BRP, già famosa con i marchi di fuoribordo Evinrude e Johnson, torna in campo con un nuovo motore fuoribordo Rotax. Il gruppo lo definisce un motore con tecnologia Stealth, di fatto semi-nascosto sotto la barca, e sarà offerto in motorizzazione da 115 a 150 cavalli.
BRP lancia il fuoribordo Rotax stealth (da 115 a 150 cavalli)
Dopo un’assenza durata ben due anni (qui la notizia di Evinrude che smette di costruire fuoribordo), il gruppo torna sul mercato con un motore tutto nuovo. Di fatto il motore stealth Rotax è fuoribordo e condivide, stando alla prima comunicazione di BRP, questi aspetti con quelli tradizionali:
- prezzo
- prestazioni
- maneggevolezza
- facilità di manutenzione
Cosa cambia allora? Che il motore fuoribordo Rotax sia praticamente invisibile, nascosto sotto la barca. Questo porta con sé il grande vantaggio di avere a poppa la piattaforma in tutta la sua estensione e al contempo non avere una sala macchine che sacrifica spazio sottocoperta. Un problema, questo, a cui fino ad ora solo De Antonio Yachts era stato capace di dare una risposta funzionale con i suoi fuoribordo tradizionali, ma nascosti.
Di fatto sarà un fuoribordo semi-sommerso e sarà offerto nelle configurazioni da 115 CV e 150 CV. Stando alle dichiarazioni di BRP, il nuovo motore fuoribordo Rotax offre un’efficienza del carburante superiore del 20% rispetto ai motori fuoribordo tradizionali. Allo stesso tempo promette anche una riduzione del 12% delle emissioni dichiarabili e una riduzione del 98% del monossido di carbonio al minimo rispetto ai principali motori fuoribordo.
Perché il fuoribordo Rotax è chiamato “stealth”?
Definire un nuovo motore stealth è di sicuro evocativo e d’impatto. Ma perché il fuoribordo Rotax viene chiamato così? Il motivo è presto detto. Trovandosi sotto la poppa, semi-sommerso, ad un primo impatto è quasi invisibile e poi per via della sua posizione risulta anche più silenzioso rispetto ai motori tradizionali fuoribordo.
Dove sarà installato il fuoribordo Rotax
BRP ha ora in programma il lancio di imbarcazioni Manitou, Alumacraft e Quintrex completamente ridisegnate e dotate del nuovo motore fuoribordo Rotax, parzialmente “nascosto” sotto l’imbarcazione.
“Oggi siamo orgogliosi – racconta Karim Donnez, presidente del Marine Group di BRP – di presentare i nuovi pontoni Manitou e le imbarcazioni Alumacraft e Quintrex. Costruiti sulla base delle rispettive eredità dei marchi, ed elevati grazie all’approccio progettuale unico di BRP e alla tecnologia dei motori invisibili, questi nuovi prodotti sono molto più distintivi, contemporanei e spaziosi. Questa è solo la prima ondata di ciò che ci siamo prefissati di realizzare nel nostro settore nautico, e abbiamo intenzione di continuare a spingere la tecnologia ancora più in là”.
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2 commenti su “BRP lancia il nuovo fuoribordo Rotax “semi-immerso” (da 115 a 150 cavalli)”
Mi auguro possa riscattarsi con questo prodotto una volta per tutte. Analizzando attentamente la sezione del motore con i suoi organi interni, sembra si possa attribuire la genesi del powertrain in questione ai motori Evinrude E-Tec G2 a iniezione diretta. Il fatto che le cavallerie proposte siano 115-150cv potrebbe essere più che una coincidenza. Parliamo proprio degli ultimi fuoribordo Evinrude aggiornati, prima che la casa chiudesse i battenti. Non vorrei che fossero i medesimi propulsori, che anziché, avere uno sviluppo verticale, la casa, abbia provveduto ad adattarli con un layout orizzontale. Vista in ottica di risparmio economico è certamente una cosa furba. Questo però implica una serie di riflessioni, una su tutte, la complessità nella trasmissione del moto all’elica. In sezione sono visibili due alberi a gomiti, questo porta sulla carta a una certa dispersione meccanica nella trasmissione del moto, con perdite ad ogni regime di rotazione. Il motore inoltre assumendo questa configurazione risulta parzialmente immerso. I vantaggi sono certamente un occultamento, da qui la denominazione “stealth”, pertanto minor ingombro nella zona dello specchio di poppa, di contro, parliamo di organi meccanici immersi in ambiente marino. Gli ingegneri BRP potranno garantirne la sicurezza e affidabilità nel tempo? Inoltre, come si accede al vano motore in mare? Che angolo di inclinazione può assumere il piede, dato l’ingombro orizzontale? Tutti quesiti che al momento non trovano risposte. Spero abbiano fatto tutti i calcoli del caso, data la nomea dei prodotti Evinrude, non certo entusiasmante, negli ultimi anni di attività. Ecco quindi che subentra l’altra mossa da parte del gruppo BRP, appellare il propulsore con il nome Rotax (sinonimo di grande affidabilità) a quello che di fatto dovrebbe essere un Evinrude. Non è dato sapere al momento se sia un motore 2 o 4 tempi. Ma partendo dalle considerazioni fin qui fatte, scommetterei sulla prima ipotesi. Attendo fiducioso news.
The Real Person!
Semi-immerso in fase di ormeggio ma in navigazione quando la prua si alza il motore non viene completamente sommerso dall’acqua?