Per avere l’acqua calda in barca come a casa è necessario montare a bordo un boiler o scaldabagno. Ecco come orientarsi nella scelta del tipo più adatto e cosa controllare prima, durante e dopo il montaggio. E soprattutto come prendersene poi cura.
Di base, il funzionamento di un boiler da barca è pressoché identico a quelli di tipo civile, cambia il rivestimento esterno che oltre a essere altamente coibentante è particolarmente resistente all’ambiente marino. Esistono due tipologie di boiler: con scambiatore o tramite resistenza.
Il boiler con scambiatore
Nel primo caso l’acqua viene scaldata tramite, appunto, uno scambiatore di calore, nient’altro che una serpentina dentro la quale scorre l’acqua del circuito di raffreddamento del motore. Il liquido raggiunge temperature tra 90 e 120 °C e scalda la serpentina che per irradiazione scalda l’acqua nel serbatoio. Ogni boiler riporta nelle sua scheda tecnica il valore di superficie di scambio della serpentina. Più grande è questa misura, maggiore è l’acqua scaldata nel minor tempo, e allo stesso modo anche la durata dell’acqua calda nel boiler. Per la valutazione delle prestazioni dello scambiatore bisogna considerare le perdite di carico d’acqua indotte dalle dimensioni del tubo e dalle curve costruttive che riducono il flusso di liquido di raffreddamento e quindi le prestazioni del boiler.
Il boiler con resistenza elettrica
Il boiler con resistenza elettrica, tramite quest’ultima, adopera una sempre una serpentina, ma che aumenta di temperatura con il passaggio della correte e, di conseguenza, scalda l’acqua. In questo caso ciò che fa la differenza è la potenza della resistenza. Un valore medio è di circa 1000 W, e in commercio ne troverete tra 800 e 1200. Valutate la potenza in base alla disponibilità energetica che avete a bordo e di quella che presupponete di trovare in banchina. A volte le colonnine dei porti arrivano a malapena a 1 kW. Il riscaldamento tramite resistenza, ovviamente è comodo in quanto non è necessario avere il motore acceso per avere l’acqua calda, ma basta un generatore o, come scritto, essere collegati in banchina.
Le varie parti del sistema
Il termostato serve per attivare l’accensione quando la temperatura dell’acqua scende sotto il livello impostato. Non è un regolatore di potenza, ma solo un interruttore che funziona in base alla temperatura: sopra un certo valore sta spento, sotto si accende. Settarlo a valori alti di temperatura alti (oltre i 45 gradi) non fa scaldare prima l’acqua, si consuma solo di più. Una normativa internazionale, in termini di sicurezza, obbliga la presenza di una valvola di sicurezza per permettere lo sfiato del boiler quando la pressione interna diventa eccessiva e pericolosa. Molto utile la valvola di miscelazione, spesso fornita come optional, serve per non far uscire acqua troppo calda dai rubinetti, così da ottimizzare il contenuto del boiler e non scottarsi. Per semplificare l’impianto bisognerebbe posizionare il serbatoio il più vicino possibile al motore. Così facendo il circuito dell’acqua di raffreddamento del motore, che dovrà passare anche per lo scambiatore di calore, sarà ridotto al minimo.
Scegliere secondo misura
Scegliete bene le tubature, di norma le dimensioni e il tipo sono indicati dal costruttore; in ogni caso devono essere ben resistenti, perché l’acqua del circuito raggiunge facilmente i 90 gradi sollecitando non poco l’impianto. Il boiler di per sé, se usato correttamente e installato a regola d’arte, non richiede interventi di manutenzione continui o impegnativi. L’unico elemento che potrà capitarvi di sostituire è la resistenza elettrica. Di norma l’attacco è posizionato sul lato in cui ci sono tutti i rubinetti. Verificate quindi che questa parte del boiler sia facilmente raggiungibile e che la resistenza si possa estrarre comodamente. Le forme di scaldacqua in commercio possono essere cilindriche, da poco alcune aziende, come la Quick, la Indel Marine o la Ati, realizzano modelli squadrati, a parallelepipedo, per ottimizzare gli spazi in barca. I boiler in commercio hanno due fascette che scorrono lungo il bidone. Se sono fisse, valutate bene lo spazio disponibile nel vano che avete prescelto per il suo alloggio perché se non sono regolabili, non scorrono lungo tutto il boiler, e il montaggio diventa difficoltoso se non impossibile.
Boiler, consigli per il freddo
Per chi naviga nei mari del Nord, le aziende consigliano di svuotare il bidone durante l’invernaggio, perché in caso di temperature molto basse l’acqua all’interno potrebbe ghiacciarsi e sforzare le saldature. Un elemento importante per la manutenzione sia ordinaria che straordinaria di un boiler, è la dimensione dell’attacco della resistenza elettrica e la sua potenza. Le resistenze più diffuse, in qualsiasi negozio anche non di nautica, sono da 1200 W, con l’attacco filettato da 1” e 1/4, misura standard anche per il civile.