Sull’onda del successo delle precedenti Youngtimer, ecco un’altra barca dal DNA notevole, un’altra super-prova ricavata dai contenuti unici presenti negli archivi di Barche a Motore: il Bluegame 40, elogio del walkaround. Progettato da Luca Santarella e lanciato nel 2010, il Bluegame 40 non è una, ma ben 5 barche differenti, tutte cabinate, adatte alla crociera e veloci oltre 30 nodi… Open, con Top o con Tuna-Tower, c’è ne è uno usato per ogni gusto.
Bluegame 40
Declinato su più versioni, il Bluegame 40 è infatti versatile come pochi altri, marino più che il giusto e ‘eccentrico’ quanto basta. Una barca carica di personalità, a suo tempo unica, inedita, e figlia di un cantiere che, tutt’oggi, non cessa di stupire.
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Bluegame 40 – Progetto
Diventare il tender di qualche mega yacht è una delle destinazioni che Luca Santella, progettista, ha sempre individuato per il suo progetto. In effetti, gli spazi aperti e la loro fruibilità rendono il Bluegame 40 ideale anche per questo uso, ma è fuori discussione il fatto che funzioni già alla grande come barca da crociera. Soprattutto per chi, a una vacanza estiva prolungata, alterna numerosi weekend con veloci escursioni diurne. In questo caso il Bluegame 40 è ideale, come è ideale anche per gli appassionati di pesca che cercano un compromesso tra gli estremi dell’uno e l’altro utilizzo (soprattutto nella versione con Tuna Tower…).
La carena è marina il giusto, con un deadrise di 17° e, soprattutto, è stata pensata per le trasmissioni Cummins Zeus, che ne sono il perfetto completamento. Il look è molto personale, ma indubbiamente iconico, con volumi della tuga importanti e il bottazzo di gomma nera che corre lungo tutto il perimetro, slanciando il profilo di questa barca, un pezzo a suo modo unico.
Bluegame 40 – Esterni
Passando alla coperta, l’accesso a poppa è completamente libero, creando un tutt’uno tra pozzetto e plancia. Il calpestio in teak è un optional, ma risulta quasi obbligatorio averlo, mentre il passavanti risulta largo e ben protetto, a sua volta completo di un ulteriore tientibene, però necessario giusto nelle navigazioni più veloci. Guardando al relax e al comfort, ben tre sono i prendisole a bordo. A prua e a poppa quelli canonici, sulla sommità del top quello più capiente e anche più esclusivo a cui si accede da una doppia e relativamente comoda scala di alluminio che sostiene anche il tettuccio rigido.
Protetta da quest’ultimo, troviamo anche una dinette molto raccolta ma ben dimensionata, con un mobile sulla sinistra che allinea un lavello e un piano cottura, oltre a un frigorifero nella struttura. A prua troviamo la plancia di comando, con strumentazioni ben disposte e leggibili, completa di doppia seduta con struttura di carbonio. Il tutto è ben protetto dall’avvolgente parabrezza e dai tendalini che chiudono completamente l’area.
A prua, sempre ben protetto dall’alta murata, si apre un ampio gavone per contenere parabordi e dotazioni di bordo, oltre al ricovero della catena dell’ancora, a cui si accede dall’interno del gavone stesso, mentre il comando è wireless. All’estremità prodiera, un doppio portello copre i verricelli elettrici per le cime di ormeggio e i rubinetti dell’acqua dolce e salata per lavarle. Anche a poppa l’ormeggio è facilitato dai due verricelli elettrici.
Bluegame 40 – Interni
Per quanto riguarda gli interni, sebbene da fuori possa non sembrare, il Bluegame 40 offre due cabine più che abitabili e un quadrato trasformabile in ulteriori due posti letto, portando il numero di ospiti complessivi a 6, sebbene 4 sia quello ideale. Utilizzato come spazio dinette anzichè extra cabina, l’area risulta perfetta e confortevole, completa di spazio per lo storage.A dritta si trova la cabina con cuccette singole e, a sinistra, quella matrimoniale. Ambedue hanno una discreta altezza all’ingresso (circa 1,90 m), la stessa di tutto il quadrato, e anche dell’unico locale toilette che è ben dimensionato.
La finitura dei mobili risulta ottima, come anche la scelta dei materiali, denotando una buona attenzione all’eleganza degli interni, sapendoli però mantenere, giustamente, pratici.Complessivamente, contro aspettativa, il Bluegame 40 dimostra un’abitabilità eccellente, anche grazie alle trasmissioni Zeus, che consentono di montare i motori in posizione più arretrata, lasciando più spazio agli interni.
Bluegame 40 – Performance
In termini di performance, il Bluegame 40 dimostrò fin da subito di sapere il fatto suo. Queste le parole del nostro collaboratore, mantenute in originale, per non traviarne l’impressione:
Eccomi accontentato: il mare fuori dal porto di Carrara è di quelli che vanno bene per mettere alla prova la carena del Bluegame, opera del progettista statunitense Lou Codega. Un’onda lunga, rimasuglio delle burrasche dei giorni precedenti, permette subito di capire che anche in navigazione la barca mantiene tutte le belle promesse.
Il passaggio sull’onda è morbido, anche quando provo ad incrociare la nostra scia e quindi l’impatto potrebbe essere più brusco. Non velocissimo l’ingresso in planata: i flap sono regolati in automatico dalla gestione delle trasmissioni Zeus, quindi mi devo fidare quando mi dicono che oltre i 22 nodi sono praticamente a zero. In compenso, la barca non mostra il minimo accenno a cabrare e la visibilità è sempre ottima. La vera sorpresa ce l’ho quando inizio a virare, sono a circa 2600 giri e oltre 27 nodi di velocità. Azzardo una virata un po’ stretta e il Bluegame mi asseconda con una tale naturalezza e facilità che mi viene voglia di stringere ulteriormente, alla fine non giro proprio su me stesso ma quasi: il raggio è ridottissimo senza che la barca dia cenni di insofferenza.
Le trasmissioni più distanti tra loro stanno facendo il proprio dovere, eccome! E per le manovre in porto c’è il joystick che risolve ogni problema. La planata minima è tenuta a 1700 giri e 13 nodi di velocità con un consumo di circa 60 litri di gasolio. Il Bluegame non solo è veloce ma anche economico. La velocità di punta la raggiungo a 2980 giri a 32 nodi, ma la barca è in mare da circa un mese e la carena non è proprio pulitissima. Nei test precedenti si erano superati i 3000 giri (3050 per la precisione) raggiungendo i 36 nodi.
Mi basta, il Bluegame mi ha conquistato e spero di aver intrigato anche qualche lettore, questo 40 piedi merita attenzione.
Bluegame 40 – Prestazioni Misurate
Condizioni della prova in acqua: | 2010 |
Velocità del Vento Reale (TWS) | 12 kn |
Stato del Mare | leggermente mosso |
Temperatura dell’Aria | 26° |
Carburante Imbarcato | 400 L |
Equipaggio Imbarcato | 4 persone |
Pulizia Carena | Media |
Motorizzazione Installata | 2x 425 cv |
Giri al Minuto (RPM) | Velocità (KN) | Consumi dei Motori (L/H) |
600 | 5.0 | – |
1000 | 7.5 | 14 l/h |
1500 | 10.3 | – |
2000 | 19.0 | 81 l/h |
2500 | 25.0 | 106 l/h |
2980 | 32.0 | 155 l/h |
Autonomia Teorica in Ore | (riserva al 10%) |
2000 RPM | 16 ore 55’ |
2500 RPM | 12 ore 45’ |
2980 RPM | 8 ore 40’ |
Bluegame 40 – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 12.41 m |
Lunghezza Scafo (LOH) | 11.95 m |
Lunghezza al Galleggiamento (LWL) | 11.03 m |
Baglio Massimo (Bmax) | 4.37 m |
Pescaggio | 0.80 m |
Dislocamento a vuoto | 9.6 t |
Motorizzazione | 2x 425 cv |
Serbatoio Carburante | 1500 L |
Serbatoio Acqua Dolce | 300 L |
Portata Persone | 12 |
Categoria di Progettazione | B |
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