulpiti: sono le parti maggiormente esposte di una barca e quindi le più soggette a urti. Se il tubo d’acciaio si è piegato, non temete, si raddrizza con felicità. Più complessa e costosa è la riparazione della zona di coperta su cui poggiano le basette. In questo caso è necessario verificare l’integrità della vetroresina. Se si notano le ragnatele del gelcot bisogna approfondire l’analisi, per essere certi che siano solo superficiali.
  • Ponte in teak: può avere svariati tipi di problemi. Alcuni comportano interventi modesti come la gomma o i tappi delle viti che saltano. Quelli più sostanziosi sono ad esempio il distacco delle doghe dal sottofondo.
  • Impianto idrico: dopo aver attivato l’autoclave aspettate che il circuito vada in pressione e poi aprite ad una ad una le singole utenze per verificare il flusso. Se, con i rubinetti chiusi, dopo un po’ di tempo l’autoclave si riaccende c’è una perdita nel circuito. A questo punto dovete controllare: boiler, serbatoi di espansione, connessioni tra tubi e valvole di derivazione. Un altro componente soggetto ad avarie è il w.c. una prolungata attivazione della pompa consente di scoprire eventuali trafilaggi o intasamenti.
  • Sentine e tappezzerie: Si inizia spagliolando tutta la sentina (scoprirla) così da controllarne l’ossatura. In questo modo si vedrà anche la presenza o meno di acqua che andrà “assaggiata” per capire se dolce o salata. Se dopo averla asciugata dovesse ripresentarsi controllate tutti i passascafi. Per quel che riguarda le tappezzerie, più che i tessuti controllate l’eventuale gommapiuma per essere certi che non sia “sfarinata”, cioè vecchia e ormai sbriciolata.
  • Carena: salvo che non sia a uno stadio piuttosto avanzato, per verificare la presenza di osmosi è opportuno che la barca sia alata in vostra presenza. Se il fenomeno è iniziale le bolle tendono a sparire dopo qualche giorno in secca. L’osmosi può essere “curata”, ma il trattamento è abbastanza lungo e costoso.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Entra nel Club del Giornale della Vela

Le barche a motore, le sue storie, dal piccolo open ai motoryacht. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevere ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”.

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Lenco Pro Control

Lenco Pro Control, ora anche i flap si regolano in automatico

Il sistema di stabilizzazione Pro Control di Lenco (marchio che fa parte del gruppo Navico) è pensato per stabilizzare la navigazione in maniera automatica. Gli attuatori sono da installare a poppa, uno per lato, e agiscono automaticamente per correggere l’assetto.