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Perché il catamarano è così apprezzato in crociera? Su tutto, perché spazioso e stabile. Oggi vi mostriamo un modello compatto, veloce e con un baglio contenuto di 4.40 metri (per intenderci il popolarissimo Axopar 45 – 13.90 m – è largo 4.10 m) con cui potrete girare il Mediterraneo in lungo e in largo in coppia. Da Vandal Marine, ecco il Vandal Explorer che porta la firma di Espen Oeino, tra i più famosi progettisti nautici al mondo che, non a caso, lo usa in prima persona per le sue crociere estive. Non l’abbiamo ancora provato, ma è un progetto che ci ha incuriosito molto. Ecco come si presenta.
Photo by: Dick Holthuis Photography
Vandal Explorers
La scintilla è che ha fatto nascere questo marchio è piuttosto classica.
“Non trovavo barche – ci racconta Ben Mennem, co-fondatore del cantiere – per le mie esigenze. Volevo la barca più grande possibile con i fuoribordo più grandi possibili che fosse gestibile in autonomia, in ogni condizione, con cui girare il Mediterraneo con mia moglie. Volevo una buona velocità di crociera, consumi tutto sommato contenuti e un range che mi permettesse di fare, per esempio, da Ibiza alla Sardegna, senza problemi.”
Photo by: Dick Holthuis Photography
È nato così un catamarano d’alluminio di 14 metri realizzato, come dicevamo, in collaborazione con Espen Oeino con architettura navale di Scott Jutson. La motorizzazione standard è con due XTO Yamaha 425hp, con cui questo catamarano ha ben 4oo miglia di autonomia a circa 30 nodi.
Vivere il mare con un po’ di avventura, girando in lungo e in largo, è forse il modo più bello per godersi questo elemento. Il catamarano Vandal nasce per quello che viene definito glamping, cioè il glamorous camping. Lo traduciamo campeggio di lusso? Beh, guardando al prezzo sicuramente non siamo di fronte ad un entry-level, ma le cifre sono assolutamente in linea con il segmento dato che esce pressoché completo (cabina e bagno) a circa 900mila euro. Non dimentichiamo che è in alluminio e solo per i due motori dobbiamo considerare oltre 100mila euro.
Photo by: Dick Holthuis Photography
La coperta di questo catamarano flybridge è pensata per essere vissuta integralmente con una gigantesca zona pozzetto di poppa aperta sull’acqua e modulabile che si può chiudere integralmente con un sistema di tende per quando il tempo è inclemente. Sul flybridge, invece, di nuovo decisamente spazioso, oltre alla seconda timoneria e alle solite forniture che offre un area relax come questa, è allo studio una sorta di tenda apribile che, oltre ad aggiungere due cuccette ulteriori, offre un letto sotto le stelle per nottate d’estate mozzafiato.
Photo by: Dick Holthuis Photography
Un roll-bar, inoltre, nasconde una gru che aprendosi permette di varare e alare il tender direttamente dal flybridge senza rubare spazio a poppa.
“L’estate scorsa ho usato molto il mio Explorer – ci racconta ancora Ben Mennem – tra Monaco e Marsiglia, in molte condizioni. In genere eravamo io e mia moglie a stare a bordo, trasportiamo le nostre biciclette nel gavone del ponte di poppa, il che ci dà la libertà di muoverci poi sulla terraferma. Ci piace anche avere il tender per poter ancorare e scendere a terra o esplorare la costa.”
Vandal Explorers – Sottocoperta
A babordo troviamo l’accesso ad una comoda cabina per la notte che si estende tra i due scafi a prua e raggiunge una larghezza molto interessante. A tribordo, invece, c’è l’accesso al bagno che comprende toilette e doccia. L’attenzione in questa sezione della barca si è concentrata principalmente sullo sviluppo di uno spazio areato e dove poter stivare ciò che occorre per una crociera a medio raggio.
Photo by: Dick Holthuis Photography
Il contro, in questo caso, è quello di avere una sola cabina sottocoperta, ma se cercate un mezzo per fughe romantiche (anche prolungate), questo fa al caso vostro.
Il catamarano ha dei vantaggi di forma importanti. Ma su questo modello c’è di più. Il progettista Scott Jutson ha voluto aggiungere dei foil a questa carena. Non si tratta di appendici per “prendere il volo” in questo caso, ma di uno strumento che consente di ridurre l’attrito in maniera importante riducendo i consumi fino al 25%. Come funziona? È un sistema foil passivo, cioè che non si muove e rimane fisso.
L’obiettivo del foil, del resto, è sempre quello: ridurre l’attrito il più possibile. A livello di top speed, poi, questo catamarano supera i 40 nodi strizzando l’occhio a chi non disdegna l’adrenalina. Come si manovra? Come una sportiva, a quanto dice il cantiere, che afferma poi come grazie alla forma asimmetrica dello scafo, questi catamarani con foil affrontino le virate come se avessero una carena V profonda.
in realtà questo scafo è stato fatto in primis per un uso personale da chi le barche le conosce a fondo. Un progetto originale, certo, ma tutt’altro che cafone. Poi può piacere o non rispondere alle esigenze, ma questo è un altro paio di maniche.
Il punto è che si può essere cafoni anche con un gozzo, ma di solito il problema è l’armatore, non la barca.
Non c’è nulla di marinaresco nello sfrecciare a 30 e più nodi in mare, quale che sia il gusto individuale. Barche così veloci sono un danno per la fauna marina che viene colpita in velocità e anche per i tanti incidenti in mare tra barche a motore troppo veloci.
Per inciso vado per mare da 55 anni e ho sempre temuto questi cabinati che vengono usati al massimo 20 giorni all’anno per cui gli armatori non possono essere così competenti .
È come mettere una Ferrari nelle mani di un neofita.
Se poi ci aggiungete la genialità di chiamare questa barca “Vandal” mi pare che l’autogoal sia completo..
Evidentemente il cantiere sa a che tipo di clientela si rivolge.
Un saluto al raffinato Felix .
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6 commenti su “Questo è il catamarano compatto (13 m) fuori dagli schemi per la crociera. Vandal Explorers”
Un’altra barca per i cafoni del mare..
Che tristezza !!
Cafone è chi è intollerante a ciò che non gli piace. La nautica è per tutti e per tutti i gusti e tutte le esigenze e tutte le tasche.
The Real Person!
Buongiorno Luca,
in realtà questo scafo è stato fatto in primis per un uso personale da chi le barche le conosce a fondo. Un progetto originale, certo, ma tutt’altro che cafone. Poi può piacere o non rispondere alle esigenze, ma questo è un altro paio di maniche.
Il punto è che si può essere cafoni anche con un gozzo, ma di solito il problema è l’armatore, non la barca.
Un saluto,
La redazione
Non c’è nulla di marinaresco nello sfrecciare a 30 e più nodi in mare, quale che sia il gusto individuale. Barche così veloci sono un danno per la fauna marina che viene colpita in velocità e anche per i tanti incidenti in mare tra barche a motore troppo veloci.
Per inciso vado per mare da 55 anni e ho sempre temuto questi cabinati che vengono usati al massimo 20 giorni all’anno per cui gli armatori non possono essere così competenti .
È come mettere una Ferrari nelle mani di un neofita.
Se poi ci aggiungete la genialità di chiamare questa barca “Vandal” mi pare che l’autogoal sia completo..
Evidentemente il cantiere sa a che tipo di clientela si rivolge.
Un saluto al raffinato Felix .
direi che luca non capisce un cazzo di barche , e allora statte zitto e cammina oltre
A me piace tantissimo, peccato i 900000 euro che non ho, la comprerò usata tra qualche anno