Siamo andati a scovare nel nuovo Regolamento di attuazione del Codice del Diporto cosa è cambiato dal 21 ottobre per le dotazioni di bordo per la sicurezza sulle barche che battono bandiera italiana.
Meno razzi di segnalazione, fuochi a mano e boette fumogene, possibilità di sbarcare la zattera se si naviga entro le 12 miglia dalla costa e di usare quella costiera se si resta entro i limiti della nostra zona Sar (Search and Rescue). E poi obbligo di identificare i giubbotti di salvataggio e di dotarli di una luce ad attivazione automatica, di avere a bordo lo scandaglio, la tabella dei segnali visivi diurni e notturni, la cintura di sicurezza e anche l’arrivo di una serie di dotazioni “raccomandate”, che in realtà sono un po’ più che tali. Il nuovo Regolamento di attuazione del Codice del Diporto, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 21 settembre e in vigore dal 21 ottobre, ha portato una ventata di novità nel settore che va a toccare quasi tutti gli ambiti della nautica, compresi i mezzi di salvataggio e le dotazioni di sicurezza “minime” che bisogna avere a bordo in base alla distanza di navigazione dalla costa. In molti casi le nuove disposizioni entrano subito in vigore, in altri è previsto un anno di tempo per adeguarsi. Vediamo quindi cosa cambia rispetto a prima e come mettersi in regola prima di alzare le vele per evitare brutte sorprese.
Dotazioni di bordo
Giubbotti di salvataggio
Innanzitutto, per questi mezzi di salvataggio individuali c’è una piccola rivoluzione lessicale: quelle che il vecchio regolamento chiamava “cinture di salvataggio” diventano “giubbotti di salvataggio”, ponendo fine a possibili fraintendimenti. Per questi arriva inoltre obbligatoria l’identificazione, indicando la sigla e il numero di iscrizione della barca o il suo numero di identificazione registrato nell’Archivio Telematico Centrale delle Unità da Diporto (ATCN). Diventa quindi più complicato spostarli da un’unità all’altra. Il nuovo regolamento prescrive che il giubbotto di salvataggio deve essere “sempre indossato” in caso di navigazione notturna o in solitaria: occhio ai controlli in mare. Deve inoltre essere indossato (minimo di classe 50), indipendentemente dalla distanza dalla costa, anche da chi naviga su derive a vela, oltre che, come in precedenza, da chi usa tavole a vela, kitesurf, moto d’acqua e unità simili (compresi i trasportati).
Salvagente anulare
L’obbligo di avere a bordo il salvagente anulare con cima si sposta alle navigazioni oltre 1 miglio dalla costa; in precedenza era previsto a partire dai 300 metri dalla costa.
Zattera di salvataggio
Le unità che navigano oltre le 12 miglia dalla costa ed entro i limiti della zona Sar, l’area di ricerca e soccorso nazionale, se munite di strumenti elettronici per la geolocalizzazione (per esempio un gps) possono imbarcare al posto della zattera tradizionale quella “costiera”, prevista per la navigazione entro le 12 miglia dalla costa. Ha dimensioni minori, è più leggera, è più economica, ma offre anche meno protezione.
- I gommoni, compresi quelli a carena rigida, sono esentati dall’obbligo di imbarcare la zattera costiera se navigano entro le 12 miglia di distanza dalla costa e hanno a bordo il kit di sopravvivenza in dotazione nella zattera di riferimento oltre a un estintore aggiuntivo a quelli previsti.
Cosa si intende per kit di sopravvivenza? Quelli standard per zattera entro le 12 miglia, di solito comprendono soffietto di gonfiamento, coltello a lama fissa con impugnatura galleggiante, torcia elettrica stagna dotata di idonee pile elettriche conservate separatamente in una busta stagna, kit di riparazione (una serie di pezze di varia misura e mastice), 2 pagaie, 2 spugne, un fischietto, contenitore di acqua (0,250 litri per persona).
- I gommoni devono essere comunque marcati CE di categoria A, B o C e conformi agli standard UNI EN ISO 6185. La zattera costiera per la navigazione entro 12 miglia di distanza dalla costa può essere sostituita da un tender con marcatura CE, purché sia pronto all’uso, con un dispositivo di risalita a bordo, abbia un kit di sopravvivenza come previsto per la zattera di riferimento e sia in grado di imbarcare il numero di persone presenti a bordo compreso l’equipaggio.
Fuochi a mano
Diminuisce il numero dei fuochi a mano a luce rossa da tenere a bordo: 3 invece di 4 per le navigazioni “senza limite” e 2 invece di 3 per quelle “entro 50 miglia” dalla costa. C’è anche la possibilità di sostituire i fuochi a mano con un dispositivo a led conforme alle norme Solas Med.
Boette fumogene
È prevista una boetta fumogena in meno (2 invece che 3) per le navigazioni “senza limite”.
Razzi
Diminuiscono anche i razzi a luce rossa: 3 invece di 4 per le navigazioni “senza limite” e 2 invece di 3 per quelle “entro 50 miglia” dalla costa.
Orologio
L’obbligo di avere a bordo l’orologio si estende a chi naviga oltre le 6 miglia dalla costa. Finora era previsto a partire da oltre le 12 miglia dalla costa.
Pallone nero
Entra nella tabella delle dotazioni del regolamento il pallone nero da mostrare quando si è alla fonda. In realtà era già obbligatorio in base al Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare (Colreg), ma spesso era “dimenticato”; in questa maniera diventa organico con le altre dotazioni. L’obbligo di averlo riguarda le unità che superano i 7 metri di lunghezza per le navigazioni oltre i 300 metri dalla costa.
Fischio e campana
Dalle nuove dotazioni di sicurezza scompare la voce “apparecchi di segnalazione sonora”, sostituita da quella “fischio e campana (per le unità di oltre 12 metri di lunghezza)”. Sono obbligatori per navigazioni da oltre 1 miglio dalla costa. La campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile.
Strumenti di riposizionamento
Tra gli strumenti di geolocalizzazione non è più indicato il Loran, ormai desueto, resta il solo GPS.
EPIRB
La radio-boa satellitare deve essere del tipo con doppia frequenza di funzionamento (406 e 121,5 MHz). L’Epirb ora può anche essere sostituito da un telefono satellitare purché dotato di un dispositivo per inviare messaggi di soccorso all’IMRCC, il centro nazionale di soccorso in mare della Guardia Costiera, nonché conforme a una serie di standard indicati nella tabella delle dotazioni.
Bussola
La tradizionale bussola magnetica può essere sostituita con una bussola elettronica. È previsto che le tabelle delle deviazioni della bussola delle imbarcazioni devono essere aggiornate solo in caso di modifica degli apparati o delle strutture che possano produrre differenziali elettromagnetici.
Luce ad attivazione automatica
Entra in tabella delle dotazioni la luce ad attivazione automatica da installare sui giubbotti di salvataggio. L’obbligo in questo caso va in vigore un anno dopo la pubblicazione del Regolamento (21/10/2025).
Scandaglio
Nuovo anche lo scandaglio, che può essere elettronico o manuale; in quest’ultimo caso deve arrivare a una profondità di 20 metri. L’obbligo va in vigore un anno dopo la pubblicazione del Regolamento (21/10/2025).
Tabella dei segnali
Tra le nuove dotazioni obbligatorie c’è anche la tabella dei segnali visivi diurni e notturni del Regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare (Colreg). L’obbligo va in vigore un anno dopo la pubblicazione del Regolamento (21/10/2025).
Scadenze e controlli
Oltre a rispettare le eventuali scadenze prescritte dalle norme, il nuovo decreto dispone che per le dotazioni di sicurezza il diportista deve osservare le raccomandazioni del fabbricante indicate nella documentazione a corredo o stampigliate sul prodotto.
Dotazioni di bordo aggiuntive
Per la prima volta, oltre alle dotazioni minime obbligatorie, il regolamento indica ulteriori dotazioni “raccomandate” per tutte le imbarcazioni e i natanti. Non si tratta quindi di materiale da avere obbligatoriamente a bordo, ma neppure da considerare con leggerezza. Infatti, va considerato che il decreto modifica l’articolo del regolamento in cui è richiamata la responsabilità del comandante. Quella che specifica di “dotare l’unità degli ulteriori mezzi e delle attrezzature di sicurezza e marinaresche necessarie in relazione alle condizioni meteo-marine e alla distanza da porti sicuri per la navigazione che intende intraprendere”, a cui viene aggiunto “anche avvalendosi delle dotazioni raccomandate”.
Ulteriori dotazioni raccomandate: Per tutte le unità |
Senza limite |
Entro 50 miglia |
Entro |
Entro |
Ancora |
x (2) |
x |
x |
x |
Cima idonea per il traino dell’unità |
x |
x |
x |
x |
Cime di ormeggio |
x (4) |
x (4) |
x (3) |
x (2) |
Parabordi |
x |
x |
x |
x |
Mezzo marinaio |
x |
x |
x |
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Secchio |
x |
x |
x |
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Torcia stagna |
x |
x |
x |
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Coltello galleggiante |
x |
x |
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coni di legno tenero per le prese a mare |
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Attrezzi e parti di ricambio |
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Tabella di stivaggio dell’equipaggiamento |
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Salvagente anulare aggiuntivo o sistema galleggiante di recupero “uomo a mare” |
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Bussola magnetica aggiuntiva (se a bordo c’è una bussola elettronica) |
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VHF aggiuntivo, anche portatile |
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Sistema di allarme e/o localizzazione dell’uomo in mare |
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