È italiana la barca ad idrogeno con i foil che accompagnerà due team di America’s Cup nell’edizione 2024. Il progetto si chiama BGH-HSV ed è firmato da Bluegame, cantiere della galassia Sanlorenzo. Per chi ha visitato il Salone di Genova è stato impossibile non vedere la barca, in esposizione all’ingresso della fiera. Ecco com’è fatta e come funziona.
Che cosa sono le chase boat dell’America’s Cup
L’ambizioso progetto di Bluegame parte dalle esigenze dei team e dalle rigidi e stringenti norme dell’America’s Cup previste anche per le chase boat. Queste imbarcazioni di supporto servono ai team per seguire lo scafo che disputa la regata, sia durante gli allenamenti che durante le prove della Coppa. Dopo l’annuncio di Team New Zealand risalente al 2021, che informava gli altri team di essere al lavoro su una chase boat prototipo alimentata ad idrogeno, tutti i team si sono dovuti adeguare a questa scelta, come prevede il Protocollo della Coppa.
La scelta è un passo in avanti importante nell’ottica della sostenibilità di un evento come l’America’s Cup, che è si una regata a vela, ma coinvolge scafi in grado di superare i 50 nodi di velocità. La sfida dei cantieri a supporto dei team è quindi quella di coniugare le esigenze ambientali con quelle sportive, che richiedono barche veloci in grado di tener testa agilmente agli AC75 (le barche con cui si correrà l’America’s Cup). Il Protocollo richiede che le chase boat, i “tender” delle barche della Coppa, abbiano le seguenti caratteristiche. Propulsione demandata esclusivamente all’idrogeno, presenza dei foil, capacità di raggiungere almeno i 50 nodi di velocità ed avere un’autonomia minima di 180 miglia. Il tutto in una barca che non può superare i 10 metri di lunghezza.
Bluegame BGH-HSV: la barca a idrogeno da 50 nodi
La sfida è stata accolta con entusiasmo da Bluegame, pur essendo un passo avanti estremamente complesso dal punto di vista progettuale, anche perché l’impegno nel mondo dei multiscafi è recente per il cantiere, che ha presentato da poco il primo: il BGM75. La chase boat è infatti un catamarano, si chiama BGH-HSV (Hydrogen Support Vessel) ed è stata svelata ai recenti saloni nautici di Cannes e Genova. Il percorso di sviluppo è iniziato con il team New York Yacht Club American Magic, challenger nella 37ª edizione di Coppa America, ma il lavoro è stato subito apprezzato e riconosciuto anche dagli altri team. È di pochi giorni fa, infatti, la notizia che anche il prestigioso team francese Orient Express Racing Team ha scelto la piattaforma di sviluppo firmata da Bluegame per la sua chase boat.
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Dal punto di vista del design, la barca è un catamarano di 10 metri di lunghezza con un foil anteriore e uno posteriore. Quello anteriore è composto da due alberi, fusoliere ed eliche, uniti da un’unica ala frontale, mentre quello posteriore centrale è composto da albero e ala. Il piano di coperta, chiuso ed aerodinamico, ospita diverse sedute singole con sedili avvolgenti e protetti e una plancia di comando che controlla l’elettronica e gestisce il funzionamento dei foil.
Per lo sviluppo del BGH-HSV, Bluegame ha creato un team di professionisti con una lunga esperienza nel mondo dell’America’s Cup, provenienti da diverse aree. Oltre alle strutture e al composito, le aree coinvolte di più sono state quelle del design dei foil e della gestione del software che controlla l’assetto dell’imbarcazione volante. Il lavoro profuso nella realizzazione del BGH-HSV verrà utilizzato da Bluegame anche per lo sviluppo di un ambizioso progetto, il multiscafo a idrogeno BGM65HH.