Chiude il cantiere veneziano Camuffo: costruiva barche da 600 anni

IL REGALO PERFETTO!

Regala o regalati un abbonamento a Barche a Motore cartaceo + digitale e a soli 39 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.

Camuffo
Photo credits: Cantieri Camuffo.

Dopo quasi 600 anni di attività navale, chiudono i cantieri Camuffo di Portogruaro noti i loro bellissimi ed eleganti motoryachts costruiti in legno pregiato rispettando tecniche di costruzione secolari.

I Cantieri Camuffo di Portogruaro, noti per i loro motoryachts in legno pregiato e soprannominati gli “Stradivari del mare”, si apprestano a chiudere definitivamente la loro attività. A soli tre anni dal traguardo dei 590 anni di vita, questa storica realtà della nautica italiana cesserà la produzione, segnando la fine di un’epoca. La recente messa in acqua del terz’ultimo motoryacht segna uno degli ultimi atti di questa storica realtà nautica italiana.

L’attività del cantiere si è ridotta progressivamente nell’ultimo decennio. Giacomo Camuffo, 91 anni, della diciottesima generazione, è l’ultimo titolare. Con il trasferimento delle ultime due imbarcazioni rimaste, il cantiere chiuderà, rimanendo attivo solo per la loro vendita.

Camuffo
Photo credits: Cantieri Camuffo.

La dinastia Camuffo, una delle più longeve al mondo

Il cantiere Camuffo detiene il primato di più antico cantiere navale al mondo tuttora operativo. Fu fondato nel lontano 1438 dal capostipite El Ham Muftì, soprannominato “Camuffi”, in seguito a una selezione dei migliori maestri d’ascia per l’Arsenale di Candia, nell’odierna Creta, da parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Tra questi spiccava proprio El Ham-Muftì, originario dell’area tra Bisanzio e il Nilo.

In seguito alla caduta di Costantinopoli nel 1453, una parte della famiglia si insediò a Chioggia, abbracciando la fede cristiana e adottando il cognome Camuffo. Da quel momento in poi, la dinastia ha continuato senza interruzioni l’attività navale, costruendo imbarcazioni destinate alla pesca, al commercio e alla guerra. Nel 1840, il cantiere si trasferì in modo definitivo a Portogruaro, specializzandosi nella fabbricazione di yacht a motore di lusso in legno. Nel 2003, la Harvard Business School ha riconosciuto i Cantieri Camuffo come una delle dieci imprese familiari più longeve a livello mondiale, confermando il suo ineguagliabile primato nel settore della cantieristica navale.

 Camuffo

Mitiche barche in legno

Gli yachts a motore dei Cantieri Camuffo sono opere uniche, realizzate con una tecnica costruttiva tramandata da padre in figlio. Il cantiere ha sempre rifiutato l’impiego della vetroresina, preservando la tradizione della costruzione in legno con standard qualitativi superiori alla media. Ogni yacht richiede circa 15.000 ore di lavoro, grazie all’impegno di un team di carpentieri navali altamente specializzati.

Scafo e sovrastrutture sono realizzati in compensato marino superlamellare a 19 strati, con un trattamento specifico per proteggerlo da insetti, muffa e umidità. Lo scafo viene poi protetto con diversi strati di primer, vernice di fondo, stucco e smalti, assicurando così resistenza e durata agli agenti atmosferici. Anche gli interni sono caratterizzati da legni pregiati: mobili e pannellature sono realizzati in radica di erable, noce e mogano, lavorati con incastri perfetti per valorizzare le venature naturali del legno. L’insonorizzazione e l’isolamento termico sono garantiti da legno multistrato con inserti di sughero, gomma e piombo, per assicurare silenziosità e comfort all’equipaggio.

Camuffo
Photo credits: Cantieri Camuffo.

La cessazione dei Cantieri Camuffo non è legata a fattori economici, ma all’assenza di un erede in grado di portare avanti la tradizione familiare. Nel corso degli anni in realtà diverse aziende hanno manifestato interesse per l’acquisizione del marchio, ma la famiglia Camuffo ha sempre rifiutato, in attesa di un compratore che interpretasse lo spirito del cantiere. Nel 1990 tra l’altro Marco Camuffo è stato insignito del titolo di Pioniere della Nautica da Ucina, un riconoscimento che ha reso omaggio alla sua dedizione alla perfezione artigianale e all’innovazione nel settore navale.

Quello che è certo è che la chiusura dei Cantieri Camuffo rappresenta la fine di una tradizione secolare, anche se il nome di questa dinastia e il valore delle loro imbarcazioni resteranno un punto di riferimento nel mondo della nautica.

Condividi:

Facebook
Twitter
WhatsApp

2 commenti su “Chiude il cantiere veneziano Camuffo: costruiva barche da 600 anni”

  1. Claudio858@gmail.com

    The Real Person!

    Author Claudio858@gmail.com acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    Grande Dinastia ..grande tristezza la chiusura

  2. lupone

    The Real Person!

    Author lupone acts as a real person and verified as not a bot.
    Passed all tests against spam bots. Anti-Spam by CleanTalk.

    Un Camuffo : la barca che ho sempre desiderato possedere . E’ un giorno triste !

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Iscriviti alla nostra Newsletter

Entra nel Club del Giornale della Vela

Le barche a motore, le sue storie, dal piccolo open ai motoryacht. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevere ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”.

Una volta cliccato sul tasto qui sotto controlla la tua casella mail

Privacy*


In evidenza

Può interessarti anche

Il Nor-Tech 420 Monte Carlo è una barca maledettamente bella

Un uomo riservato, che preferisce rimanere sconosciuto, è il fortunato proprietario del primo esemplare del Nor-Tech Hi-Performance Boats 420 Monte Carlo con coperta chiusa e motori fuoribordo. L’anonimo di questo sublime 42 piedi, però, ha condiviso un aneddoto che rappresenta

Stingblade

Punture di medusa: con questo oggetto il male passa subito

Hai il terrore delle meduse, o meglio, del fastidio che danno le punture? C’è poi la componente estetica sui vistosi segni che alcune possono lasciare sulla pelle, anche per diverso tempo. Bene, da quest’estate puoi navigare decisamente più sereno. Come?