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La nuova generazione flybridge Cranchi cresce con il nuovo Sessantasette, ancora una volta firmato da Christian Grande. Dove lo yacht elegante incontra una carena marina.
La rotta tracciata dall’ammiraglia flybridge Cranchi, il Settantotto (78 ft), prosegue anche sul Sessantasette (67 ft), lungo 20.8 metri, che si distingue per il suo aspetto protettivo in termini di linea, ma elegante e sinuoso. “Abbiamo sempre fatto barche pensate per navigare veramente, molto marine – ci racconta Paola Cranchi, Head of Communications del cantiere – ma devo dire che lo sforzo fatto su tutti i nuovi modelli in termini di design, che vede il saper fare del nostro Centro Studi Ricerche unito alla direzione artistica di Christian Grande, sta dando risultati davvero considerevoli”.
Cranchi Sessantasette
Non è un caso che entrambi i modelli abbiano esemplari venduti fino al 2024. Il detto inglese “less is more” qui trova una buona applicazione, per esempio in murata dove da prua a poppa, così come era stato per il Settantotto, troviamo il taglio delle finestrature sottocoperta che crea un’importante sottrazione di volume, tale da slanciare il profilo e capace di creare una simmetria di gusto con il salone.
A poppa si ha a disposizione una vera e propria beach area su una piattaforma dotata di lift che consente di movimentarla non solo verso l’alto o il basso, ma anche di traslare in avanti, e dietro il portellone trova spazio un tender di 3.25 metri gonfiato. Da qui anche l’accesso alla cabina marinaio con due letti separati (su richiesta matrimoniale) e un bagno dotato di doccia.
Cranchi Sessantasette
La posizione defilata permette di dare massima privacy agli alloggi per l’armatore e per i suoi ospiti, così come l’accesso alla sala macchine, che avviene dal fianco della tuga per lo stesso motivo.
All’interno, per contribuire a dare un’idea di spazio e di ariosità, il cantiere ha optato per vetrate molto grandi che attraversano tutto il salone, arredato secondo il gusto dell’armatore che viene guidato a scegliere tra una selezione molto raffinata di mobilio e materiali, con divani di dimensioni generose, un tavolo da pranzo quadrato che può accogliere fino a 8 persone, sulla destra un vano a scomparsa per la televisione, il tutto senza rinunciare alla vista sull’esterno. La timoneria ha una visibilità ottimale verso prua e sui lati, mentre è ben più difficile vedere verso poppa per via delle dimensioni e della tipologia stessa di imbarcazione.
In questo caso Cranchi ha lavorato con Raymarine per rendere in particolare questo modello un trionfo tecnologico. A bordo, oltre ai vari display Axiom, è disponibile anche il sistema di controllo digitale YachtSense e il sistema DockSense che, in sinergia con le telecamere FLIR, permette un controllo totale di ciò che si ha intorno, rimanendo comodamente sulla postazione di comando. La cucina, come si addice a un’imbarcazione italiana, è equipaggiata per non far mancare nulla e volendo si può anche installare un frigorifero a doppia anta. Uno dei focus del cantiere è stata l’areazione di tutta questa sezione, a partire dalla finestra apribile sul lato della cucina al portellone sul lato della plancia e, infine, il tambuccio controvento, al centro, che si apre con meccanismo elettrico, assicurando una ventilazione ottimale.
Cranchi Sessantasette – Coperta
All’esterno il pozzetto di poppa è pensato con una grande seduta con tavolino a cui aggiungere eventualmente anche delle poltrone per creare una zona lounge, oppure scegliere l’allestimento con tavolo da pranzo, intorno a cui possono mangiare anche otto persone. L’attenzione ai dettagli viene ribadita dalla scala che conduce al flybridge, realizzata in legno e molto larga, di bell’impatto dal punto di vista estetico e funzionale per quello pratico.
Cranchi Sessantasette – Salone
Una volta saliti sul fly potrete godervi lì anche tutta la giornata, essendo provvisto di wet bar o kitchenette, un mobile con TV, un tavolo espandibile con intorno le sue sedute ed elementi loose a poppa, sceglibili e posizionabili dall’armatore. Dinette e plancia di comando superiori sono entrambe protette da un t-top lamellare capace di aprirsi e lasciar passare i raggi con effetto suggestivo per gli occhi. A prua una terza zona esterna sia relax che conviale (dotata anche di un proprio frigo) e apprezzatissima dagli armatori soprattutto quando si è ormeggiati in porto e si vuole privacy.
Cranchi Sessantasette – Prua
Cranchi Sessantasette – Sottocoperta
Sottocoperta si può scegliere fra tre o quattro cabine, con l’armatoriale che nel primo caso è dotata anche di uno studio separato ideale per chi vuole passare lunghi periodi e utilizzare lo yacht al 100% come una casa. La master è dotata di letto matrimoniale centrale, cabina armadio, un’area salotto con poltrone e tavolo e, infine, di un bagno con i servizi e la doccia divisi dalla sala da bagno con i due lavandini.
Cranchi Sessantasette – Cabina
L’atmosfera calda e morbida di questa cabina, già vista anche in coperta, emerge nella cabina VIP e nella cabina ospiti entrambe dotate di bagno privato impreziosito con marmi pregiati. Su richiesta si può avere una quarta cabina con letti a castello.
Cranchi Sessantasette – Navigazione
Siamo saliti a bordo nel corso della presentazione ufficiale del cantiere, riservata a un ristretto numero di giornalisti, al Marine Test Center Cranchi di San Giorgio di Nogaro per vedere come naviga.
La motorizzazione è data da due Volvo Penta D13 con IPS1350 per un totale di 2.000 cavalli. Con a bordo circa 988 litri di carburante, 625 di acqua e 6 persone abbiamo navigato fino a 29 nodi con una velocità di crociera di 22 nodi a cui l’imbarcazione consumava poco più di 310 litri per ora. Determinante in questo senso la propulsione Volvo che, oltre a semplificare le fasi di manovra, permette anche di ottimizzare i consumi in particolare sulle lunghe navigazioni dove anche la tecnologia Raymarine, di cui vi abbiamo parlato prima, fa la differenza.
*dati rilevati da Barche a Motore – data collected byMotorboat Magazine
Cranchi Sessantasette – Dati navigaazione
SPEED in knots*
RPM
FUEL Litres / hour*
6.1
600
13
9.3
1000
40
10.8
1200
72
11.5
1400
106
12
1500
140
12.9 (min. planata)
1660
187
15.5
1800
240
17
1900
245
19.5
2000
280
22
2100
320
24
2200
330
27
2300
354
29.3
2400
385
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1 commento su “Cranchi Sessantasette (20 m), la prova di un flybridge italiano di classe”
Una barca davvero bella