Quando il lobster diventa un grande cruiser, si arricchisce di costruzioni prestigiose e ambienti più godibili. Barche classiche e tradizionali, e per questo intramontabili. Yacht moderni, che conservano un vago sapore rétro, per non dimenticare la loro origine di “vecchia” aragostiera.
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Tre grandi cruiser dal gusto classico e intramontabile
Linssen Yachts Ranger Cruise 430 SV
Realizzata da uno dei più vecchi cantieri olandesi, è una barca classica, che rappresenta al meglio la sinergia tra lavorazioni artigianali e tecnologie all’avanguardia. Barche classiche marine ed economiche nella gestione, sempre al centro dell’interesse.
Un’opera morta relativamente contenuta e una tuga importante dalla linea un po’ rétro sono i tratti distintivi di questa barca che garantisce una buona volumetria interna grazie alla capotte che dal rollbar si aggancia alla zona prodiera della tuga. Una soluzione originale che permette di trasformare il quadrato in una propaggine del pozzetto e dare più agio alla vita all’aperto che altrimenti sarebbe un po’ penalizzata dal look dichiaratamente nordico della zona prodiera priva di solarium.
Una porta a vetri immette al primo quadrato che si sviluppa sul ponte principale con, a dritta, la bella plancia di comando dotata di un timone degno di questo nome. Sul ponte inferiore, ma sfruttando parzialmente la parte più alta della tuga, troviamo la dinette, a sinistra, con di fronte il mobile cucina. Proseguendo verso prua si lascia a destra il bagno che è preceduto dal vano doccia che dispone di un ingresso indipendente. La cabina armatoriale è a prua con il solito letto matrimoniale al centro, mentre quella degli ospiti è a sinistra con una buona altezza all’ingresso e poi sfruttando lo spazio sotto la dinette. La cura nella lavorazione delle essenze e il calore degli interni sono un elemento caratteristico.
Caratteristiche della barca: Linssen Yachts Ranger Cruise 430 SV
- Loa: 13,90 m
- B.max: 4,35 m
- Dislocamento: 19.500 kg
- Posti letto: 4
- Motorizzazione: 1×120 o 2×90 cv
- Serbatoio acqua: 400 l
- Serbatoio carburante: 1.260 l
Mochi Craft Dolphin 74 Cruiser
Questa versione dell’ammiraglia della linea planante di Mochi Craft è uno yacht godibile, soprattutto nelle aree comuni, tanto all’interno quanto all’esterno. Anzitutto si nota l’allungamento del ponte superiore fino a poppa, cosa che ha permesso di estendere il prendisole su un’area maggiore. Ampie le vetrate laterali, con tutti i loro ormai noti benefici di illuminazione e panoramica che portano all’interno del salone.
All’esterno il Dolphin 74 Cruiser offre molte zone di convivio e relax. Il flying bridge è molto particolare, perché la postazione di comando è un’isola posta nel punto centrale del ponte. Tale soluzione ha permesso di liberare lo spazio a prua per una dinette a C sviluppata su tutto il baglio, mentre a poppa, sempre sulla massima larghezza, c’è un prendisole esteso tanto quanto quello in pozzetto. Qui non manca la dinette lungo lo specchio di poppa e tanto spazio libero per muoversi.
Nel salone, la zona pranzo è stata spostata a prua, di fronte alla cucina, per lasciare spazio a poppa a un grande living con divano a L, più un altro divano contrapposto.
Sottocoperta ci sono quattro cabine. L’armatoriale è a centro barca, mentre la cabina ospiti di sinistra è matrimoniale, come la Vip al vertice di prua.
Caratteristiche della barca: Mochi Craft Dolphin 74 Cruiser
- Loa: 22,86 m
- B.max: 6,85 m
- Dislocamento: 48.500 kg
- Posti letto: 8
- Motorizzazione: 2×1.550 cv
- Serbatoio acqua: 990 l
- Serbatoio carburante: 5650 l
Austin Parker AP 54 Fly
Mischiare la tradizione delle lobster e la modernità del fly è il gioco stilistico di questa barca. Il risultato è uno yacht moderno, ma che conserva quel vago sapore rétro, per non dimenticare la sua origine di “vecchia” aragostiera.
La AP54 Fly esce dal coro delle classiche lobster per presentarsi con gli stessi toni di barca dal look aggressivo. Fulvio de Simoni è riuscito a mescolare due stili diversi e due tipologie di barca, cioè l’aragostiera e il flybridge, muovendosi fra passato e presente, ottenendo tanto spazio all’interno, ma mantenendo le forme sfuggenti all’esterno.
In pozzetto è prevista la totale apertura dello specchio di poppa, tramite un meccanismo idraulico, in modo da ampliare la (già di per sé vasta) superficie calpestabile fino al limite estremo della barca. Questa soluzione non elimina la dinette che solitamente si sviluppa a poppa, perché in questo caso è articolata a proravia sul lato di dritta in un divano a L.
Particolare è anche la scala che conduce al fly, formata da gradini in teak su una struttura tubolare in acciaio. Una volta in controplancia si può godere della comoda dinette e dell’ampio mobile bar.
La vivibilità degli interni si rivela anche attraverso soluzioni di grande utilità come, per esempio, la scala di discesa sottocoperta percorsa da pannelli in cristallo che creano protezione, ma lasciando ugualmente la sensazione di spazio aperto a lato della scala dove, in un’area sufficientemente ampia, si sviluppa la cucina. Il resto del ponte è ricco di spazio occupato da tre grandi cabine, tutte con bagno privato, più quella del marinaio. L’armatoriale è al vertice di prua, mentre le due per gli ospiti sono allineate longitudinalmente a poppa.
Caratteristiche della barca: Austin Parker AP 54 Fly
- Loa: 16,04 m
- B.max: 5,06 m
- Dislocamento: 27.200 kg
- Posti letto: 6+1
- Motorizzazione: 2×900 cv
- Serbatoio acqua: 545 l
- Serbatoio carburante: 2.800 l
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