Il nuovo yacht di 20 metri flybridge all’italiana sta arrivando: Cranchi Sessantasette

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Cranchi Sessantasette
Cranchi Sessantasette

Uno yacht di 20 metri che anche solo partendo dal nome non lascia il minimo dubbio. Sì, perché il Cranchi Sessantasette, del cantiere nautico Cranchi, si chiama così in tutto il mondo, non con la dicitura classica in numeri, 67, ma con la parola scritta per esteso e in italiano. Questa non è, chiaramente, che la punta dell’iceberg di quello che questo yacht a motore Cranchi racchiude dentro di sé. Andiamo con ordine e vediamo l’ultimo progetto del cantiere presentato dal cantiere.

 

Cranchi Sessantasette

Il Cranchi Sessantasette è ormai prossimo al debutto e andrà ad inserirsi nella nuova linea di flybridge del cantiere. Questa barca a motore nasce come sorella minore del Cranchi Settantotto di cui condivide a pieno la filosofia. La lunghezza fuori tutto sarà superiore ai 67 piedi (20,8 metri) e all’interno unirà soluzioni di stile, design e tecniche all’avanguardia, il tutto nel segno del made in Italy.


Guarda qui la presentazione ufficiale del Cranchi Sessantasette

Qui sotto è possibile vedere la presentazione della barca da parte del team che ha collaborato alla sua creazione.


Cranchi Sessantasette – Caratteristiche generali

Il progetto ha visto lavorare in sinergia il Centro Studi Ricerche di Cranchi Yachts e Christian Grande, cui è affidata l’art directionCome il Cranchi Settantotto, anche questo yacht di 20 metri punta su un profilo filante, una prua svasata, il capo di banda pronunciato e la linea di cinta alta e protettiva. L’attenzione, anche estetica, alla riuscita del Cranchi Sessantasette si vede da vari elementi:  la curva del portellone a poppa e la parte aggettante del fly, tra il taglio delle finestrature e lo scasso a centro murata.

Cranchi Sessantasette
Cranchi Sessantasette

Con questa soluzione si sottrae volume al fianco dell’imbarcazione, che risulta così più snella, ma allo stesso tempo le finestrature risultano più grandi e panoramiche a vantaggio di luce interna.

“Lo scasso nella murata ha anche un preciso valore grafico, ripreso simmetricamente dalle vetrate sottocoperta. È uno dei segni di design che fanno del profilo dello yacht un elemento fortemente caratterizzante del nuovo modello e della nuova linea di flybridge di Cranchi Yachts” afferma Christian Grande “ma quando si lavora ai progetti per questo storico brand, non ci si ferma mai solo allo stile: chi sceglie le imbarcazioni di questo cantiere è competente e cerca insieme all’estetica anche concretezza e valore”.

Cranchi Sessantasette – Salone

Il salone è parte di un open space che comprende timoneria e cucina. L’ampiezza dello spazio a disposizione è il primo elemento che arriva e colpisce chi sale a bordo. In questa sezione della barca l’armatore può scegliere tra uno dei divani selezionati da importanti case di design dalla grandezza di oltre due metri; un tavolo da pranzo quadrato con gli angoli stondati, con piano in vetro fumé bronzo o in marmo grigio imperiale, circondato da otto sedie o poltroncine. Si può poi scegliere anche tra altri mobili di pregio tra cui una libreria, un vano con tv a scomparsa e una credenza attrezzata con cantinetta.

Salone del Cranchi Sessantasette
Salone del Cranchi Sessantasette

La cucina è attrezzata e tra le opzioni c’è anche un frigorifero a doppia anta. La cucina e la timoneria possono essere vissuti come spazi in comunicazione oppure si possono tenere separati.

La porta d’ingresso sul lato caratterizza il locale timoneria del Sessantasette, Questa caratteristica, ereditata dal mondo superyacht, si unisce al posto di pilotaggio centrale con una seduta gemella. La console di guida è all’avanguardia e permette di gestire sia la navigazione che la domotica di bordo. Di fronte alla plancia troviamo la scala che porta sottocoperta.

Cranchi Sessantasette – Sottocoperta

Tra i focus negli interni del Cranchi Sessantasette c’è la cabina armatoriale, a tutto baglio. Qui è stato ricavato un letto centrale con testata incurvata. Il letto risulta isolato anche grazie all’originale rivestimento in pelle lucida applicata che da un effetto plissé.

Qui si trova una cabina armadio, un salottino con poltrone e tavolino e un grande bagno concepito con tre ambienti distinti: i servizi e la doccia infatti sono in locali separati dalla sala da bagno con i due lavandini.

Nell’opzione di layout con tre cabine, la suite armatoriale dispone di un’area office che, da un lato, affaccia verso l’esterno, per godere della luce naturale, e dalla parte opposta alla finestratura presenta uno specchio a tutta parete che amplia ulteriormente la percezione dello spazio. La cabina VIP e la cabina ospiti sono entrambe dotate di un proprio bagno e letto matrimoniale. Al posto dell’area office collegata alla suite armatoriale, si può avere una quarta cabina con letti a castello.

Cabina armatoriale del Cranchi Sessantasette
Cabina armatoriale del Cranchi Sessantasette

Per gli interni sono stati individuati i toni chiari, con legni biondi e pelli nei toni della sabbia, con una prevalenza di superfici opache. Questo da un’idea di calore e di eleganza. Il marmo – in color grigio imperiale – è usato nei bagni, mentre ricorrono nelle cabine e nel salone elementi scuri e lucidi, come i legni fiammati o le pelli in color moka.

 

Cranchi Sessantasette – Coperta e flybridge

Il pozzetto è delimitato a poppa da una seduta a cui si possono abbinare poltrone e tavolino basso. Questo spazio diventa così un’area lounge in cui rilassarsi e accogliere gli ospiti al loro ingresso in barca. In alternativa, se si preferisce usare questa parte della barca come veranda, si può scegliere di collocare un altro tavolo da pranzo da 6/8 persone: il divano di poppa infatti ha un’altezza ottimale per questa funzione.

Aprendo un’anta in continuità con il divano del pozzetto, si accede alla beach area. Questa è attrezzabile con delle chaise longue e raggiungibile in modo sicuro e agevole. Dotata di un lift che le permette di alzarsi, abbassarsi e di traslare in avanti, può diventare un’immensa terrazza sul mare. Aprendo il portellone del vano, si svela l’hangar, che può ospitare un tender da 3,25 metri o anche più grande se dotato di sistema di gonfiaggio/sgonfiaggio rapido della parte pneumatica prodiera.

Con due camminamenti simmetrici a destra e a sinistra della tuga, protetti da un’alta falchetta, si arriva all’air living ricavato a prua del ponte principale. Qui si trova il prendisole con spalliera regolabile, un divano fronte navigazione e due poltrone contrapposte servite da tavolini pivotanti. C’è poi anche uno spazio per i gavoni, un mini-frigo e una doccetta.

Sempre nella zona sottostante il pozzetto si trovano gli alloggi per i marinai con due letti separati, non a castello quindi, e bagno con doccia. In opzione, è possibile richiedere la cabina marinaio con letto matrimoniale.

Dal pozzetto di poppa con una scala si arriva al flybridge. Questo spazio è adatto per qualsiasi attività: navigare, pranzare, godersi l’aperitivo, rilassarsi. È una zona attrezzata con wet bar o kitchenette, un mobile con TV. Allo stesso tempo si crea un’elegante dinette composta da un tavolo espandibile attorniato dalle comode sedute. L’intera area è riparata da un T-top ad alta tecnologia, leggero e resistente.

Una porzione del tettuccio si apre con un sistema a lamelle creando tagli di luce e ombre. A prua si trova la seconda plancia di comando, quella del fly, dotata di una grande poltrona con doppia seduta e una seconda poltrona doppia sul lato sinistro. Da qui si può governare questo 20 metri con una visuale al top, a pieno contatto col mare. Il cruscotto qui è minimale con estetica e funzioni derivate dal settore automotive e capace di dare facile accesso a tutti i comandi.

Cranchi Sessantasette – Tecnologia e personalizzazioni

Come per il Settantotto, anche per il Sessantasette il cantiere offrirà numerose opzioni di personalizzazione che saranno incluse nel programma Cranchi Atelier.

Cranchi Yachts a bordo di questo yacht fa un largo uso della fibra di carbonio, di quelle aramidiche e di altre fibre hi-tech. Il cantiere ha infatti elaborato una matrice di resine e fibre che fosse adatta – per direzionalità e malleabilità – alle esigenze dell’industria nautica e che fosse capace di resistere al tipo di sollecitazioni a cui è sottoposta un’imbarcazione, migliorando così la resistenza e le performance dello scafo e delle altre strutture e ottenendo allo stesso tempo manufatti più leggeri.

La riduzione di peso è stato uno degli obiettivi nella progettazione del Sessantasette con la scelta di integrare l’uso della fibra di carbonio in molte parti della barca: dallo scafo ai piani di calpestio interni, dal T-top alla plancetta. La leggerezza ha chiaramente un valore anche in termini di sostenibilità perché limita il consumo di carburante a parità di prestazioni. L’uso delle fibre hi-tech consente inoltre di ridurre l’impiego di resine viniliche, migliorando ulteriormente l’impronta ecologica dello yacht.

Nell’attività di ricerca legata all’uso della fibra di carbonio, Cranchi Yachts si è ispirata ai settori dell’automotive e dell’aerospace. Da questi mondi arrivano le vernici, i fissanti adesivi che permettono fissaggi senza uso di viti o rivetti per l’abbattimento delle vibrazioni, i materiali fonoisolanti, fonoassorbenti e le barriere per lo smorzamento dei rumori e delle vibrazioni che assicurano risultati fonometrici molto interessanti.


Scheda tecnica della barca: Cranchi Sessantasette

Lunghezza f.t. LOA 20.8 m
LUNGHEZZA SCAFO /HULL LENGHT 18.73 m
LARGHEZZA MASSIMA / BEAM MAX 5.45
PESO CON MOTORI / DRY WEIGHT 36000 kg
ACQUE NERE / BLACK WATER CAPACITY 300 l
ACQUE GRIGIE / GRAY WATER CAPACITY 200 l
PORTATA PERSONE MAX / PASSENGERS 18 pax
CAPACITÀ SERBATOIO CARBURANTE / FUEL CAPACITY 4000 l
CAPACITÀ SERBATOIO ACQUA / FRESH WATER CAPACITY 900 l
MOTORIZZAZIONE / ENGINES 2 X Volvo Penta D13 IPS 1350
CARENA / HULL Aldo Cranchi
PROGETTO / DESIGN Centro Studi e Ricerche Cranchi
ART DIRECTION Christian Grande
CATEGORIA DI PROGETTAZIONE / DESIGN CATEGORY . . . B
*Dati di progetto non vincolanti

Tutte le informazioni su www.cranchi.com

L'articolo di Barche a Motore in poche parole
Il nuovo yacht di 20 metri flybridge all'italiana sta arrivando: Cranchi Sessantasette
Di cosa si parla
Il nuovo yacht di 20 metri flybridge all'italiana sta arrivando: Cranchi Sessantasette
I dettagli
Uno yacht di 20 metri che anche solo partendo dal nome non lascia il minimo dubbio. Sì, perché il Cranchi Sessantasette, del cantiere nautico Cranchi, si chiama così in tutto il mondo, non con la dicitura classica in numeri, 67, ma con la parola scritta per esteso e in italiano. Questa non è, chiaramente, che la punta dell'iceberg di quello che questo yacht a motore Cranchi racchiude dentro di sé. Andiamo con ordine e vediamo l'ultimo progetto del cantiere, pronto a debuttare all'inizio del 2022.
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