Ecco il fuoribordo elettrico di Yamaha che funziona in mare – VIDEO

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Fuoribordo elettrico Yamaha
Fuoribordo elettrico Yamaha

La gamma di motori elettrici Yamaha si arricchisce di un modello specifico per l’acqua salata. Ecco il video.

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4 commenti su “Ecco il fuoribordo elettrico di Yamaha che funziona in mare – VIDEO”

  1. Yamaha vende motori termici e non ha interesse a divulgare dei motori elettrici seri che potrebbero fare concorrenza ai suoi motori stessi, perciò presenta questi giocattoli che si possono montare sui canotti per far giocare i bambini o al più per fare traina con una barchetta minuscola. E’ anche vero che non essendoci ancora incentivi per l’acquisto di motori ecologici nella nautica, le aziende sanno già che produrre motori marini elettrici equivarrebbe a un salto nel buio, anche perché il diportista medio cerca ancora le prestazioni, da godere in quel breve tempo di utilizzo della barca da diporto, piuttosto che l’ecologia e il risparmio in caso di una più lunga navigazione.

    1. tanto l’elettricita’ che fa andare i motori chiamati ecologici o verdi, viene prodotta col petrolio gas o carbone, con grande spreco di energia per trasformazione…..

  2. Ettore Fiorini

    Il motore elettrico è di gran lunga più efficiente e affidabile di qualsiasi altro tipo di motore, con l’evoluzione del brushless, esente da spazzole, le sole parti meccaniche ad essere a contatto sono i cuscinetti dell’asse del motore, la notevole coppia motrice non ha bisogno di demoltipliche ( ingranaggi vari) tutto a vantaggio dell’efficenza e dell’affidabilità, il problema sono le batterie che per fortuna hanno avuto una notevole evoluzione.

  3. E la benzina quanta energia richiede per essere prodotta e trasportata fino al distributore? Quanta energia ci vuole per estrarre il petrolio? Quanto per trasportarlo fino alle raffinerie? Quanto inquinano le petroliere? Che danno fanno all’ambiente? Quante persone muoiono di malattie polmonari ogni anno? Quanti disastri succederanno ancora prima che gente come te riesca a capire che dobbiamo ridurre progressivamente il consumo di combustibile fossile, come già sta succedendo nelle centrali termoelettriche, dato che siamo al 40% di energia prodotta da fonti
    rinnovabili ed è un dato in costante crescita anche se chi non riesce a togliersi l’abitudine alla puzza, al rumore e allo spreco di un motore col 30% di rendimento continua a negare il cambiamento. In questi mesi potrai cogliere l’occasione per iniziare ad abituartici, augurandoci di poter riprendere una vita normale, magari più sana e sicura.

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