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Non sappiamo con esattezza quando potremo tornare in barca per l’estate. In vista della fine del lockdown, programmata per gli inizi di maggio proviamo a farci un’idea di come potrebbe essere questa fase, punto per punto.
Ieri intanto, dopo un incontro di Confindustria Nautica con la stampa, abbiamo saputo anche di un ipotetico protocollo di comportamenti e buone norme da seguire per diminuire al massimo i rischi di contagio nel mondo del diporto, inviato dall’associazione al Governo.
Ora vediamo come, presumibilmente, saranno le nostre crociere a prova di virus, nel caso in cui siate gli armatori o abbiate preso a noleggio una barca.
Pianificazione in remoto. Prendiamola larga, partendo dall’organizzazione della crociera. Per un po’ dovremo scordarci delle cene a casa tra amici in cui prendeva forma l’itinerario da seguire, o gli incontri in banchina: ben vengano le riunioni virtuali con WhatsApp, Zoom, Google Duo e tutte le piattaforme di “chatting”.
Cambusa
Cambusa online e abbondante. Dato che è sconsigliato al massimo frequentare spazi affollati o con rischio di assembramento, componente la vostra cambusa sfruttando i tanti servizi di spesa online e di consegna “contactless”. Organizzatevi in modo tale da avere le vivande consegnate a casa il giorno prima o lo stesso dell’imbarco: le porterete a bordo dopo aver sanificato quello che riterrete con prodotti disinfettanti. In caso di crociera di più giorni, le provviste (acqua compresa) dovranno essere ben studiate e abbondanti. Non date per scontati ristorantini sul mare e aperitivi! Ma sarà divertente, basta adattarsi.
L’arrivo al Marina o al Circolo.
A meno che non teniate la barca in spazi demaniali non sorvegliati, marine e circoli, che hanno modo di regolamentare gli ingressi dei soci, provvederanno all’imbarco sicuro. Ovvero, il loro personale si sincererà dello stato di salute di voi e dell’equipaggio, provvedendo al controllo del certificato che attesta il vostro stato di salute rilasciato dal sistema sanitario nazionale (sia esso consultabile via App o un cartaceo da tenere con voi), poi agirà in modo tale che non ci siano assembramenti in banchina.
Se invece non tenete la barca in una struttura controllata, vale il buon senso: se vedete che sul pontile ci sono altre persone, attendete il vostro turno. Potreste anche valutare l’ipotesi di sentirvi telefonicamente con i vostri vicini di barca per non ritrovarvi fianco a fianco nello stesso momento. Una barca in media è larga 4 metri ma in tempi di distanziamento sociale è meglio prendere tutte le precauzioni.
Equipaggio “pulito”. Se navigate in famiglia, nessun problema. Se avete deciso di affrontare la navigazione con vostri amici e conoscenti, dovrete verificare in anticipo, presumibilmente tramite App come la tanto discussa “Immuni”, che nessuno sia venuto a contatto con persone colpite dal Covid-19.
Quasi pronti.
Ok, ci siamo, potete salire a bordo (diamo per scontato che fino ad ora siete stati tutti con la mascherina): se nessuno è salito in barca prima di voi (personale del marina, gente a cui avete demandato controlli pre-partenza) sarà necessaria una sanificazione della barca. Potrete averla commissionata a un’azienda esterna oppure disporre di un piccolo sanificatore a ozono che faccia il lavoro in un’oretta. Una volta a bordo, siete al sicuro. Sarà come stare a casa vostra! Una volta mollati gli ormeggi, potrete anche levarvi le mascherine e godervi appieno l’aria di mare.
E questo è il bello. La barca, in mare, è il luogo più sicuro del mondo, parlando di rischio di contagi. Nulla cambierà rispetto ai tempi pre-Covid. Via libera alla navigazione, senza limiti. Ma con coscienza: ricordate che avarie e ‘pirlate’ , oltre che a mettere a repentaglio la sicurezza vostra, dell’equipaggio e della barca, potrebbero costringervi a chiamare soccorso. E con l’arrivo dei soccorsi aumenterà anche il rischio di contagio. Una sola raccomandazione: se vi fermate in rada e volete fare il bagno, date fondo a una ragionevole distanza rispetto alle altre barche!
Il piacere della rada.
Diamo per scontato che la crociera ai tempi del Covid-19 sia all’insegna del “passare la maggior parte delle notti in rada”: proprio per questo, dovrete aver attrezzato la vostra barca al meglio. Magari una doppia ancora per affrontare eventuali condizioni critiche, un grippiale per scongiurare il rischio incagli, una buona app con cui monitorare eventuali spostamenti della barca all’ancora. E, dato che avrete bisogno di energia per le utenze, valutate l’installazione di pannelli solari, idrogeneratori e turbine eoliche.
Il rientro a terra.
Se avete la necessità di sostare in un porto o state rientrando nel vostro posto barca dalla vostra crociera, per prima cosa dovrete avvertire il personale del marina, del porto o della struttura con largo anticipo, in modo tale che possa organizzare l’ormeggio evitando assembramenti. Pensate d’estate, quando i porti sono trafficati. E magari vi trovate ad ormeggiare in un posto stretto stretto tra due barche gremite di gente, con buona pace del distanziamento sociale. Avvisando in anticipo, questo non accadrà.
L’ormeggio.
Ok, state arrivando al posto barca. Indossate le mascherine. A meno che non siate sicuri che ormeggerete senza l’aiuto di nessuno, mettetevi i guanti da vela, meglio se con sotto guanti in silicone o quelli per lavare i piatti. Sarete così protetti da sporco e graffi ma soprattutto dal rischio di contagio. Tenete presente che il personale del marina vi lancerà le cime! Crociera finita!
CASO 2. IN CROCIERA CON UN CHARTER
Qualora abbiate deciso di noleggiare una barca per l’estate, valgono tutte le regole di cui sopra.
Sanificazione.
Accertatevi però che la compagnia di charter effettui una sanificazione professionale della barca prima del vostro utilizzo e che non ci siano contatti con i clienti precedenti e successivi. Usate il buon senso: non salite a bordo se c’è ancora qualcuno in barca (magari il personale che sta finendo le pulizie).
Conoscere la barca e lo skipper.
Se si noleggia la barca con skipper, accertatevi che questo non sia venuto a contatto con persone che hanno contratto il Covid. Se avete noleggiato senza skipper, solitamente prima dell’imbarco c’è un briefing con il responsabile del charter in cui vi spiega tutto quello che dovete sapere sulla barca, dove si trovano le dotazioni, le batterie, etc. E’ molto probabile che questo verrà fatto in remoto, con una videochiamata o un video, per evitare contatti.
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1 commento su “Se quest’estate andremo in barca (privati o charter), ecco come sarà”
Buongiorno
Come comportarsi nel caso un’azienda lavori con mini crociere giornaliere in gommone con 12passeggeri