La Flagship Collection del cantiere italiano Cranchi Yachts ha segnato uno spartiacque nella storia del marchio: il Cranchi Settantotto ed il Cranchi Sessantasette sono oggi due modelli estremamente apprezzati sul mercato. Per il 2024 arriva un’evoluzione del modello più piccolo, di 67 piedi, che conservandone l’eleganza e lo stile punta su una linea più leggera e filante. Si chiama Cranchi Sessantasette 67 Corsa e debutterà all’inizio del 2024.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa
Il T-top sul flybridge, tanto apprezzato dagli amanti dell’ombra, è estaticamente meno accattivante di una sovrastruttura libera nella parte superiore. Il Sessantasette Corsa va proprio in questa direzione ed è la risposta italiana al successo che gli sportbrige stanno avendo, spinti in particolare dalla cantieristica “made in UK”.
Il “mini-fly” del nuovo Cranchi trasmette quindi un carattere più sportivo all’imbarcazione, accentuato da alcuni elementi come il pulpito più aggettante rispetto alla versione fly e alcuni accenti di colore rosso che caratterizzano il nuovo modello.
C’è poi un ulteriore tratto di stile che è la linea di bellezza rossa tra l’opera viva e la parte emersa dello scafo. Al contempo il colore rosso è poi sottolineato dalla parola Corsa presente nel logo della barca, così come alcuni dettagli degli arredi.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa – Esterni
A livello estetico il programma Cranchi Atelier anche per il Sessantasette 67 ft Corsa mette a disposizione tre diverse soluzioni di décor, studiate dal designer Christian Grande.
Il centro di gravità di questo scafo è il pozzetto di poppa che è pensato come un dehors, dal gusto mediterraneo, come già si evince dai colori e dallo stile. Le fughe del teak sono grigie mentre prendisole e sedute mettono in contrasto le superfici verticali in pelle nera e quelle orizzontali rivestite da tessuti più chiari, con un cordolo rosso a legare i due toni. Su questa versione diventa l’area sociale in cui alternare pasti e relax a bordo. A poppa è poi completamente aperta sul mare per accentuare al massimo il rapporto con l’ambiente esterno. Questa sezione è dominata da un un prendisole con materassi ad altezza divani, per non ostacolare la vista. In questo senso, come schienale, ci sono cuscini rimovibili che funzionano anche da schienale.
A livello di forniture, oltre ad un tavolo espandibile, c’è un divano a C e una dinette con cucina, frigo, icemaker e TV a scomparsa, dove sono anche posizionate delle bocchette per il raffrescamento utili nelle ore più calde. Ancora più a poppa troviamo la zona “beach club” con piattaforma mobile per semplificare imbarco e utilizzo di giochi acquatici, casse stereo e tender garage per un battello da 3.25 metri.
A prua è presente una seconda area conviviale, un pozzetto di prua con prendisole dotato di spalliera regolabile, divano fronte navigazione e due poltrone contrapposte servite da tavolini ruotabili.
All’interno della sovrastruttura, sempre sul piano di coperta, troviamo tre ambienti: il living con dinette, TV a scomparsa, divano free standing e tavolo basso, la cucina attrezzata, come da stile italiano, e la timoneria. La plancia di comando, centrale, ha una poltrona per il capitano e una seduta gemella. La console di guida è dotata del meglio che l’elettronica possa fornire ad oggi, per manovrare la barca e per gestire tutti gli impianti di domotica e intrattenimento.
Il living è in comunicazione con il dehors di poppa con una porta a vetri, mentre a tribordo all’altezza della plancia di comando si apre una porta che dà accesso al passavanti.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa – Sportbridge
Tutto il bello di navigare con lo sguardo a 360° sul mare senza nulla sopra la testa. Il fascino del flybridge vale la pena viverlo in prima persona per capirlo davvero. Questo è altrettanto godibile anche alla fonda essendo allestito con divano a L e prendisole ed è riparabile con una vela ombreggiante fissata a quattro aste rimovibili, scelta attuabile anche nella zona non coperta del pozzetto.
L’assenza di t-top, oltre ad alleggerire la linea, toglie anche peso a bordo e migliora la stabilità dal momento che il baricentro è più basso. In questo aiuta anche l’utilizzo della fibra di carbonio in varie elementi di bordo.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa – Cabine
Di fronte alla plancia si accede all’area sottocoperta che può essere scelta nella versione a tre o a quattro cabine. L’armatoriale è a tutto baglio con letto matrimoniale al centro della barca ed è servita da cabina armadio, un salottino con poltrone e tavolino (sfruttabile come vanity corner) e per un grande bagno concepito con tre ambienti distinti: i servizi e la doccia infatti sono in locali separati dalla sala da bagno con i due lavandini.
Molto volume è dedicato, poi, anche alla cabina VIP e a quella per gli ospiti che hanno entrambe un proprio bagno e letto matrimoniale. L’armatoriale può avere un’area office, ma qualora non fosse necessaria si può optare per una quarta cabina con letti a castello. Più a poppa si trovano gli alloggi per i marinai con due letti separati e bagno con doccia.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa – Motorizzazione
Avevamo visto come naviga il Cranchi Sessantasette in questo test. Il Sessantasette Corsa è uguale, sia in termini propulsivi (con gli IPS uniti ad una coppia di D13 Volvo Penta da 1000 cavalli a testa), che di domotica. Il peso minore di questa versione promette, però, consumi ottimizzati e una ancora miglior qualità della navigazione.
Cranchi Sessantasette 67 Corsa – Scheda tecnica
Lunghezza f.t. LOA | 20.8 m |
Lunghezza scafo LWL | 18.7 m |
Larghezza Beam | 5.45 m |
Pescaggio Draught | 1.6 m |
Disloc. Displacement | 41.000 kg |
IMPIANTI EQUIPMENT | |
Serb. acqua Water tank | 900 l |
Serb. combustibile Fuel tank | 4000 l |
SALA MACCHINE ENGINE ROOM | |
Motore Engine |
2 x Volvo Penta D13 + IPS
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Potenza Power | 2×1000 hp |
CE Category | B |
Carena Hull | Aldo Cranchi |
Progetto Project |
Centro Studi Ricerche Cranchi Yachts
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Art Direction |
Christian Grande
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1 commento su “Anteprima Cranchi Sessantasette 67 Corsa (20 m), lo sportbridge italiano”
Ho sempre amato i cranchi. Si dovrebbe abbatere il prezzo di vendita. Grazie. Filippo Agnini. Roma
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