A bordo del Galeon 640 Fly, il 20 metri del cantiere polacco

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20 metri sono ancora una bella misura di barca, ma la rispetto a una costruzione in solo vetro tradizionale e un peso corsa al gigantismo nel recente diporto li ha resi progettualmente una misura media. I polacchi di Galeon sono riusciti con il loro 640 Fly a creare uno yacht che
sa porsi proprio a metà strada tra le impegnative navi da diporto e i più pratici natanti, cogliendo le migliori possibilità offerte da entrambi i “mondi”.
Partiamo da alcuni dati costruttivi. La sovrastruttura è realizzata combinando l’uso di vetroresina laminata in infusione con rinforzi in fibra di carbonio. Ciò consente, secondo quanto dichiarato dal cantiere, di avere una rigidità di circa un terzo superiore totale ridotto del 5%. Iin termini pratici quindi questo significa vantaggio per l’armatore che ha una barca più reattiva, manovrabile e che consuma di meno.

Galeon 640 Fly
Galeon 640 Fly

La rigidità strutturale costruttiva è anche evidenziata dall’aggetto del flybridge sul pozzetto: uno spazio di 12 metri quadrati lasciato privo di supporti a vista. Ma un lavoro di alleggerimento, sia strutturale sia estetico, è stato svolto in tutta la barca. Come mostrano due esempi: peso e dimensioni dei supporti costruttivi sono stati ridotti del 25% a parità di carichi sostenibili e tutta la sovrastruttura è ormai più trasparente di vetro che opaca di vetroresina essendo le due parti in rapporto di 55% l’una e 45% l’altra.

Infine, sempre per rimanere nella parte alta dell’imbarcazione, il bimini del fly è realizzato in fibra di carbonio invece che in vetro. La riduzione di peso, in questo caso, va a vantaggio di stabilità e riduzione del rollio, visto che la parte in questione si trova a quasi sette metri sopra la linea di galleggiamento.

Scheda tecnica della barca: Galeon 640 Fly

  • Loa: 20,80 m
  • B.max: 7,40 m
  • Engine: Volvo 2×900 hp or Man 2x1200hp
  • Max speed: 34,5 knts
  • Fortune srl, tel. +39 0185 32 42 00 – www.fortunelavagna.com

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