Stingher 32 GT, costruito da Italboats, è il modello scelto da Sergio Davì per la sua nuova avventura. La Japan Sea Expedition, uno dei progetti più ambiziosi e complicati del navigatore palermitano, vedrà come mezzo questo gommone di 10 metri.
Le altre avventure di Davì:
Sergio Davì è (ancora) da record: ha fatto Palermo-Los Angeles in gommone
Sergio Davì è da record: ha fatto Palermo-New York in gommone
Italia-Giappone su un gommone di 10 metri
In pieno salone di Düsseldorf, tra mille novità al debutto, arriva anche una notizia molto interessante di cui ci era già arrivata qualche suggestione. Lo Stingher 32 GT di Italboats è ufficialmente la barca con cui Sergio Davì partirà nel 2025 per la sua nuova impresa.
La rotta di Davì
Non sono ancora ufficiali tutte le tappe, anche perché dal punto di vista logistico il progetto è tutt’altro che facile, ma la Japan Sea Expedition si preannuncia già come la più tosta delle sfide di Davì. Zone desolate, punti caldi come il Mar Rosso, riformenti difficili, condizioni meteo complicate dai monsoni. Insomma, non proprio una semplice gita in alto mare quella che attende il navigatore palermitano.
Lo Stingher 32 GT
Il modello con cui Davì si prepara a navigare sarà, come di consueto, uno di serie a cui verranno fatte alcune modifiche sul piano di coperta. Probabilmente verrà installato anche un serbatoio più capiente per supportare le traversate più impegnative tra cui una di 1.000 miglia filate circa tra l’Oman e l’India.
L’altra modifica rispetto, ad esempio, al modello della foto sopra, è nel T-top che permetterà di avvolgere completamente davanti e sui lati la plancia di comando in caso di maltempo.
Italboats è un nome nobile della cantieristica italiana nell’ambito dei gommoni. Dal 1987, infatti, sono state tante le innovazioni apportate al settore da questo marchio a conduzione familiare. Un altro punto di forza, o meglio, motivo d’orgoglio, è la produzione interamente italiana di questi battelli compreso ciò che riguarda non solo la vetroresina, ma anche l’allestimento.
Dopo Nuova Jolly, partner di Davì nelle ultime due avventure, avvicendamento in campo, o meglio, in acqua. A motorizzare questo Stingher 32, invece, rimangono i fuoribordo Suzuki. In questo caso saranno due DF300 con doppia elica controrotante. Confermata la presenza anche di Simrad per l’elettronica e di Quick per gli accessori di bordo.
8 commenti su “Sergio Davì farà dall’Italia al Giappone sullo Stingher 32 GT (10 m)”
The Real Person!
Mi offro come mozzo di bordo.
The Real Person!
Da, ormai ,vecchio gommonauta dico che Lei è il mio idolo in assoluto.
Le auguro di navigare,verso l’oriente con tutta la bravura che l’ha accompagnata nelle altre precedenti straordinarie e uniche imprese.
Vai e giù la manetta !!!
Buona navigazione.
Cesare Cabano
Vercelli
The Real Person!
Ciao Sergio è da parecchio che non ci
The Real Person!
Con tutto quello che si trova in alto mare, tronchi relitti, cetacei, pirati ecc..ci vogliono sempre occhi aperti, bella avventura, cmq penso sarà sempre sotto controllo satellitare
The Real Person!
Sergio Davì è davvero un grande esempio per tutta la nautica Italiana.Volontà, capacità, e genialità.Lo aspettiamo a Trieste per farci raccontare le sue iniziative. Vai Sergio👏👏🇮🇹🇮🇹
The Real Person!
Sono lieto che venga proposta questa traversata.
La mia domanda è questa.
A cosa servirà ?
Aprirà una nuova serie di avventure ?
Qualcuno seguirà questa strada magari meno esperto e meno attrezzato e rischierà la vita
The Real Person!
un saluto affettuoso a Sergio e a tutti gli appassionati di nautica da diporto e, non solo: mi chiamo Marco e, sono anch’io un gommonauta, vorrei fare i complimenti più sinceri a Sergio per questa Sua nuova avventura marina, spero proprio che tu possa farcela anche questa volta!! solo una domanda: durante il viaggio, potremo in qualche modo seguire la tua avventura o no? spero di sì e Buona navigazione,
marco.
The Real Person!
A cosa serve? A rilasciare interesse per gommoni di dieci metri anche non immatricolati con 600 CV eliche controrotanti, non è specificato se immerse dislocanti o di superficie, ma con piede normale ridotti i vantaggi di superficie… Atlantico con fuoribordo fi fatto mezzo secolo addietro… Aprire rotte per viaggi avventura per borghesi annoiati? Forse, meno probabile. Sicuro un divertimento! Pirati? Quanti hanno imbarcazioni sufficientemente veloci? La traccia radar su radar civili su piccole imbarcazioni è modesta persino riducibili con un telo di copertura di materiale adeguato… Fortunato ad averi i mezzi per fare una cosa simile, propri e sponsor. Sono poche le imprese sportive, anche a motore, degli ultimi decenni. Auguri di successo e divertimento