Rocciosa e molto brulla, ma anche per questo affascinante, lunare e selvaggia in molti sue parti, Creta è la più grande isola del Mar Egeo e uno dei luoghi più “lontani” del Mediterraneo. Stretta e allungata, per 250 chilometri, da ovest a est, Creta è circondata da numerosi isolotti, tutti disabitati, se si esclude Gavdhos, mentre al suo interno ospita possenti montagne che si allungano in una dorsale parallela a quella costiera, raggiungendo altezze superiori ai duemila metri. Siamo di fronte a un vero mosaico di paesaggi eterogeni oltre che antichissimi.
E anche se la caratteristica moderna di Creta è quella di essere una meta di mare, che offre a chi vuole scoprirla in barca una splendida serie di baie e spiagge da non perdere, non bisogna dimenticare che, da un punto di vista storico, l’isola è un tesoro da scoprire ancora oggi. Su tutta l’isola ci sono tante aree archeologiche, risalenti a epoche anche più recenti, ma davvero affascinanti. Esplorare poi Creta dal mare vuol dire ammirare quei magici promontori rocciosi che si tuffano a picco nel Mediterraneo fronteggiando le non distanti coste africane, lungo il litorale sud dell’isola. Oppure far rotta verso l’estremità occidentale del litorale nord di Creta, dove si trova il borgo di Kissamos: circondato dall’ampia baia cui dà il nome è il centro abitato più vicino alle deserte coste della penisola di Gramvousa, uno dei luoghi naturali più belli di tutta l’isola, sul quale spicca uno dei tanti Fortilizi eretti dai Veneziani. Fa il paio con quello di Spinalonga: è questo un piccolo isolotto che ospita infatti solo le rovine di un villaggio e le mura possenti di una rocca della Serenissima.