Una nuova categoria di imbarcazione, il Cetera 60, ha appena toccato l’acqua. Il primo multispace yacht della storia è finalmente stato varato, dopo aver attirato molta attenzione sin dalle prime uscite pubbliche del progetto. Il debutto ufficiale sarà comunque al Salone Nautico di Genova dall’1 al 6 ottobre.
Cetera 60, quanto spazio a bordo!
A firmare il progetto del Cetera 60, uscito in questi giorni dai cantieri del gruppo Fiart Mare, è Francesco Guida. Un layout innovativo, tutto incentrato sulla vivibilità di bordo che è stata portata al massimo livello. Cosa vuol dire questo in termini puramente numerici? Che ad esempio l’area living di questa barca è di 146 metri quadri, che secondo il cantiere rappresentano il 20% in più rispetto ad un altro 60 piedi flybridge.
Cetera 60, gli interni
Il layout di questa barca a motore prevede tre cabine: una cabina armatoriale dotata di bagno en suite, una cabina VIP con matrimoniale e bagno e per finire una ospiti con letti affiancati, sempre con bagno privato. A bordo c’è poi un’ulteriore cabina, l’unica sottocoperta, collocata a pruavia dello scafo, destinata all’equipaggio dell’imbarcazione. Anche questa, per garantire il massimo della privacy di bordo ha un bagno dedicato.
Alla zona notte si aggiunge un salone interno con dinette pranzo e bar. A poppa troviamo il classico pozzetto che garantisce la massima facilità di accesso al mare, mentre a prua c’è una grande area lounge attigua al salone interno. Questa zona offre privacy, soprattutto quando lo yacht si trova all’ormeggio nel marina. La cucina, assieme alla zona pranzo, è sull’ampio ponte superiore, chiudibile, dove si trova anche la stazione di governo.
Il vetro è un altro elemento che caratterizza questa barca a motore. I vantaggi sono presto detti: luce naturale a bordo, ambiente più vivibile e più contatto con il mare.
Motorizzazione
Cetera 60 può raggiungere un’interessante velocità di 28 nodi spinta al massimo. Tutto questo con una motorizzazione Volvo Penta D8 – 2×600 HP common-rail da 7,7 litri e 6 cilindri in linea con turbo a doppia mandata e compressore volumetrico collegati con i sistemi di propulsione IPS 800.
8 commenti su “Cetera 60, ecco com’è fatto il primo “multispace yacht” al mondo”
Veramente BRUTTISSIMO!
Mi domando a cosa serve tanto spazio all’ interno se in barca ci si va’ al mare e si predilige stare fuori a prendere il sole, sarebbe stato piu’ interessante creare degli ampi prendisole con comode cuscinerie, in quanto alla linea ci sarebbe un’ attimino da discutere, riguardo alle prestazioni e alle performance di navigazione non mi esprimo ma la vedo abbastanza ventosa
Orrendo. Poi quel musone finale sembra azzeccato con il vinavil. Un aborto mal riuto. Senza offesa
Il design, a parte la prua insolita, sembra accattivante, di profilo mi ricorda già qualcosa ma prima di esprime un giudizio desidero visitarla
e quale migliore occasione durante il 60° salone di Genova. Sono certo di trovare spunti interessanti
Vista di persona. Forma originale …. ma deve piacere anche se oggettivamente innovativa. Barca poco mediterranea pensata con allocazione interni strana (cucina e timoneria in alto e spazi comuni in basso), e pochi spazi da vivere all’aria aperta ed al sole rispetto alla sua dimensione. Forse ottima per il mare del nord ma non c’è la vedo nel golfo di Napoli da dove proviene. Di sicuro una scommessa per il cantiere.
Eliminare la timoneria, aprire il salone a prua é un idea pazzesca. Le cabine sul ponte
Che figata. Il primo di una lunga serie.
Concordo in pieno ! Dopo il mio Maine 530 e’ la mia barca dei desideri
Bel Rimorchiatore