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Gli schizzi del Domani E32, una barca elettrica e moderna che si ispira ai grandi classici del mondo dei motoscafi
E se fosse tornata la passione per i motoscafi di una volta, come gli iconici Riva degli anni ’60? A rilanciare il motoscafo classico nel 2019 ci sta provando un belga, Michael Goddaert anima del cantiere belga Domani, che al salone di Dusseldorf ha presentato il progetto del Domani E32 (9,50 m) che sarà in acqua entro l’estate. La grande differenza rispetto ai motoscafi del periodo d’oro, quelli della Dolce Vita degli anni ’60/70, sta nel rumore.
Barche di ieri VS barche di oggi
Il Domani 32 infatti naviga in perfetto silenzio, tanto quanto quelli del passato erano rumorissimi e se ne facevano un vanto, con tanto di scarichi cromati e fumanti a filo d’acqua. Ma i tempi sono cambiati e in questo nuovissimo nove metri che per il resto rievoca, attualizzato, il design delle barche aperte sportive del passato, non si sente nulla, se non il fruscio delle onde create dallo scafo quando si muove. Avviene grazie alla motorizzazione 100% elettrica che gli permette di raggiungere 20 nodi per mezzo del sistema Torqeedo Deep Blue 80i 1800 rpm.
L’autonomia massima che può raggiungere sono 200 km di distanza (ma navigando a 10 km/ora) ed è garantita da batterie 40kWh Samsung Lithium, identiche a quelle installate sull’auto elettrica, la BMW i3. Per ricaricarle bastano quattro ore in modalità rapida, 13 in quella standard. In alternativa si può scegliere la modalità ibrida, proprio come nelle auto oggi più vendute, con generatore interno di ricarica del parco batterie che alimenta il propulsore elettrico.
Le innovazioni sul Domani E32
Sul Domani E32 è prevista anche una delle innovazioni di oggi che mancava sui motoscafi a cui si ispira: lo stabilizzatore, che mantiene la barca immobile senza rollio sia in navigazione, sia all’ancora. Un altro elemento innovativo è la possibilità di scegliere tra tre versioni: hard top, soft top, targa, o open. Ulteriore caratteristica che rende differente il Domani E32 rispetto ad una barca di analoghe dimensioni del passato è il peso che è di 2.000/2.200 kg, almeno la metà di un motoscafo di 40/50 anni fa. Un bel salto in avanti, merito della costruzione in vetroresina hi-tech, ma anche grazie all’assenza di pesanti motori termici. La leggerezza va a tutto vantaggio del passaggio sull’onda più morbido e confortevole per chi sta a bordo oltre al risparmio di energia all’avanzamento sull’onda che significa minori consumi.
Per quanto riguarda il design vi basta guardare gli schizzi in questa pagina per rendervi conto che i richiami ai motoscafi del passato sono tanti, tantissimi. E non è certo un male per chi vuole una barca “glamour”, con un’eleganza che molte barche di oggi non hanno più.
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