Mediterraneo, 10 posti che ti faranno innamorare a prima vista

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Kastellorizo

Le barche a motore “mediterranee” sono una passione per moltissimi armatori e non sono solo un genere di barca, ma un vero e proprio modo di vivere il mare. Questa filosofia è nata nel Mar Mediterraneo, tra baie mozzafiato e porti che sanno di storia, tra marinai, armatori e pescatori. Sono luoghi, questi, che rimangono nel cuore di chi ci naviga sopra, perché è dalla barca si conoscono quei luoghi altrimenti inaccessibili a tutti gli altri.

1. Bodrum (Turchia)

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La città, situata nel sud-ovest della Turchia, altro non è che la antica Alicarnasso, governata dal leggendario re Mausolo (da cui la parola mausoleo): Bodrum trasuda di storia, a cominciare dal gigantesco castello medievale, edificato dai Cavalieri di Rodi, che custodisce l’entrata della baia. Punto d’unione tra Egeo e Mediterraneo sin dall’antichità, Bodrum è conosciuta per i suoi cantieri di barche da diporto. Anche oggi, gli uomini del mestiere continuano la tradizionale costruzione di imbarcazioni quali il Tirhandil, con la prua e la poppa a punta e la “Gulet”, con un baglio largo e la poppa rotonda. Esplorate la costa nei dintorni della città, ricca di grotte e anfratti, e non dimenticate di immergervi alla ricerca delle coloratissime spugne.

2. Bonifacio (Corsica)

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L’ingresso nel lungo e stretto fiordo che termina con un delizioso porticciolo merita da solo la vista. La cittadina si arrampica tra le alte pareti in calcare bianco, che la rendono un approdo sicuro, ma soprattutto unico al mondo. Respirate l’aria dal profumo di sale, ne vale la pena.

3. Dubrovnik (Croazia)

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Acque cristalline, condizioni meteo ideali e oltre 1200 tra isole e isolette da esplorare rendono la costa dalmata meta per eccellenza di una crociera in Adriatico. Non a caso è stata inclusa nei “50 migliori posti da visitare in barca prima di morire” dal giornalista americano Chris Santella. Dubrovnik è la ciliegina sulla torta: uno dei porti medievali meglio conservati del Mediterraneo, dopo il restauro e la riparazione dei danni provocati dai bombardamenti del ’91 è stata dichiarata patrimonio dell’umanità UNESCO.

4. Formentera (Spagna-Baleari)

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Se la trasgressione e il turismo sfrenato non fanno per voi, evitate di ormeggiare a Ibiza e calate l’ancora nei pressi di Formentera: ammirerete panorami di uguale bellezza e acque altrettanto limpide, ma molto meno affollate (agosto escluso). Uno spettacolo unico è offerto dalla spiaggia rosa di S’Espalmador, isoletta a soli 150 metri dalla punta nord di Formentera: si può tranquillamente dar fondo in 4-5 metri d’acqua e godersi uno dei ripari più belli del Mediterraneo.

5. Golfo del Quarnaro (Croazia)

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Il braccio di mare che separa l’Istria dalle isole di Lussino e Cherso è un “must” di ogni navigazione in Adriatico che si rispetti. Luogo di grandi tradizioni marinare, vide crescere il celebre ammiraglio Agostino Straulino, nato a Lussinpiccolo. Da qui si raggiunge Krk, la più estesa delle isole dalmate famosa per le sue sinuose colline coperte di profumata macchia mediterranea e le sue grotte carsiche. Fate sempre attenzione alla bora.

6. Gramvousa (Grecia-Creta)

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Uno dei posti più magici e selvaggi dell’isola di Creta, sormontato dalla fortezza veneziana più importante dell’isola, è ideale come punto di partenza per fare poi navigare fino alla vicina laguna di Balos. Il mare a ridosso della fortezza assume una originalissima tinta verde-blu. Oggi Gramvousa è un’oasi naturale protetta.

7. Kastellorizo (Grecia – Dodecanneso)

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È la più piccola delle isole del Dodecanneso. A 70 miglia da Rodi, rappresenta l’estremo avamposto orientale della Grecia. Si può ormeggiare dovunque e la zona è nota per meteo molto tranquillo. Un piccolo angolo di paradiso sperduto salito alla ribalta nel 1991 quando Gabriele Salvatores girò sull’isola il suo capolavoro “Mediterraneo”. Purtroppo, sono aumentati in maniera forte i flussi turistici, soprattutto nel periodo estivo. Il periodo migliore per calare l’ancora è tra settembre ed ottobre quando potrete godere di acqua limpidissima e dei tramonti mozzafiato in tutto relax. Remember that night, white steps in the moonlight (“ricorda quella notte, passi bianchi al chiaro di luna”) recita l’incipit della canzone “Castellorizon, on a island” del leader dei Pink Floyd David Gilmour, stregato dal fascino dell’isola. Esplorate questi 9 kmq di incanto e poesia, e non dimenticate di gustare l’ottima moussaka!

8. Porquerolles (Francia)

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Comodamente raggiungibile da Hyères, la più grande delle Isole dell’Oro, a nord, vanta ampie spiagge, mentre a sud il profilo della costa si fa più frastagliato, coronandosi con la classica macchia mediterranea: passare una notte in rada tra il profumo dei pini e dell’erica è un’esperienza emozionante, come immergersi nelle acque cristallo circondati da pesci di ogni tipo. Meritano una visita anche le più piccole Port-Cros (sede dell’omonimo parco naturale) e Île du Levant, dove nel 1931 venne fondato uno dei più longevi villaggi naturisti, Heliopolis.

9. Saint Tropez (Francia)

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La più classica delle perle della Costa Azzurra con la sua splendida citadelle fortificata e il borgo medievale. Anche se, sino agli anni ’50, era un semplice villaggio di pescatori, è diventata un luogo di fama internazionale per essere stato lo sfondo di “Piace a troppi”, il film del 1957 che lanciò Brigitte Bardot come star europea e per la famosa canzone “Saint-Tropez Twist” di Peppino Di Capri. Il porto commerciale si trasformò presto in resort turistico e attualmente ospita i grandi yacht appartenenti al jet-set internazionale, conservando, però, intatto tutto il fascino della Francia mediterranea.

10. Zante (Grecia ionica)

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Ne mai più toccherò le sacre sponde, ove il mio corpo fanciulletto giacque, Zacinto mia, che te specchi nell’onde del greco mar da cui vergine nacque. Nelle parole di Ugo Foscolo rieccheggia il mito di Zante, o Zacinto, grande isola del Peloponneso, che diede i natali al poeta. Nella foto, uno dei suoi angoli più famosi, la cosiddetta “spiaggia del Relitto” o del “Navagio”: raggiungibile solo via mare, deve la sua fama al relitto del MV Panagiotis, imbarcazione usata per il contrabbando di sigarette arenatasi in loco nel 1982. Il 12 agosto del 1953 l’isola venne devastata da un forte terremoto, ma adesso è tornata al suo splendore. Se siete appassionati di fauna marina, vi consigliamo la zona sudovest dell’isola: all’interno del parco nazionale marino di Zante potrete ammirare alcuni esemplari dell’ormai rarissima Caretta caretta, la tartaruga mediterranea.

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