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Dislocante, sicuro e spazioso, a suo modo non dissimile dal Grand Banks 42, e pur sempre ispirato ai sempreverdi trawler, Hatteras lancia, nel 1976, il suo primo Long Range Cruiser, l’Hatteras 42 LRC, capostipite di una fortunatissima gamma. Lungo 12.8 metri e capace di range notevoli, si tratterà di un progetto estremamente longevo, un cult del cantiere e una Classic Boat da crociera indiscutibile.
Hatteras 42 LRC
Negli anni ‘70 e ‘80 Hatteras è un brand associato alla qualità, equivalente, allora, di quanto non si potesse pensare per la Mercedes Benz nel mondo automotive, un brand la qui qualità costruttiva era difficilmente messa in discussione. Un presupposto che aiuta a comprendere al meglio il successo dell’Hatteras 42, felice sia nella sua prima versione, in retrospettiva chiamata Mark I (1976-1978), quanto ancor più nel suo successivo reboot, la Mark II, riproposta al 1980 al 1985 con lievi modifiche, principalmente legate alle componenti tecniche e motoristiche, oltre che alla struttura cabin e ai layout interni.
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Hatteras 42 LRC (Mk ii)
Hatteras 42 LRC – Esterni
Per quanto riguarda gli esterni, ambedue le versioni del 42 LRC si basano sulla carena disegnata da Jack B. Hargrave, uno scafo solido e marino, capace di rendere la barca comoda e fruibile tanto in navigazione quanto all’ancora. I volumi sono marcatamente figli del loro tempo, ancora forti di un design particolarmente classico, con un pozzetto ampio e sgombro particolarmente elevato, per garantire ampi spazi sottocoperta. Sono qui differenti i design delle due versioni, con una tuga poppiera appena pronunciata nella prima versione, sostituita da una soluzione flush nella seconda.
Hatteras 42 LRC
La struttura cabin, in ambedue le versioni, impegna un intero terzo della lunghezza dello scafo, alta e protetta, offrendo una postazione di timoneria sicura dove la visibilità è privilegiata. Non manca, ovviamente, il fly sopra di questa, composto di una timoneria esterna e di arredi a creare una piccola zona conviviale. Nella versione Mk ii i volumi sono leggermente maggiori, offrendo più spazio agli interni, senza però limitare i passavanti in coperta. A prua una tuga appena elevata offre sia volume agli interni, sia un’ottima area solarium. Gli standard sono ovviamente differenti da quelli moderni, e mancano quindi divanetti e prendisole, offrendo un design molto più spartano rispetto a quanto si sia oggi abituati.
Punto di forza dell’Hatteras erano senza dubbio anche gli spazi interni, già forti dell’ampio salone con cucina presente nel cabin, dove la timoneria coperta occupa solo una minima porzione della zona prodiera di dritta. Accedendo a prua una cabina doppia con cuccetta a V occupa l’intera area prodiera, forte di un bagno privato e di spazi di storage abbondanti.
Hatteras 42 LRC Mk ii – Pianetti
A poppa le opzioni offrivano invece una soluzione a cabina armatoriale matrimoniale a tutto baglio, contrapposta da un opzionale cabina a letti separati. Come da tradizione, il divano della dinette può ospitare due persone, una volta trasformato in letto per la notte.
Hatteras 42 LRC (Mk ii) – Interni
Hatteras 42 LRC – Motorizzazione e performance
Per quanto riguarda la motorizzazione, l’Hatteras 42 LRC era concepito per, virtualmente, poter rimanere con motore acceso per 24 ore al giorno e per giorni, proprio in virtù della sua destinazione d’uso di long range cruiser. Questo implica l’utilizzo di motori GM da 112 cavalli l’uno, una soluzione di provata qualità e affidabilità, installati in una sala macchine particolarmente accessibile e sviluppata per agevolare ogni tipo di manutenzione. A minimizzare i rischi, l’intero sistema risultava assemblato su strutture destinare a ridurre la distribuzione delle vibrazioni, isolando sia lo scafo, sia le cabine, riducendo così ogni tipo di rumore o disturbo.
In termini di marinità, invece, le doti dello scafo ne facevano una barca sicura e piacevole, sebbene capace di velocità oggi poco impressionanti, appena 9 nodi a pieno regime, con 7 nodi indicati come velocità di crociera.
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