Fine anni ‘60, United States of America. Chris Craft lancia uno degli scafi più amati dagli appassionati, un 6 metri destinato a diventare oggetto di culto di tanti amatori. Il suo nome? Chris Craft Commander 19 Super Sport, dal 1970 conosciuto anche come Chris Craft XK-19. È piccolo, è agile, ospita fino a 5 persone e vola a 37 nodi. Basta pochissimo perché diventi un’icona, un simbolo: è la Corvette degli specchi d’acqua d’oltreoceano.
Chris Craft Commander 19 Supersport (XK19)
Progettato da Jim Wynne, Dick Avery and Walt Walters, il Commander 19 è la prima sports boat di Chris Craft ad essere interamente realizzata in vetroresina. È un bolide spinto da 230 cavalli, uno scafo a V di 24° destinato a lasciare il segno. Verrà prodotto in 101 unità sotto la nomenclatura Commander 19 Supersport, poi in 276 unità sotto il titolo di XK-19.
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Chris Craft Commander 19 Supersport (XK19) – Progetto
Il Commander 19 nasce su carta nel 1968, commissionato al campione mondiale di offshore Jim Wynne. L’obiettivo è uno: creare un runabout basso e largo con uno scafo a V profonda da 24°. L’ispirazione? L’offshore ovviamente. Il Commander doveva essere purosangue, soprattutto in termini di velocità e agilità. Il compito riesce: nasce una barca che unisce performance, pragmatismo e divertimento.
Dal 1969 al 1970 vengono prodotte 101 unità con motori Chris Craft da 230 cavalli, rigorosamente V-Drive. Poi il colpo di genio, nasce la propulsione Stern-Drive, sviluppata proprio per il 19, dicono alcuni, da ora rinominato XK-19. La spinta migliora ulteriormente.
Chris Craft Commander 19 Supersport (XK19) – Esterni
Venendo alla componente spazi, il layout è quello del classico runabout di piccola taglia Made in USA. Se le contemporanee europee erano ancora morbide, classiche ed elegantissime, gli americani invece avevano già un approccio seriale, più “squadrato” se vogliamo, forte proprio del vasto utilizzo di vetroresina e stampi. Il Commander è quindi uno scafo slanciato, sportivo, ma più “spigoloso”, più vicino a quanto si vedrà poi quasi un decennio dopo.
Gli spazi, invece, guardano al comfort. La prua è chiusa, flush e non fruibile, ma la poppa rimedia, con un ampio prendisole sopra il vano motore, completo di tientibene e scaletta da bagno appena oltre. Il pozzetto, invece, è protetto da un ampio vetro a spigolo. Due posti a sedere servono la timoneria, un divanetto dietro ospita invece 3 persone, portando a 5 la capienza massima. Un numero più che rispettabile per taglia e scopo.
Chris Craft Commander 19 Supersport (XK19) – Scheda Tecnica
Lunghezza Fuori Tutto (LOA) | 6 m | 19′ 3⅜ |
Baglio Massimo (B.max) | 2.3 m | 7 ‘4⅜” |
Dislocamento | 1300 kg |
Motorizzazione | 1969 > 230 cv Chris-Craft 327QA (V-Drive)
1970 > Chris-Craft 302FLV (Stern-Drive) |
Velocità massima | 37 nodi |
Capacità serbatoio carburante | 129 lt. / 34 galloni |
Passeggeri | 5 |
Cabine | – |
Progetto | Jim Wynne, Dick Avery and Walt Walters |
Anni di costruzione | 1969 – 1974 |
Esemplari prodotti | 101 + 276 |
Materiale costruttivo | Scafo e Coperta: Vetroresina
Pagliolato: compensato |
Cantiere | Chris Craft |
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