Il Cranchi T36 Crossover del cantiere mescola in modo riuscito, caratteristiche specifiche di più tipologie differenti. Trawler all’apparenza, nonostante l’importante altezza della tuga, risulta proporzionato nelle dimensioni.
Cranchi T36 Crossover, una barca versatile
La lunga finestratura a murata del Cranchi T36 abbassa visivamente l’altezza dello scafo e la sovrastruttura totalmente vetrata e scura (che però racchiude la dinette, la postazione di guida e una cucina luminosissimi), tetto compreso, completa l’opera di snellimento. Un sapiente lavoro svolto dalla capace mano di Christian Grande, che ancora una volta si dimostra tanto bravo quanto originale.
Cranchi T36, il crossover del mare
Trawler vuol dire tanto spazio, interni funzionali e andamento lento. Se nella prima caratteristica siamo in linea con la classe di appartenenza, quando si va oltre si notano le prime contaminazioni. Il livello di finiture per stile, ricercatezza e possibilità di personalizzazione lo accomuna a un piccolo yacht. Anche la possibilità di avere una terza cabina a letti sovrapposti lo rende più simile a un cruiser tradizionale, visto che i trawler prediligono il numero ridotto di ospiti a bordo.
Così, le versioni disponibili per la zona notte sono due: due cabine e due bagni, con l’armatoriale a prua e la vip a letti accostabili a centro barca posizionati per paratia, e quella che rinuncia al secondo bagno per il suddetto locale notte. In questo caso, se si trasforma in cuccetta doppia anche il divano della dinette i posti letto diventano addirittura otto: un risultato ragguardevole per un natante.
Il Cranchi T36, lungo fuoritutto quasi 12 metri, ha lunghezza scafo di soli 9,99 metri, esentandolo dall’immatricolazione e rendendo quanto visto sopra diventa quindi ancora più significativo. Così come degne di nota sono le due anime naviganti dell’ultimo nato a Piantedo. Dislocante con medie da otto, nove miglia l’ora, come è natura del trawler, ma capace anche di cavalcare a velocità da coupé, con i 36 nodi che raggiunge grazie ai due entrobordo con piedi poppieri Volvo Penta. Qui il merito delle geometrie idrodinamiche va a Aldo Cranchi.
Le influenze esterne non mancano di apparire , tanto è vero che se l’immagine con cui il cantiere lo ha presentato lo vuole completo di mountain bike sul tetto, quasi a ricordare un’house boat, è anche vero che lo stesso tetto (per altro ottenibile di diverse colorazioni) può essere usato come un sun deck.
Scheda tecnica del Cranchi T36 Crossover
Loa: 11.85 m
B.Max: 3.53 m
Displ: 8.500 kg
Cabin: 2 or 3 cabins
Engine: Volvo Penta 2×300 hp
Max speed 36 knots