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Il nuovo Bertram 35 è il primo fisherman weekender simbolo degli USA costruito interamente in Italia. C’è di più. È l’erede del mitico Bertram 31, modello super-cult in questa particolare tipologia di fisherman.
Un classico al fianco di imbarcazioni dall’impostazione più moderna come il 39 Center Console oppure il 28 XC. Il legame con l’Italia, del resto, è più forte che mai, dato che, il brand è da 8 anni proprietà della famiglia Gavio, che controlla anche un altro storico cantiere, questa volta nostrano, cioè Baglietto. C’è di più. Questo 35 è il primo esemplare interamente realizzato a Massa Carrara in un impianto dedicato interamente alla produzione Bertram all’interno degli stabilimenti Baglietto.
Bertram 35 FB
Lo standard qualitativo, però, tra Europa e USA è assolutamente lo stesso. Il pedigree del modello più piccolo della gamma offshore, del resto, parla chiaro e attualizza un’idea di barca, il 31, figlia di due mostri sacri della nautica come Dick Bertram ed il progettista Raymond “Ray” Hunt.
Le linee d’acqua così come gli esterni nascono dalla mano di Michael Peters, tra i più apprezzati del settore, mentre lo scafo, lungo 10.6 metri fuoritutto e 9.44 al galleggiamento, è realizzato con la tecnica dell’infusione con rinforzi in kevlar. Se il design, come si dice oggi, ha un forte family feeling con quello che è stato in passato, in termini di tecnologia, i passi avanti sono stati tanti e hanno portato ad utilizzare le ultimissime disponibili sul mercato. Quando diciamo Bertram vengono subito alla mente delle imbarcazioni da pesca e bisogna dire che l’allure del nuovo 35 è quello, ma in chiave decisamente raffinata.
C’è un equilibrio di forme rassicurante, un’armonia tra forma e funzione che, oltre ad appagare la vista con dettagli curati, anche in legno, ci lascia la sensazione di un’unità solida e marina. Partiamo dal presupposto che il pozzetto (di 11 metri quadri!) è configurabile in base alle esigenze ed è chiaramente votato alla pesca data l’enorme quantità di superfice a disposizione senza interruzioni, i quattro portacanne standard e tanto altro. Per esempio, dalla piattaforma per accedere a bordo, sullo specchio di poppa troviamo, di serie, la vasca del vivo, oltre ovviamente al portello di accesso al pozzetto.
Bertram 35 FB
Verso prua, la presenza di due prendisole con un camminamento centrale piuttosto largo, però, subito a ridosso del salone interno, tradisce quella vena più crocieristica che la barca indubbiamente ha. I due lettini celano subito sotto i due motori Cat C7.1 da 507 cavalli che, in questo modo, sono facilmente raggiungibili a vantaggio della praticità di accesso qualora ce ne fosse bisogno.
A livello di personalizzazioni, poi, si può optare tra una versione flybridge convertible oppure una con la classica tuna tower. La N.1 italiana dispone della prima soluzione con un hard-top sopra per riparare, soprattutto dal sole, dal momento che il Bertram 35 si governa dall’esterno e non ha plancia di comando sul piano di coperta.
Questa sezione merita dunque un approndimento: la posizione sopraelevata, a maggior ragione quando si opta per la tuna tower, semplifica sicuramente lo scorgimento delle mangianze e ci permette di avere uno sguardo senza ostacoli sull’acqua che, dall’interno, per quanto possibile, non è mai totale. In generale, però, è quel luogo in cui il contatto con il mare mentre si è al timone è davvero reale e permette di godere al massimo dell’ambiente circostante anche nella navigazione più leisure. Sul fly disponiamo dunque di una tripla seduta e di un timone centrale che si inserisce in una plancia tutto sommato semplice, ma elegante, dove l’uso del legno per alcuni dettagli, tra cui il supporto del volante, si immerge nel bianco della struttura che comprende anche due gavoni. A completare questa zona ci pensa un grande pannello per gli strumenti, oggi più che mai apprezzati da chi pratica la pesca sportiva.
Bertram 35 FB – Interni
Muovendoci all’interno del salone troviamo a tribordo una cucina completa e ben equipaggiata con frigorifero, lavandino e vari optional installabili in base alle esigenze. Sul lato di babordo, invece, c’è un divanetto a C con tavolo centrale per i momenti conviviali ed i pasti, totalmente protetto. Dicevamo prima che questo scafo nasce come weekender e quindi procedendo verso l’estrema prua troviamo una cabina con letto matrimoniale sul lato sinistro e un divanetto sul lato destro. Subito prima, separato, il locale toilette con lavandino.
Le dimensioni della zona notte sono, tutto sommato, contenute, ma la qualità delle finiture è altissima. Se viene inteso come fisherman sportivo, possiamo dire che c’è tutto il necessario per un equipaggio che deve prendere parte alle competizioni. Al contempo non mancano neppure quelle chicche più adatte ad una coppia in crociera che vuole godersi un weekend fuori. E a livello propulsivo? La spinta su questo Bertram è affidata, come anticipavamo, a due Cat C7.1 da 507 cavalli con cui si raggiungono i 36.5 nodi di massima. Anche alla massima velocità l’autonomia è buona, complici i 1.173 litri di carburante imbarcabili. C’è quindi la spinta necessaria per andare a tutto gas quando la situazione lo richiede, ma intorno ai 25 nodi possiamo trovare quella giusta via di mezzo tra prestazioni e consumi che permette di aumentare il raggio d’azione.
11 commenti su “Figlio del mito! Bertram 35 FB (10 m) è un weekender da sogno”
Luca Macoratti
È senz’altro bellissimo, ma se un motoscafo da 35 piedi ha bisogno di 1000 hp per raggiungere 35 kn di velocità allora c’è qualcosa che non quadra nel progetto.
Una carena a V profonda, come quelle di tutti i fisherman americani, è molto performante ma richiede tanta potenza. Tuttavia oltre 1000 cv mi sembrano eccessivi rispetto alle prestazioni dichiarate. Per il resto niente da dire. Passa il tempo ma queste classiche imbarcazioni sono sempre più belle…
Ho avuto un 28 fly motorizzato 2×350 mercruiser magnum benzina e la velocità non è stata mai il suo forte, max 24/25 nodi ,ma la navigazione eccellente con mare formato non ha fatto mai rimpiangere la velocità e poi sinceramente la grandezza è la praticità del pozzetto non aveva uguali nella sua categoria. Barca ancora piena di fascino.
Con tutte le eccellenze che abbiamo/avevamo in Italia c’era proprio bisogno di provare a vendere qualcosa di americano? Quelli non hanno mai brillato nella progettazione di quasi nulla.
La famiglia Gavio oltre a salvare Baglietto (quella si una vera eccellenza) poteva trovare qualche altro storico nome ormai defunto da salvare.
Gentile Guido, hai mai avuto una barca americana di cantiere top con carena a V profonda?
Dalle tue parole penso proprio di no. Ti consiglio di provarne una. Te ne innamori istantaneamente.
Se navighi su mari particolarmente “arrabbiati” capisci subito la differenza.
Poi affermare che Bertram è un “nome defunto” scusami, mi pare un’eresia.
Gentile Carlo,
No, non ho mai avuto barche americane e non intendo averne.
Ho uno Sciallino 30 e penso che non abbia da imparare niente da nessuno sulla navigazione in mari “arrabbiati”. Hai mai provato uno Sciallino? Provalo e poi vedremo se preferirai ancora sta ciabatta con carena a V.
L’eresia l’hai detta tu, perché evidentemente hai frainteso quello che ho scritto. Ho scritto che poteva essere rilevato qualche altro nome storico “defunto” da rilanciare, evidentemente riferendomi a cantieri italiani ormai chiusi, visto che tutto il disorso verteva sulla promozione del prodotto nostrano al posto di cianfrusaglia americana.
La mia barca ideale, preferirei meno potenza, serbatoio più piccolo e peso e consumi inferiori.
Sono curioso di sapere quanto costa, il 35 fatto in USA era fuori prezzo.
Gentile Guido, non voglio polemizzare. Ho sempre rispettato le idee altrui e rispetto la Sua.
La invito però a non partecipare in modo critico a chat di un mondo, ahimè, a Lei sconosciuto…
Buon Giorno
Io ho il 33 sport fish del 1989 Made in USA che ho rimotorizzato dato che nasceva con 2 benzina mercruiiser
Il 35 è praticamente la copia
Speriamo che lo sia anche in qualità .
I Bertram prima di parlare vanno provati
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11 commenti su “Figlio del mito! Bertram 35 FB (10 m) è un weekender da sogno”
È senz’altro bellissimo, ma se un motoscafo da 35 piedi ha bisogno di 1000 hp per raggiungere 35 kn di velocità allora c’è qualcosa che non quadra nel progetto.
Una carena a V profonda, come quelle di tutti i fisherman americani, è molto performante ma richiede tanta potenza. Tuttavia oltre 1000 cv mi sembrano eccessivi rispetto alle prestazioni dichiarate. Per il resto niente da dire. Passa il tempo ma queste classiche imbarcazioni sono sempre più belle…
Ho avuto un 28 fly motorizzato 2×350 mercruiser magnum benzina e la velocità non è stata mai il suo forte, max 24/25 nodi ,ma la navigazione eccellente con mare formato non ha fatto mai rimpiangere la velocità e poi sinceramente la grandezza è la praticità del pozzetto non aveva uguali nella sua categoria. Barca ancora piena di fascino.
Con tutte le eccellenze che abbiamo/avevamo in Italia c’era proprio bisogno di provare a vendere qualcosa di americano? Quelli non hanno mai brillato nella progettazione di quasi nulla.
La famiglia Gavio oltre a salvare Baglietto (quella si una vera eccellenza) poteva trovare qualche altro storico nome ormai defunto da salvare.
Gentile Guido, hai mai avuto una barca americana di cantiere top con carena a V profonda?
Dalle tue parole penso proprio di no. Ti consiglio di provarne una. Te ne innamori istantaneamente.
Se navighi su mari particolarmente “arrabbiati” capisci subito la differenza.
Poi affermare che Bertram è un “nome defunto” scusami, mi pare un’eresia.
Gentile Carlo,
No, non ho mai avuto barche americane e non intendo averne.
Ho uno Sciallino 30 e penso che non abbia da imparare niente da nessuno sulla navigazione in mari “arrabbiati”. Hai mai provato uno Sciallino? Provalo e poi vedremo se preferirai ancora sta ciabatta con carena a V.
L’eresia l’hai detta tu, perché evidentemente hai frainteso quello che ho scritto. Ho scritto che poteva essere rilevato qualche altro nome storico “defunto” da rilanciare, evidentemente riferendomi a cantieri italiani ormai chiusi, visto che tutto il disorso verteva sulla promozione del prodotto nostrano al posto di cianfrusaglia americana.
Il precedente Bertram 35 aveva 2 x 320 Hp e faceva di punta i 30 nodi.
Probabilmente oggi il “pubblico” vuole più velocità. E questa si paga visto che l’attrito aumenta con il quadrato della velocità.
La mia barca ideale, preferirei meno potenza, serbatoio più piccolo e peso e consumi inferiori.
Sono curioso di sapere quanto costa, il 35 fatto in USA era fuori prezzo.
Lo vorrei senza porta e parete posteriore, con i vetri anteriori apribili, come il vecchio 31.
Gentile Guido, non voglio polemizzare. Ho sempre rispettato le idee altrui e rispetto la Sua.
La invito però a non partecipare in modo critico a chat di un mondo, ahimè, a Lei sconosciuto…
Buon Giorno
Io ho il 33 sport fish del 1989 Made in USA che ho rimotorizzato dato che nasceva con 2 benzina mercruiiser
Il 35 è praticamente la copia
Speriamo che lo sia anche in qualità .
I Bertram prima di parlare vanno provati
Barche per amatori