Sapete quando si dice: «oh, questa è una barca che mi è piaciuta!»? Ecco, il Capelli Tempest 38 è una di quelle. Con un paio di ore di mare si è creata un proprio spazio nella mia memoria, che ormai di mega a disposizione per aggiungere altre informazioni non essenziali non ne ha più molti.
Al di là dei problemi di hardware dello scrivente, il più piccolo rib della Luxury Line prodotta dal cantiere Capelli, provato alla fine dello scorso autunno nelle acque di Andora (Sv) con la nuova configurazione propulsiva è davvero un mezzo con cui, soprattutto, è piacevole navigare. Cosa non da poco se si tiene conto che è una barca.
Il piccolo della gamma Luxury Line
Quando si parla di barche, infatti, la prima considerazione che si manifesta è quella estetica, la più immediatamente evidente. In questo caso il Tempest 38 è perfettamente in linea con gli altri modelli della gamma più prestigiosa (non fosse altro che per il nome scelto: Luxury Line) prodotta dalla casa di Spinadesco (Cr). Rimangono quindi tutti quegli elementi estetico-funzionali, con ciò che “gli studiati” chiamano stilemi, caratteristici degli altri modelli di questa gamma: dall’ammiraglia Tempest 50, ai Tempest 44 e 40.
Insomma, in scala adeguata alle dimensioni, sono presenti, il grande sun pad prodiero, qui di circa 4,20 metri quadrati, rifinito dallo schienale imbottito incassato direttamente nella caduta prodiera della consolle-tuga con gli occhioni allungati; lo stand up guida-cucina protetto da un hard top leggero allo sguardo e raccordato visivamente al disegno del parabrezza curvo; il pozzetto con divano a C che circonda il tavolo da pranzo abbattibile idraulicamente per trasformarlo in una zona prendisole che raggiunge una superficie totale di 2,5 metri quadrati. All’estrema poppa un’area relax-tintarella che si affaccia sulla plancetta che circonda i due motori, rivestita come il resto dei calpestii, in teak sintetico. Presente anche la cabina dinette interna,c he raggiunge il metro e 80 centimetri di altezza massima, con bagno separato .
Capelli Tempest 38 con i nuovi Yamaha F375 XTO
La prova quindi più che sull’estetica e sull’aspetto funzionale della barca come mezzo per vivere il mare è stata effettuata sull’accoppiata carena-motori.
Come un dogma, per Capelli la propulsione è fuoribordo e Yamaha. Quindi sin qui nulla di nuovo. Ciò che è stato modificato è il tipo di motore installato. Invece della coppia di F350 (non più in produzione) per l’uscita ligure abbiamo sfruttato i recenti F375 XTO, presentati all’ultimo salone di Genova. Si tratta di due V8 da 5,6 litri derivati dall’ormai famosissimo Yamaha 425 XTO, depotenziato di 50 cavalli. E di quest’ultimo sfrutta il sistema di alimentazione del carburante a iniezione diretta e l’impianto sterzante elettrico completamente integrato.
Il risultato è stato eccellente, e qui ci riallacciamo alle considerazioni espresse all’inizio del pezzo. Il Capelli Tempest 38 si porta che è un piacere. Nonostante l’onda di scaduta presente, tra i 60 centimetri e il metro, abbiamo navigato senza nessun tipo di fastidio per il timoniere o per gli altri ospiti a bordo con il mare perfettamente in prua fino nell’intorno dei 30 nodi. Una velocità di crociera di tutto rispetto, sostenuta da una estrema piacevolezza del procedere. Il baglio stretto agevola in questo, anche se lo rende un po’ più sensibile al mare di traverso, ovviamente.
Una navigazione impeccabile
Per spingere la manetta fino in fondo abbiamo quindi scelto di tenere il mare in poppa arrivando così a superare i 44 nodi a 5200 giri, ma con queste condizioni non è stato possibile andare oltre, anche se ci sarebbero almeno altri 500 giri del motore da sfruttare. Ma è il modo in cui si è comportato il binomio carena-motori a regimi di crociera veloce, ad aver regalato al Tempest 38 un posto speciale tra le barche provate nell’ultimo anno.
Nelle condizioni marine sopra indicate, navigando anche con mare perfettamente in prua, i disagi di permanenza a bordo inesistenti per tutte le persone imbarcate. Una condizione, pare evidente, che già giustifica la scelta della barca. In più, 2,5 secondi per entrare in planata e 16 secondi per raggiungere la velocità massima la dicono lunga sulla reattività del mezzo. Sempre relativamente al complesso propulsione, governo, la presenza del joystick di manovra e dell’autotrim, tutto integrato nel sistema Helm Master di Yamaha, agevola la vita del comandante timoniere in ogni circostanza, dalla manovra in porto alla navigazione a tutta velocità.
Se poi ci si aggiungono altri elementi fondamentali, come la qualità costruttiva e di longevità strutturale dei prodotti di Capelli e l’apprezzamento per l’estetica (che quella, cosa personale, è), non credo che ci sia bisogno di cercare un altro 38 piedi come proprio gommone ideale.
Giacomo Giulietti
Prestazioni e dati tecnici Capelli Tempest 38
Giri | Velocità (nodi) | Consumo totale (l/h) | Consumo totale (l/m) | Autonomia (m) |
600 | 3,20 | 7,30 | 2,28 | 289,32 |
1000 | 6,10 | 14,80 | 2,43 | 272,03 |
1500 | 9,20 | 20,50 | 2,23 | 296,20 |
2000 | 12,10 | 31,10 | 2,57 | 256,78 |
2500 | 17,90 | 43,60 | 2,44 | 270,96 |
3000 | 24,30 | 61,70 | 2,54 | 259,94 |
3500 | 28,70 | 87,00 | 3,03 | 217,72 |
4000 | 32,80 | 118,00 | 3,60 | 183,46 |
4500 | 37,00 | 197,00 | 5,32 | 123,96 |
5000 | 41,50 | 207,00 | 4,99 | 132,32 |
5200 | 44,50 | 223,00 | 5,01 | 131,70 |