5 cult velocissimi per volare nel passato (9-16 m)
Vento in faccia e alte velocità, per qualche motivo, hanno sempre avuto un fascino tutto loro. Tanto è vero che, di bolidi per planare sull’acqua, se ne trova di nuovi ogni anno. Un segmento che non cesserà mai di appassionare e colpire. E, in apparenza, parrebbe esser sempre stato così. Oggi, per gli amanti del genere, proponiamo un tuffo nel passato, un’immersione tra scafi spigolosi, prue lunghissime e modelli iconici. Forti di linee quanto mai retrò, un’estetica ormai perduta e una mole di storia da far invidia alle contemporanee, ecco 5 Classic Boat super-sportive, 5 capolavori del passato in grado di affascinare ancora oggi.
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Montecarlo Offshorer 30 (8.9 m)
È il fast commuter italiano da oltre 55 nodi, un successo da centinaia e centinaia di unità costruite e vendute, principalmente tra Costa Azzurra e Liguria. È il Montecarlo Offshorer 30, scafo dal pedigree eccezionale e velocità ancora più impressionanti. Un progetto estremamente intelligente, curatissimo e super versatile, un piccolo capolavoro del “secondo cantiere” di Carlo Riva.
Principalmente destinato alla crociera diurna, il progetto di questo 30 piedi mirava ai più alti livelli di mercato, ricercando qualità e finiture al top. Nulla è lasciato al caso e la barca è ricca di soluzioni mirate a massimizzare il comfort e l’estetica di bordo, offrendo tutto il necessario. Prendisole a tutto baglio, divani in pozzetto, consolle centrale walkaround e cabina con toilette separata e area living/notte: a bordo non manca nulla. La propulsione? Doppia opzione, o una coppia di Thermo Electron Crusader V8/350 da 280 cavalli l’uno o, in alternativa, una coppia di turbodiesel Mercruiser. Il risultato non cambia: 40 nodi in crociera, 52/55 a manetta tutta abbassata. Un bolide, un cult.
Baja 370 ES (11.2 m)
Siamo negli anni ‘90 e gli USA sfornano un missile da 53 nodi. È il Baja 370 ES, un 11.2 metri dalle linee aggressive, alto bordo libero e performance eccellenti. Prestazioni a parte, questo fast commuter d’oltreoceano non si fa mancare comunque nulla anche in termini tecnologici, figlio com’era di uno tra i primi cantieri ad avvalersi di programmi computerizzati per il calcolo e in grado di versare ingenti investimenti in prototipazione e collaudo. Basti pensare a un dettaglio: la carena a V profondo è prolungata fino a poppa e dotata di un paio di pattini di sostentamento destinati alla stabilizzazione, semplificando e rendendo più sicura anche la navigazione veloce su mari formati, ottimizzata da flaps Kiekhaefer, di provenienza Offshore Racing.
Posti i due mostruosi Mercruiser Mod. 454 Magnum Benzina 8V 365 cv 7440cc a parte, il Baja 370 ES è una barca che sa anche essere comoda e completa: grande prendisole poppiero, divano e sedute avvolgenti in pozzetto, layout open space sottocoperta, con zona cucina, dinette centrale a tutto baglio, cuccetta a V prodiera e servizio con bagno e doccia. Fu un must degli anni ‘90.
Cigarette 38 Top Gun (11.3 m)
Corse e inseguimenti sull’acqua a velocità folli, gare offshore brutali e tanto cinema. I Cigarette sono un’emblema dello stile Hollywoodiano anni ‘80, missili per lanciarsi sull’acqua avvolti nelle livree e colorazioni più improbabili. E il 38 Top Gun non è certo da meno. Con i suoi oltre 60 nodi di velocità massima, ha dominato tanto la scena offshore, quanto il mercato e l’eterna estate americana. Il 38 è un cult indubbio, ma, soprattutto, è in produzione tutt’ora.
Le linee sono iconiche, slanciate come poche altre e sempre caratterizzate da livree accattivanti, sempre diverse. La prua sembra non finire mai, occupando oltre mezza lunghezza dello scafo, poi la timoneria, le poltrone, il divano e il prendisole. Sottocoperta il cantiere non nega a nessuno la possibilità di godere del suo bolide come fosse un weekender: ecco allora un locale unico, open space, con cuccetta matrimoniale prodiera e sedute lungo le murate. Cambia il design nei vari modelli, ma non varia di molto il layout, con il triangolo prodiero pensato per la notte e le murate dedite ad ospitare sedute per gli ospiti. Un salotto capace di volare sull’acqua in sicurezza.
Itama 38 (11.6 m)
Si torna nel Bel Paese e, con il mitico l’Itama 30, si entra nel mondo dei fast-cruiser all’italiana. Linee essenziali, pulite, design deciso e aggressivo, eppure senza trovare quell’eccesso tanto caro alla controparte americana. Complessivamente, si è posti di fronte ad un runabout sportivo che però cerca anche classe, comfort e stile da vendere.
Il succo del design, nel genere, ormai è dato per appurato, la formula è quella: chilometri di prua, poi subito il parabrezza, le poltrone, il divano e il prendisole. Una formula che ha sempre vinto e che tutto in genre ha in comune. Ma l’Itama 38 stupisce sottocoperta. Disponibile in 2 versioni, Standard & Special, diverse per posti letto e layout, offriva rifiniture di pregio, piacevoli nel dettaglio come nel design complessivo. Dinette, cucina e posti letto per due o per quattro concludevano il pacchetto, per un bolide di 11.6 metri comunque capace di volare a oltre 40 nodi.
Magnum 63 (19.2 m)
Con questo 19.2 metri si fa un salto di livello. È un gigante, è potentissimo (3630 cavalli), e nessuno era mai stato veloce come lui: 64 nodi. È il Magnum 63, firmato Pininfarina, un’icona assoluta nel mondo delle powerboat.
Carena a V profonda, Arneson-drive e una coppia di motori da 1815 cavalli l’uno. Poi la coperta flush, un piano unico lungo oltre metà barca, con il pozzetto invece protetto, arretrato, ampio e confortevole. Trovano qui spazio un ampio divano con prendisole all’estrema poppa, seguito poi da ulteriori due divanetti per mura, uno servito dal piano bar, l’altro da un tavolo. Sottocoperta i diversi layout possono ricavare dalle 3 alle 4 cabine, garantendo così un minimo di 6 posti letto e un massimo di 8, più l’immancabile cabina equipaggio. La disposizione è custom, sebbene lo standard veda doppie cabine matrimoniali e un ampio spazio living, ampliabili a ben 3 o 4 cabine complessive. Un cult tra i cult.
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