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Cos’ha di speciale un walkaround di 8.5 metri in linea d’asse? A prima vista potrebbe anche sembrare una barca come tante, ma sotto la linea di galleggiamento si nasconde quella potrebbe essere davvero definita come una rivoluzione nel settore. Bimax equipaggia i suoi scafi con questa soluzione già da qualche anno, ma, se inizialmente si poteva guardare con tanto entusiasmo quanta cautela, dopo innumerevoli barche consegnate, possiamo considerare soddisfatte le promesse iniziali: un’efficienza da 1 miglio/litro…a 20 nodi!
Bimax Alchimia 28
Prima di svelare il segreto di queste notevoli prestazioni, vediamo la barca che muovono. Alchimia è la metafora del concetto di equilibrio fra tradizione e modernità, a partire dal design. Le linee dello scafo derivano evidentemente dai grandi classici americani. Dritto di prua quasi verticale, V profonda che si apre tantissimo salendo verso la coperta, mentre a poppa il ponte si rastrema sempre più, con le fiancate che rientrano e lo specchio di poppa inclinato verso l’interno: sembra quasi una lobster boat. Sul ponte invece tutto cambia e la modernità disegna una consolle sportiva, alla moda, il cui parabrezza è raccordato con l’hard top da una struttura che segue un’unica curva. Accostamenti audaci ma di grande effetto.
Questo layout permette di avere una prua pontata, sfruttabile all’aperto, con un grande prendisole riparato da una battagliola altissima, che garantisce la massima sicurezza in ogni condizione. Ma soprattutto sfruttabile anche sotto, con una cabina e un bagno separato. Il pozzetto, di default è completamente libero e sfruttabile a piacimento, ottimo ad esempio per pescare, ma può essere configurato a scelta dell’armatore, con sedute aggiuntive, fisse o a scomparsa.
Il motore FPT
Ma come fa una barca di quasi 9 metri, larga 3 e del peso di 3 tonnellate ad avere consumi così bassi? Tenete conto che fare 1 miglio per litro in dislocamento è una cosa, ma riuscire a farlo a 20 nodi è un’impresa davvero per pochi, specialmente con queste dimensioni. Di nuovo: grande equilibrio fra tradizione e innovazione. E c’è forse qualcosa di più tradizionale di un monomotore diesel in linea d’asse? Il propulsore in questione è un FPT Industrial da 230 cv, modello S30. Come tanti altri modelli di FPT è derivato dall’autotrazione da trasporto, quindi pensato per macinare ore su ore con la minima manutenzione possibile. E già questo, unito al fatto che il motore è solo uno, abbatte i costi di gestione.
Bimax Eco Drive System
Ma la vera chicca è che è “girato” al contrario. Una rivoluzione nel senso letterale del termine! Non solo il motore, come avviene con le trasmissioni V-drive, ma tutto il gruppo propulsore. Cioè, l’asse dell’elica, invece di essere orientato verso poppa, per spingere la barca, è girato verso prua, per “tirare” la barca. Questa soluzione porta due notevoli vantaggi: in primo luogo, un’elica traente lavora in un flusso d’acqua più pulito ed è più efficiente. Inoltre, normalmente, gli assi portaelica sono inclinati verso il basso, per lasciare spazio alla rotazione dell’elica che avviene sotto la carena.
Questa inclinazione rispetto al moto aumenta ancora quando si entra in planata, assetto che naturalmente tende ad appoppare la barca. In questo modo si usa solo una parte della spinta, mentre una componente viene “sprecata” verso il basso. Disponendo l’asse verso prua, l’inclinazione è opposta, così, quando la barca in planata si appoppa, la trazione è quasi parallela al moto, e si può sfruttare tutta la spinta prodotta dal motore. Una soluzione tanto semplice quanto efficace, che non richiede complessi sistemi di trasmissione aggiuntivi, dato che rimane in tutto e per tutto una linea d’asse, soltanto…al contrario!
Author Giorgio acts as a real person and verified as not a bot.
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Idea geniale e geometricamente corretta, penso però abbia lo stesso potenziale problema del sistema Volvo. L’elica “traente” e’ esposta a tutto ciò che può capitare davanti è sotto la barca … x
Author Luigi Mascellaro acts as a real person and verified as not a bot.
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Innanzitutto vorrei conoscere la massima velocità con 230 Cv a 3 Tonnellate,
Se la velocità massima fosse quella dichiarata di 20 kn allora l’efficienza è proprio scarsa
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4 commenti su “Bimax Alchimia 28: la barca col motore “al contrario”!”
The Real Person!
Interessante.
Sarei curioso di capire come questo schema inconsueto influenza la gestione della barca in manovra, e soprattutto in ‘retromarcia’…
The Real Person!
Idea geniale e geometricamente corretta, penso però abbia lo stesso potenziale problema del sistema Volvo. L’elica “traente” e’ esposta a tutto ciò che può capitare davanti è sotto la barca … x
The Real Person!
Un miglio a litro e poi tartasso o le auto. Una vergogna.
The Real Person!
Innanzitutto vorrei conoscere la massima velocità con 230 Cv a 3 Tonnellate,
Se la velocità massima fosse quella dichiarata di 20 kn allora l’efficienza è proprio scarsa
http://www.monotricat.net