Dai barcobestia al B.Yond Limited Edition, ultimo progetto in ordine di tempo presentato da Benetti. In mezzo ci sono 150 anni di storia non solo di un cantiere, ma di un capitolo importante della storia nautica italiana. Tutto ebbe inizio nel 1873 a Viareggio, città famosa per la cantieristica navale. Proprio qui venivano costruiti quei velieri conosciuti meglio con il soprannome derivato dalla storpiatura del termine inglese best barque da cui ebbe origine “barcobestia”. Un nome che potrebbe trarre in inganno sul tipo di utilizzo per cui erano stati concepiti. Non riguardava il trasporto di animali, infatti, bensì del marmo, molto richiesto, che veniva caricato nella vicina città di Carrara.
Un’attività, questa, che conobbe un grande sviluppo grazie anche al contributo di Benetti. Ma è negli anni ’60 che arrivò la svolta grazie a Lorenzo Benetti, uno dei discendenti, che decise di realizzare imbarcazioni da diporto utilizzando come materiale l’acciaio invece che il legno. In quel periodo videro la luce Delfino, Gabbiano e Mediterraneo che conquistarono l’attenzione dei rotocalchi dell’epoca con armatori quali Ranieri di Monaco e David Bowie.
Benetti e David Bowie
Proprio il cantautore inglese era solito trascorrere le vacanze sul suo “El Caran” in compagnia di amici altrettanto famosi come Mick Jagger, Robin Williams e Michael Caine. Senza contare l’apparizione dei Beatles, spesso ospiti del loro manager, proprietario di un Delfino Benetti. La consacrazione arrivò con il varo di Nabila (oggi Kingdom 5KR ndr), progetto dell’archistar Jon Bannenberg, che, con i suoi 86 metri, era lo yacht più grande mai costruito fino a quel momento. Nel 1985 con l’arrivo di Paolo Vitelli si aprì una nuova fase per il cantiere. Nel giro di quasi 40 anni Benetti ha saputo conquistarsi una reputazione a livello mondiale, e soprattutto una posizione importante nel settore dei megayacht.
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