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Bluegame, fin dal suo debutto, si è saputo distinguere sul mercato grazie alla sua ricerca di soluzioni inedite, andando ad offrire l’alternativa che spesso sembrava non essere altrimenti presente. In linea con questa filosofia, il brand arriva ora al Cannes Yachting Festival 2023(12-17 settembre) con un nuovo modello, prima ammiraglia e capostipite della nuova linea di multiscafi Bluegame: il BGM75, un lussuoso 22.7 metri votato ad esplorare territori inesplorati.
Bluegame BGM75 (22.7 M) | Anteprima
Primo arrivato del nuovo range BGM, il BGM75 non vuole essere un semplice catamarano a motore. Anzi, il brand accenna all’opposto, sottolineando come sia in realtà un monoscafo che, casualmente, presenta due scafi distinti. Una scelta di marketing volta, in realtà, ad indicare una volontaria differenziazione progettuale rispetto agli standard di mercato, perché il nuovo 75 piedi vuole essere qualcosa di diverso. Lungo 22.7 metri e largo appena 8 metri, l’intero progetto cerca, infatti, una soluzione nuova per il range, ibridando così le qualità di monoscafi e multiscafi in una barca forte di 3 o 4 cabine doppie –in base al layout, ampi spazi living e velocità massime superiori i 20 nodi.
Bluegame BGM75
BGM75 | Progetto
Figlio degli studi progettuali condotti da Bluegame per lo sviluppo del suo BGH –la chase-boat multiscafo ad idrogeno destinata alla Coppa America– il BGM75 porta la firma di Philippe Briand per quanto concerne lo sviluppo dell’opera viva, ottimizzata per una coppia di IPs Volvo da 550 cavalli, opzionalmente maggiorabili a 625. Anche in termini costruttivi, lo scafo è ottimizzato per massimizzare la performance e l’efficienza idrodinamiche, contemplando anche l’utilizzo del carbonio per la gestione dei pesi e delle distribuzioni di questi.
Tanta attenzione risiede però anche nella gestione dei volumi, mirata ad ottimizzarne gli ingombri (22,7 x 8 m) complessivi, che, forti di un rapporto più simile a quello di un monoscafo che ad un catamarano di pari metratura, consentono al BGM75 di occupare lo spazio di un monoscafo appena più lungo, con i vantaggi, peró, dati dai volumi e dalla stabilità di forma propri dei multiscafi.
Venendo al design e ai volumi esterni, il BGM75 colpisce subito per i suoi slanci, longilinei e compatti per lo standard cui i catamarani ci hanno abituato. Quasi monolitico al colpo d’occhio, il rateo ridotto tra lunghezza e baglio disegnano uno scafo difficilmente confrontabile con il mercato, forte, come da tradizione Bluegame, di una sua accezione distinta ed individuale.
Bluegame BGM75
Venendo agli spazi effettivi, il BGM75 accoglie con una beach area di dimensioni importanti, estendibile oltre il baglio massimo grazie alla sezione abbattibile delle murate al giardinetto, capaci di creare così un’enorme terrazza sul mare. Al centro di questa, completamente automatizzato, trova posto anche il tender garage, che sfrutta la parte centrale della beach area come fosse un lift, elevando o portando in acqua il tender.
Bluegame BGM75
Ad un livello superiore rispetto alla beach area, dove quindi si sviluppa effettivamente il ponte di coperta, il pozzetto si conforma come una terrazza affacciata verso poppa, effettivamente bilanciato da ampi spazi lounge prodieri, completi di ampio prendisole, divano a C e tavolo centrale.
BGM75 – Spazi prodieri
Fulcro della vita esterna sembra quindi essere l’upper bridge, ovvero un fly completo di timoneria esterna dalle linee futuristiche, ampia area conviviale centrale e solarium poppiero. Il tutto protetto da un hard top dalle linee particolarmente leggere e minimali.
BGM75 – Fly
BGM75 | Interni
Tornando riduzione degli ingombri laterali, va sottolineato come questa non comporti esclusivamente un look distinto e vantaggi in termini dimensionali, ma consenta anche un design degli spazi più versatile, forte di una più semplice gestione del baglio massimo, compreso lo spazio posto tra i due scafi, soprattutto sottocoperta. Un dettaglio che, in termini di layout, implica la presenza di un’ampia cabina armatoriale a tutto baglio, forte di uno spazio generalmente assente sui catamarani.
A questa, in base al layout scelto, si aggiungono ulteriori due cabine matrimoniali, una cucina e la crew area –nel caso del design firmato Lissoni & Partners; oppure tre ulteriori cabine matrimoniali, portando così i posti letto a 8 complessivi più crew area–nel caso del design firmato da Zuccon,– a discapito della cucina, prevista in questo al ponte di coperta.
Al ponte di coperta prende quindi vita l’area living del modello, racchiusa in un volume circondato da finestrature a 360°. In quest’open space trovano spazio, con alcune differenze in base al layout scelto, un’ampia area relax poppiera, completa di sedute e divani, ed una seconda area prodiera più impostata verso la convivialità o il momento pasti. Nella versione firmata da Zuccon, troviamo qui anche la cucina.
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